C’è nell’uomo il desiderio di dilatare il proprio io sino a valicare l’esperienza sensibile. C’è la pretesa di sostituirsi al divino, proponendosi come piccola, blasfema divinità terrena. Nel Romanticismo tedesco con la parola “Streben” si definisce l’ansia di agire, la tensione inquieta per mete sempre alternative, l’insoddisfazione per quanto realizzato e l’idea dell’autosuperamento. “Solo attraverso l’attività l’uomo si afferma” dirà Faust a Mefistofele. Mefistofele promette a Faust l’eternità attraverso l’affermazione dell’impossibile come possibile.
Esiste però una diversa modalità per l’affermazione di un’umanità grande, potente e forte. L’uomo può divenire speculum dei attraverso la carità.
Nelle parole di Papa Francesco, che ieri ci ha accolto con affabilità, è risuonato forte il richiamo all’amore. Nella lingua greca c’erano tre parole per esprimere il concetto di amore: “philìa” , ovvero la comunanza di interessi, di ideali o di esperienze, o l’affinità di carattere; “eros”, ovvero la passione e il desiderio bruciante, che conducono un uomo e una donna a scegliersi e legare le proprie vite; “agape”, ovvero il sentimento gratuito, non condizionato dall’amabilità del destinatario o dalla ricompensa che se ne potrà trarre.
Per definire l’amore cristiano, reso visibile nella storia con l’incarnazione di Cristo, si scelse l’amore “agape”, la cui principale caratteristica è la gratuità. La parola greca per esprimere la grazia/gratuità è “charis”, tradotta in latino con “caritas” . L’”agape” diventa allora la caritas.
“Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna”(San Paolo).
La carità ci permette di riconoscerci come comunità. Ci dona la tolleranza e la comprensione per l’altro, dal quale nessuna gerarchia ci distingue. Ci insegna la generosità. Rende la nostra vita specchio della fede.
“Ogni incontro con Cristo che nei sacramenti ci dona la salvezza ci invita ad andare e comunicare agli altri una salvezza che abbiamo potuto vedere, toccare, incontrare, accogliere e che è davvero credibile, perché è amore”.
Assai toccante la preghiera corale e il minuto di silenzio che il Papa ha chiesto per Noemi, una bambina di sedici mesi affetta da atrofia muscolare spinale.
Solo attraverso la carità, l’uomo si afferma. Amate gratuitamente: questo il messaggio di Papa Francesco per i pellegrini, fra cui numerosi provenienti dalla Diocesi Teramo-Atri. Anziani, adulti e bambini. Tutti stanchi ma pieni di buoni propositi. Almeno per un giorno.
Esiste necessariamente una morale senza Dio, purtroppo è difficile rintracciare negli esempi quotidiani anche una morale con Dio.
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