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In Provincia di Teramo continui abbandoni di lastre in amianto. Quando la bonifica nel lungo fiume del capoluogo?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La strage causata dall’amianto non si arresta: solo lo scorso anno, in Italia, ha provocato 7.000 vittime, per un totale di 60.000 morti nell’ultimo decennio. Il nostro Paese detiene il triste primato europeo per numero di decessi da mesotelioma, una malattia subdola e letale, superando persino Germania e Francia. A livello globale, i decessi legati all’amianto superano le 200.000 unità, secondo dati osservati con crescente allarme dalle Nazioni Unite. Tuttavia, come segnala l’Osservatorio Nazionale Amianto, questi numeri potrebbero essere significativamente sottostimati, poiché non includono i cosiddetti Stati 'canaglia' che non segnalano né registrano i casi di malattia e morte dovuti all’amianto, né quelli derivanti da esposizioni ambientali.

La situazione della Provincia di Teramo è peggiorata dopo la nevicata del 2017. Tante strutture, in particolare nelle zone rurali, sono crollate sotto il peso del manto nevoso. Tante coperture in amianto invece di essere smaltite come prevede la legge sono state abbandonate o seppellite. Il lungo fiume di Teramo presenta diverse piccole strutture con coperture in amianto che presentano delle lesioni. Andrebbero censite e andrebbero obbligati i proprietari a norma di legge ( legge 27 marzo 1992, n. 257). 

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