Carla è una nostra lettrice abruzzese. Carla ci racconta la sua storia.
Buonasera Giancarlo,.sono una donna poco più che cinquantenne, ti ammiro molto. Ti leggo sempre e sono una tua sostenitrice in ogni cosa che scrivi, in ogni cosa che denunci. Sei coraggioso e onesto. Questa mia mail è uno sfogo ,credo sia quello che succede a tanti di noi, a tante famiglie come la mia. Ho due figli grandi ,di cui uno con problemi di salute ,non gravi ma vanno monitorati e questi problemi,la pandemia, insieme ad un errore medico l'hanno portata alla depressione,sono 3 anni che combattiamo e naturalmente, psichiatra e sedute dalla psicoterapeuta a pagamento, io ho problemi di salute, cure di medicinali tutti a pagamento, uso un medicinale per la vescica iperattiva costa 54 euro è in fascia c, un medicinale per lo stomaco perché il reflusso mi procura tosse asmatica , costa una 10 euro,l'altra 24 euro, più un medicinale per dolore neuropatico ad una gamba ne costa quasi 30 euro, tutto questo per me ogni 20 giorni, in farmacia spendo tantissimo, perché poi ci sono i medicinali per mia figlia, ho debiti in farmacia per circa 300 euro. Ma come si fa? Non posso tornare a visita di controllo perché non ci si riesce, lo stipendio non arriva neanche a metà mese , tra me e mio marito prendiamo circa 1600, insieme, ma tra bollette, un prestito che avevamo preso in banca per pagare debiti, non riusciamo ad arrivare a fine mese. Ma come si può andare avanti così? Poi ci si stupisce quando le persone fanno gesti estremi, ma sfido chiunque, vivere così ,avere dentro al portafoglio qualche euro e sapere che mancano 10 giorni allo stipendio, avere necessità di ricomprare i medicinali, e non avere i soldi , doverti continuamente umiliare , e chiedere continuamente al farmacista di aspettare per pagare,ma poi arriva lo stipendio e non avanza mai per poter pagare il debitoma come si fa? Perché la sanità non aiuta le famiglie, perché i medicinali li dobbiamo pagare? Anche perché richiedi l'invalidità e ti riconoscono solo il 55% non poter fare tutti tipi di lavoro ma non ti spetta un sussidio. E poi quello che ti logora vedere un figlio depresso, e non riuscire ad aiutarlo , si fai le sedute,ma non puoi permetterti neanche una vacanza per farlo svagare, il nulla. Ma come facciamo? Perché lo Stato non aiuta. Io ho un isee basso, in teoria mi spetterebbero dei bonus, ma niente. Neanche quello psicologico per mia figlia,per il reddito mi spetta ma non ci siamo rientrati, e così per altro. Mi chiedo perché? Perché? Dobbiamo continuamente tirare la cinta. Scusami per lo sfogo, ma sono delusa , amareggiata, arrabbiata..ecc.. dovevo raccontare a qualcuno la vita che facciamo la maggior parte di noi ,poveri cristi. Perdonami per questa lettera che sarà piena di errori. Se dovessi pubblicare,non scrivere il mio nome per favore. Grazie per avermi ascoltata ,se la leggerai, ho il cuore pieno avrei tanto da dire ma mi fermo qui. Buona serata e complimenti per il tuo lavoro. Grazie mille Carla
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Commenti
Cara Carla, viviamo in un mondo poco serio, se pensi che una badante venezuelana nel giro di 4 anni che vive in Italia ha già comprato 2 case, anche grandi, ti posso consigliare di lavorare qualche ora al giorno anche 4, perché con 10 euro l ' ora riesci a tirare avanti. Dammi retta.
La signora non ha nulla di cui vergognarsi, casomai è lo Stato che ci rappresenta che dovrebbe VERGOGNARSI!!!
Buongiorno vorrei aiutare la signora almeno pagando i 300 euro che deve alla farmacia. Voi potete dirmi come fare?
Tutto ciò che la signora paga può averlo gratuitamente presso ospedale pubblico con regolare prescrizione medica.
Continuate a votare sti campioni di patrioti ciucci e presuntuosi che andrà sempre meglio.
Equazione semplice
Il SSN, gia’ precario, e’ stato virtualmente esteso -con tutti gli altri servizi e diritti- a 4-5 milioni in piu’ di persone negli ultimi due decenni che, almeno inizialmente, non ne avevano diritto. Si aggiunga poi l’UE allargata e i conti tornano, anzi non tornano