Mi querelo.
MI denuncio.
Ho sempre pensato che scrivere comunicati stampa fosse un atto politico di una fine intelligenza, di un certo acume, di sagacia, di oculatezza, di perspicacia con la dote di un pizzico di acutezza. Poi, ho letto il comunicato stampa della consigliera comunale di maggioranza DEbora Fantozzi che ha provato a giustificare il suo accredito "Press" durante la manifestazione per l'approdo della NAve più bella del mondo a Ortona.
Scrive" Ho partecipato come semplice cittadina, mossa da un sincero interesse per l’Amerigo Vespucci, per la storia e la cultura, richiedendo un accredito come operatrice – non come giornalista."
Quindi che significa che l'operatore Tv è un lavoro semplice? Che non ha bisogno di formazione, di contratto, di esperienza?
L'Operatrice Fantozzi non può saperlo ma tanti operatori tv sono anche giornalisti e gli operatori tv o cameramen dividono i rischi e i servizi con i giornalisti. Hanno una formazione dell'immagine che andrebbero e vengono chiamati Maestri. A loro, ai colleghi, la mia solidarietà.
Scrive " Ho partecipato come semplice cittadina, mossa da un sincero interesse per l’Amerigo Vespucci, per la storia e la cultura, richiedendo un accredito come operatrice – non come giornalista."
Lei lo sa che tanti abruzzesi hanno tentato di accreditarsi senza riuscirci? Lo sa quanti teramani? Quante famiglie? Quanti anziani? Anche loro mossi dalla curiosità e dalla cultura. Lei lo sa che come consigliera comunale dovrebbe rifuggiarsi da inseguire i privilegi per essere primo tra pari. Lei lo sa che tanti tra i suoi colleghi in maggioranza e minoranza hanno rinunciato proprio per questo motivo? Eleganza e silenzio. Altrimenti di parola e verbo regala solo certezze.
Scrive " Trovo paradossale che una vicenda personale sia stata trasformata in una polemica pubblica, come se rappresentasse una priorità per la città. È sconcertante assistere a simili discussioni, mentre le vere emergenze – dal sociale alla viabilità, dalla scuola alla cultura – restano ai margini del dibattito politico".
Ha ragione la consigliera Fantozzi quando elenca i problemi di Teramo ma dovrebbe partecipare a risolverli invece di esporci un promemoria. Non è una vicenda personale perchè lei stava dove non poteva stare e diventa un problema di sicurezza nazionale. LO sa perchè i suoi saltuari anzi santuari colleghi hanno rispettato il protocollo? Perchè sono dei professionisti.
Scrive " Sto esaminando con attenzione i contenuti del comunicato dell’ex assessore e valuterò se le dichiarazioni in esso contenute presentino elementi lesivi della mia reputazione o possano configurarsi come diffamatorie. Mi riservo, pertanto, di tutelare la mia persona e il mio ruolo istituzionale nelle sedi competenti."
Lei dovrebbe prima di tutto querelare chi le ha scritto il comunicato e nel caso fosse una sua opera, rifletterei sul primo caso di autolesionismo comunicativo. Sulla querela paventata a Valdo Di Bonaventura rimane un brutto gesto letterario. Le querele si depositano non si minacciano.
Ho letto il comunicato stampa della consigliera Fantozzi e ho deciso di querelarmi per il forte imbarazzo sociale.
IL comunicato della Operatrice a soggetto, Debora Fantozzi.
In riferimento al comunicato diffuso dall’ex assessore Valdo Di Bonaventura, ritengo opportuno fornire alcune precisazioni.
Alcuni passaggi appaiono distorti o travisati e, nel rispetto dei cittadini e della verità, richiedono un chiarimento.
Desidero innanzitutto spiegare la mia partecipazione all’evento legato alla nave Amerigo Vespucci: si è trattato di una scelta strettamente personale, priva di qualunque legame con il mio ruolo istituzionale.
Non vi era alcuna intenzione di rappresentare l’Ente né di influenzare l’attività amministrativa.
Ho partecipato come semplice cittadina, mossa da un sincero interesse per l’Amerigo Vespucci, per la storia e la cultura, richiedendo un accredito come operatrice – non come giornalista.
Preciso inoltre di non aver mai vantato titoli giornalistici. L’accredito è stato richiesto unicamente per vivere un’esperienza diversa e realizzare contenuti sull’evento. Il materiale prodotto è stato regolarmente trasmesso alla testata che ha concesso l’accredito, con cui ho avuto, solo in questa occasione, un rapporto di collaborazione episodico e limitato all’iniziativa. Nessun “pass falso”. Solo il desiderio di raccontare un’esperienza culturale con un punto di vista diverso.
Ribadisco con fermezza che la mia presenza non aveva alcun fine politico o professionale. Si è trattato di un’iniziativa privata, senza alcun riflesso sul mio incarico di consigliera comunale.
Chi tenta di strumentalizzare l’episodio cerca evidentemente di distogliere l’attenzione da temi ben più importanti.
In merito alle accuse di inadeguatezza, respingo ogni giudizio sommario sul mio operato. Ho sempre svolto il mio ruolo con impegno, trasparenza e rispetto delle istituzioni. Le critiche infondate rappresentano tentativi di delegittimazione che non posso accettare.
Se “inadeguatezza” significa lavorare ogni giorno per il bene comune, ascoltare i bisogni del territorio e agire con responsabilità, allora la rivendico. Temo, però, che l’utilizzo di quel termine rifletta un giudizio privo di equilibrio e prospettiva.
Trovo paradossale che una vicenda personale sia stata trasformata in una polemica pubblica, come se rappresentasse una priorità per la città. È sconcertante assistere a simili discussioni, mentre le vere emergenze – dal sociale alla viabilità, dalla scuola alla cultura – restano ai margini del dibattito politico.
Un pizzico d’ironia sarebbe persino comprensibile, se non fosse che si tenta di distorcere i fatti con intenti chiaramente lontani dall’interesse collettivo.
Sto esaminando con attenzione i contenuti del comunicato dell’ex assessore e valuterò se le dichiarazioni in esso contenute presentino elementi lesivi della mia reputazione o possano configurarsi come diffamatorie. Mi riservo, pertanto, di tutelare la mia persona e il mio ruolo istituzionale nelle sedi competenti.
Resto, come sempre, aperta al confronto, nella massima trasparenza e con spirito costruttivo. Continuerò a lavorare con determinazione per la mia città, senza lasciarmi distrarre da attacchi pretestuosi e strumentali.
Infine, chiedo cortesemente agli organi di stampa, in particolare a quelli che hanno diffuso il comunicato dell’ex assessore, di garantire pari visibilità a questa mia rettifica.
Debora Fantozzi – Consigliere Comunale e Capogruppo della Lista Civica “Teramo Vive”
Commenta