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Il Teatro Romano di Teramo sul Corriere della Sera

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Un'altra bella figura per la nostra città, per la nostra cultura. Teramo a pagina 36 del Corriere della Sera. Domenica 16 Gennaio. La nostra città alla ribalta nazionale come la città della Banche vicino al centro destra, sinistra, centro. Teramo sbarca nel mondo. La Fondazione Tercas, citata come esempio positivo per sensibilità e vicinanza al problema storico del teatro Romano. Teramo senza cultura e programmazione culturale, criticata dal primo quotidiano italiano. I due palazzi intoccabili al centro del Teatro augusteo. La storia completa a firma di Carlo Vulpio con l'impegno e la consulenza di Teramo Nostra. Si parla e si racconta. " Il primo finanziamento è del'37. Ma il podestà aveva interessi in uno dei palazzi. E così è andata avanti con stanziamenti a vuoto e buoni propositi sulla carta". "Non c'e l'ha fatta neanche il terremoto del sei Aprile-è l'attacco del pezzo di Vulpio-a buttar giù quei due edifici maledetti che ancora impediscono il recupero del meraviglioso Teatro Romano di Teramo". Potrei continuare, ma fa male. Fa male vedere Teramo ridotta e classificata come un paesotto senza coraggio e senz'anima. Ha ragione il corsivista quando cità la Yourcenar..."Sapevo che il temporaneo si prolunga, che le cose esterne penetrano all'interno, e che la maschera, a lungo andare, diventa il volto".  Pannella rivela al Corriere" C'è una vera e propria associazione a delinquere". Il leader storico dei Radicali ha denuciato tutto alla Procura. "Un disegno criminoso-continua Pannella- che conosciamo fin dall'inizio del secolo scorso". Teramo nelle mani di pochi. Quei pochi che dettano tempi e pensieri. Teramo non è tutta prona da frustolo a comando. Teramo ha coraggio. Teramo conosce la resistenza. Il mio pensiero è per Sandro Melarangelo e Piero Chiarini e tutta Teramo Nostra, grazie per quello che fate e per quello che siete. Piccoli Don Chisciotte. Il resto Benvenuti a Teramo, città gemellata con il medioevo. (magari).

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Commenti

BRAVO SANDRO MELARANGELO, CITTADINO ONESTO DI TERAMO.
In questa strana Città si è sempre demolito ciò che andava preservato... e ciò che invece andrebbe demolito, come i due scempi di Palazzo Adamoli e Palazzo Salvoni, restano lì intoccabili. Il giorno in cui inizierano a cadere, andrò io stesso lì davanti a brindare. Ma temo che per avvenir questo, qualche potentato dovrà prima cessare di essere tale. Ma il tempo è galantuomo. Fabrizio Primoli
Che tristezza vedere la mia città sui media nazionali solo per le negatività.