Noi "arancioni" la crisi l'avevamo preannunciata in tempi non sospetti, additati come moderne cassandre da chi (in campagna elettorale) spergiurava che non avrebbe mai consentito di toccare i posti di lavoro della Team ed anzi ne prometteva di nuovi.
L'avevamo detto che si stava rotolando giù per la china del costante aumento dei costi e che tariffe a carico dei cittadini sarebbero aumentate e non diminuite.
Con spirito costruttivo, abbiamo a più riprese chiesto di adottare una contabilità industriale, di rendere pubblico il piano di ristrutturazione, di far conoscere lanuova pianta organica e gli effetti sulle tariffe, di evidenziare i movimenti contabili di compensazione tra raccolta presunta e raccolta effettiva. Abbiamo chiesto maggiore trasparenza sul calcolo della tariffa e, soprattutto, sulle riduzioni della stessa, più volte annunciate (soprattutto in campagna elettorale) e mai realizzate.
Non serviva un esperto per capire che il progetto di rendere l'azienda interamente pubblica, per procedere agli affidamenti diretti, era utopistico senza un business plan adeguato. Nessuno investe, bilanci alla mano, su un Consorzio che è da due anni in lieve perdita e su un'azienda che fa utili risibili.
Discutibile anche la valutazione fatta dagli esperti, che non teneva conto delle mancate compensazioni ed eccedeva nella valorizzazione del patrimonio aziendale, senza richiamare l'attenzione sui problemi ambientali dei terreni di contrada Carapollo e sul danno derivato dalla vicenda Team Tech Spa.
E' logico presumere che i potenziali investitori si siano dileguati dopo aver ottenuto i nostri stessi chiarimenti e documenti (cioè nulla) costringendo il Sindaco ad una rapida marcia indietro sul progetto della Team interamente pubblica, complice anche la legge di stabilità.
Ora è necessaria una cura dimagrante violenta, per consentire alla Team di essere competitiva ed aggiudicarsi le gare che saranno bandite a breve. Altrimenti saranno dolori.
Ora è chiaro che, oltre a non riassorbire gli interinali, oltre a non poter assorbire la Tercoop, la municipalizzata dovrà fare a meno anche di altri dipendenti.
Viene spontaneo pensare al ciccione che deve dimagrire ma, in ritardo per la prova costume, sfoggia sulla spiaggia un'improbabile maglietta larga, lamentando un fastidioso eritema solare per nascondere gli inestetismi degli stravizi invernali.
Gianluca Pomante
Consigliere Comunale "arancione"
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