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Teramo: Dolci note in un quotidiano da vivere

di Anonimo
2 minuti

Un menestrello dell'amore.
Un cantastorie della vita quotidiana. Non sembra più il Castelnuovo di Sanremo, quello dei sette fili di canapa, ma racconta ancora l'amore come lo raccontava con Marco Ferradini e Goran Kuzminac. Mario Castelnuovo nella Sala San Carlo di Teramo è apparso diverso. Uomo maturo, da poco ha superato il traguardo dei 60 anni, ma giovane padre che ritrova nella scuola della figlia la fotografia della vita moderna, quella da raccontare, da descrivere, a cui dare consigli. 
Uomo riformista con un a punta di nostalgia, che vede nel passato una storia scritta da cui non si può prescindere. Fatta anche di errori, ma con delle basi che devono portare i giovani al confronto al ragionamento. Nina, sette anni, lo ha reso padre e gli ha offerto questo spunto. Integrazione, cultura, educazione alla base della civiltà del futuro. Dove ognuno è impegnato in prima persona.

Un recital più che un concerto, fatto di musica e di parole, fatto di chitarre acustiche ma anche di un dolce violoncello a fare da fil rouge.Un appuntamento culturale che a Teramo, nel giorno di Venerdì Santo è passato in secondo piano. Ma esserci stati ha offerto spunti e stimoli coinvolgenti. Merito sicuramente di Nino Di Berardino, eclettico manager, produttore di Castelnuovo a cui si è rivolta l'associazione Musica e idee. 

Un mix di passato e di presente, politica intrisa di arte di cultura, di cronaca. Spunti per analizzare cosa accade nel nostro quotidiano, consigli su come affrontarlo, inviti a non farsi scivolare tutto addosso in un quotidiano dove la persona preferisce essere schiacciata dagli eventi piuttosto che essere protagonista.

Canzoni e storie che hanno coinvolto e appassionato che si sono chiuse con Oceania, la canzone di esordio di Mario Castelnuovo, quando fu scoperto da Amedeo Minghi e “battezzato” da Pippo Baudo. Una serata che ha coinvolto anche Alfredo Di Varano, fan di Castelnuovo la cui presenza ha aleggiato nella sala. L'ex sindaco di Isola del Geran Sasso, prematuramente scomparso, era sul paco con Castelnuovo, a tracciare un sentiero, che con la musica porta tra sogni e realtà.

 

Alessandro Tiraboschi

 

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