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L'assurdo. Il Ministero di Grazia e Giustizia non risponde. Migliaia di posti di lavori in pericolo...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

La storia sarebbe cosi semplice da risolvere che diventa assurdo tenere in sospeso il futuro economico di migliaia di famiglie italiane.


Partiamo dall'ultima diffida e intimazione di una posta privata al Ministero della Giustizia.
Nessuna risposta dopo mesi.
Norme che non vengono rispettate e gare, commesse perse senza neanche poter partecipare per la mancanza di uno specifico requisito.

Quale?
La Delibera n. 77/18/CONS, l’AGCom ha enucleato specifici requisiti e obblighi per il rilascio delle licenze individuali speciali, tra i quali la frequenza per gli addetti all’accettazione e al recapito, di un corso di formazione della durata complessiva di quaranta ore,

Gli operatori postali si sono trovati dinanzi al materiale rifiuto degli uffici UNEP (Ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti presso il Tribunale Ordinario) di collaborare ai corsi e agli esami.
 Rifiuti motivati da  questioni organizzative degli uffici. Con la conseguenza che gli operatori postali privati non hanno potuto e non possono avviare la fornitura ai propri clienti del servizio di notificazione a mezzo posta degli atti giudiziari e delle violazioni del Codice della Strada per motivi ad essi non imputabili.

I sindacati in note congiunte hanno chiesto secondo quali norme il personale degli uffici giudiziari abbiano il compito di formatori del personale di poste private.
La risposta dovrebbe essere, la Legge.
L’ art. 1, commi 57 e ss. della legge 4 agosto 2017, n. 124, “Legge annuale per il mercato e la concorrenza”, ha posto fine al regime di esclusiva del servizio di notificazione degli atti giudiziari e delle sanzioni del Codice della Strada, a decorrere dal 10 settembre 2017, rimuovendo uno degli ostacoli alla piena liberalizzazione dei servizi postali, pur subordinando l’esercizio dell’attività di notificazione al possesso di una licenza individuale speciale da parte dei soggetti economici operanti nel mercato.)

Le ragioni della diffida e della intimazione?
1) attenersi e dare immediata esecuzione e ottemperanza alle norme su richiamate;
2)diramando apposita comunicazione agli uffici UNEP contenente indicazione e
invito ad attenersi alle citate Linee Guida ed a partecipare senza ritardo alle
attività formative organizzate dagli operatori licenziatari;
3)adottare previsioni integrative volte a consentire senza ulteriore ritardo l’avvio
dei corsi di formazione, consentendo ad esempio che l’affiancamento sia
effettuato mediante il ricorso a figure alternative agli ufficiali UNEP, come i
messi notificatori degli agenti di riscossione anche in quiescenza e altre
consimili;

4)        desistere da qualsiasi atto che possa in qualsiasi modo e misura impedire o rendere
difficoltoso o ulteriormente ritardare l’esecuzione delle attività di formazione degli
addetti alla notifica degli atti giudiziari e delle violazioni del Codice della Strada;

Il risultato?
Tutto tace e milioni di euro in fumo per le tante aziende di poste private e nessuno rispetto del regime concorrenziale.
IL futuro?
Risarcimenti danni, denunce e proteste clamorose davanti alla sede del Ministero di Grazia e Giustizia ma soprattutto, per molte attività di recapito postale, la chiusura dal comparto che costerà il posto di lavoro a migliaia di impiegati.

Che fare?
Basterebbe rispettare la legge e trovare una soluzione.

In medio stat virtus...

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