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I genitori chiedono un punto di ascolto nelle scuole. " Il post Covid ha ucciso l'adolescenza. Abbiamo bisogno di aiuto"...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Caro Giancarlo, grazie per non aver insistito con la storia del ragazzo teramano di Colleatterrato, raccontandoci morbosi particolari. Noi genitori siamo tutti vicini ai genitori e alla famiglia. Grazie per aver ascoltato il nostro appello e averci permesso questa pubblicazione. Chiederemo, ufficialmente con un documento che consegneremo al sindaco di Teramo, al comitato ristretto dei sindaci, al direttore dell'asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, la richiesta di avere in turnazione nelle scuole uno psicologo spoecializzato per l'ascolto problematico dei ragazzi. L'aver perso due anni di socializzazione con il covid, riteniamo sia stata fonte di un vero e profondo disagio psicologico. Chiederemo di organizzare convegni sulle problematiche alimentari, sulla depressione, sui sintomi da individuare di quei ragazzi che denunciamo uno stato depressivo e di debolezza, di quei ragazzi che iniziano a farsi del male o sono dipendenti della droga. Ecco. Era ora che le famiglie, la scuola e le Istituzioni, tutte, formassero una vera e profonda unica rete di solidarietà. Non ci fermeremo solo a Teramo ma abbiamo intenzione di chiedere ai nostri consiglieri regionali di portare la questione a livello regionale, interessando tutte le province e ai parlamentari abruzzesi, di coinvolgere il Governo Italiano per una proposta di legge.  


GRazie

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Commenti

L’educazione è appaltata dalle famiglie a scuola, istituzioni, psicologi, sociologi…… Internet…..

chissa’ perche’ il POST Covid ha ucciso l’adolescenza…
Non saranno state le serrate delle scuole, le mascherine ai piccoli e giovani per prevenire una malattia con meno probabilita’ di uccidere un bimbo o un adolescente in salute di un incidente nautico?
Sarebbe bello saperlo, magari chiedendolo ai nostri geni piu’ o meno improvvisati virologi -alcuni con laurea ai tempo del 18 politico- da varieta’ televisivo che sfornavano ordinanze a ogni gettone di presenza
Ma la magistratura, si sa, ha altro da fare

Ma se faceste i genitori invece di delegare Ad altri il ruolo?? Ancora con sto COVID...

Filippo Turetta stava andando dallo psicologo dell'Università di Padova... Una volta ci si lamenta della mancata socializzazione nel periodo del Covid, un'altra ci si dispera per il fatto che i ragazzi stanno sempre sul cellulare e sui videogiochi invece di frequentare di persona i coetanei. I convegni non servono né ai genitori né ai figli. Un po' di severità fin dalla prima infanzia sarebbe utile...

Oh poverini! Ma come hanno fatto i nostri nonni i nostri padri a sopravvivere rispettivamente alla Pima Guerra Mondiale e alla Seconda Guerra Mondiale senza tutte le comodità del Dopoguerra e di oggi? Non avevano uno psicologo, non avevano Internet, non avevano i mezzi di informazione, con la fame ed il freddo e con tanta voglia di vivere e con due Palle così. Oggi si piagnucola per ogni minima cosa in in un mondo pieno di comodità e che ha reso le persone in competizione con gli altri e più egoisti. Il Covid di qua, il Covid di la! Anni fa l'effetto Torri Gemelle di New York, poi la Crisi, poi Non si Arriva alla Fine del Mese, poi l'Effetto Terremoto. Corciamoci le maniche e facciamo i genitori e rendiamo i figli più rispettosi e leali e socievoli verso gli altri senza lasciarli per ore davanti al computer.

Chissà perché in Italia gli unici argomenti sono programmi spazzatura, vacanze con cambiali, virus fantomatici, peste suina, ebola, terremoto, tsunami, meteoriti ed invasioni aliene. Risultato depressione.