Salta al contenuto principale

Prati di Tivo. Vi raccontiamo la brutta figura della Provincia di Teramo...

di Giancarlo Falconi
5 minuti

Quando ho letto la nota della Provincia di Teramo a firma della presidenza sugli Obell’x ai Prati di Tivo ho storto il naso e non per il motivo di conoscere perfettamente il ruolo della Provincia sulla manutenzione, l'installazione dei sistemi antivalanga ma perchè il tono era il solito da scaricabarile. La brutta figura?
Di seguito leggerete il comunicato della Provincia e la Risposta della Regione Abruzzo. Ecco perchè a nostro avviso la stagione invernale tornerà ad essere l'ennesima occasione perduta.

Provincia di Teramo.
 

In una nota inviata già la settimana scorsa al custode giudiziario degli impianti di risalita di Prati di Tivo, la Provincia, dopo una serie di approfondimenti, chiarisce gli aspetti oggetto di controversia con la ditta Marco Finori. Dalla documentazione acquisita sia in Regione Abruzzo che in Asfisa (Agenzia governativa per la sicurezza delle infrastrutture dei trasporti che fa capo al relativo Ministero) la revisione decennale generale scade nel 2029 mentre risulta in scadenza quella quinquennale.
 
L’adempimento della quinquennale (ai sensi della normativa di riferimento (DM 2003/2025 e Decreto dirigenziali MIT 8 gennaio 2016 articolo 2) spetta  al direttore o responsabile di esercizio nominato dal gestore, perché solo lui ha le qualifiche professionali per procedere a queste operazioni. Naturalmente, la Provincia, in quanto proprietaria dell’impianto, si farà carico degli eventuali oneri puntualmente rendicontati.
 
A questo proposito considerato lo specifico della figura del custode giudiziario: “poiché  la cabinovia è ricompresa fra i beni oggetto di sequestro” si ritiene che la ditta Marco Finori “per poter effettuare la revisione, non possa prescindere dalla previa autorizzazione e ogni altra indicazione da parte del Giudice”.
Infine nella nota si puntualizza quanto già detto in passato, ovvero che per gli Obellx “la Provincia ha posto in essere tutte le operazioni necessarie al riposizionamento e resta in attesa da parte della Regione Abruzzo di indicazioni sul soggetto che sarà deputato a gestirli” condizione non superabile, questa, visto che si tratta di un sistema che va utilizzato in remoto eslusivamente da personale specializzato e incaricato.
 
“Abbiamo atteso con pazienza di avere tutti i riscontri giuridici a quanto sostengo da mesi – sottolinea il presidente Camillo D’Angelo – mi auguro che l’autorevolezza delle fonti fughi definitivamente ogni dubbio. Ora chi vuole lavorare davvero per la montagna e per gli impianti di Prati di Tivo ha tutti gli elementi per farlo. Finori si farà autorizzare dal giudice per le manutenzioni, sulla base di preventivi e rendiconti puntuali noi pagheremo la nostra parte, dalla Regione dobbiamo sapere a chi consegnare gli Obllex definitivamente chiarito che non siamo i proprietari”.
 

Regione Abruzzo.

Sulla questione Obell’x ai Prati di Tivo il presidente della Provincia, come da suo stile, cerca di scaricare le proprie inadempienze sugli altri. 
Fatta questa premessa, e senza entrare nei rapporti tra Provincia di Teramo e il custode/gestore degli impianti, è oltremodo doveroso, per l’ennesima volta, fare definitivamente chiarezza. 
 A tal riguardo va innanzitutto evidenziato come agli atti del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti della Regione  non sia presente alcun collaudo, né statico, né tantomeno Tecnico-Amministrativo. 
È rinvenibile soltanto una relazione del D.L. sui lavori eseguiti, in ogni caso priva dei dettami normativi riferiti e riferibili al Collaudo dell’opera pubblica e priva, in particolare, della documentazione di rito che deve essere necessariamente posta a corredo dell’atto di collaudo.
L’ Obell’x e’  una struttura metallica in acciaio per la quale , però, è previsto il posizionamento su base di calcestruzzo armato (fondazione), ancorata a sua volta al suolo tramite elementi di ancoraggio infisse al terreno. 
 Conseguentemente, non vi è dubbio che le opere di fondazione -e i relativi elementi di ancoraggio-siano soggetti agli adempimenti normativi (tra cui il deposito sismico) previsti dalle N.T.C. 2018 e dalla L.R. n. 28/2011 e s.m.i.
 In considerazione di quanto previsto dalle norme, e soprattutto avuto riguardo di quanto accaduto agli Obell’x a seguito dell’evento valanghivo , la Provincia di Teramo e’ stata invitata ,in qualità di soggetto attuatore, a trasmettere al Servizio del Genio Civile Regionale territorialmente competente l’istanza di autorizzazione sismica a sanatoria. 
E’ del tutto evidente che solo a seguito degli adempimenti previsti ex lege da parte dello stesso soggetto attuatore, si potrà dare seguito alle restanti successive attività.
 Infatti è stato ampiamente constatato che a seguito dell’evento valanghivo del 27 marzo 2020, n.3 Obell’x siano stati divelti e “ritrovati” più a valle, addirittura in prossimità delle piste da sci.
È dato acclarato come solo la fortuita coincidenza ha fatto sì che gli stessi O’bellx divelti non abbiano impattato con persone o strutture, con le conseguenze del caso.
 Quindi l’intervento previsto  non dispone –per quanto rinvenibile negli atti- né della prevista autorizzazione sismica, né tantomeno del collaudo Tecnico Amministrativo previsto dal codice degli appalti.
 Per quanto concerne la questione della gestione operativa degli “O’bellx”, la stessa , inevitabilmente, vedrà l’effettiva genesi non prima dei collaudi previsti, al fine di evitare che valanghe di dimensioni maggiori possano creare situazioni di rischio per persone e per strutture ed infrastrutture della località sciistica”.
La Regione - conclude l’assessore D’Annuntiis- ha sempre manifestato massima disponibilità rilasciando le autorizzazioni in tempi brevissimi, addirittura nell’arco di un paio di giorni, una volta ricevuta  tutta la documentazione necessaria.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere.
Ma quando la finite? Non vi pare che sia ora di mettervi a tavolino senza trincerarvi dietro un buracratese che francamente ha stancato.
Datevi una mossa, in fretta, per favore.

Una collezione di brutte figure per un ente talmente inutile che andrebbe abolito subito