Di Tercas non c'è rimasto che il nome. Scomparsi i 70 milioni di euro di azioni della Cassa di Risparmio di Teramo la Fondazione non è più proprietaria della banca teramana. Il ciclone che ha cancellato la teramanità dell'istituto di credito ha fatto voltare pagina alla Fondazione. Nessun rapporto con Bari, nessun collegamento con la Tercas. Il presidente Mario Nuzzo guarda al futuro, un futuro diverso, un futuro ricco di impegni sul territorio. Cosa che la Tercas, quella che parla barese, difficilmente farà più
"Abbiamo mantenuto il nome Tercas in ricordo della storia che ci contraddistingue - ha esordito Mario Nuzzo - l'indipendenza della Fondazione non appartiene solo a noi. L'intero sistema si sta evolvendo, le fondazioni si stanno staccando dal mondo bancario. Abbiamo la forza per essere fondazione filantropica e cercare di intervenire a beneficio del territorio teramano". Fondazione Tercas adesso ha un patrimonio di 100 milioni di euro capace di garantire un utili da distribuire nelle attività di carattere sociale e culturale.
"Il patrimonio è amministrato da due gestori di standing internazionale operano con efficacia - ha sottolineato Nuzzo - i risultati sono ottimi e anche quest'anno riusciremo a intervenire sostenendo i progetti che verranno presentati dalle associazioni no profit e dagli enti locali Cambieremo i metodi di intervento per le future erogazioni. Miglioreremo la qualità degli interventi stessi e razionalizzeremo i contributi.Ci sono poche risorse negli enti locali. La nostra proposta è quella di realizzare una doppia linea: con gli enti locali per una migliore razionalizzazione degli interventi nel settore sociale; con le associazioni chiedendo di fare scelte precise, di non sovrapporsi tra loro ma anzi di unirsi in progetti ."
Nuzzo non si sente orfano della Tercas, anzi. Adesso senza i lacci della finanza inquinata, senza i tanti lacciuoli della politica, la Fondazione deve saper voltare pagina. Finanziare le attività culturali che meritano, quelle che nascono sul territorio, che sviluppano le idee del territorio, che favoriscono i giovani teramani.
La Fondazione diventa una ricchezza dal volto nuovo. Che parla teramano con l'eleganza di Nuzzo. a dispetto di banchieri del passato di quelli del futuro. Chiamatela Fondazione, Tercas è già nell'album dei ricordi.
Nel mese di novembre arriveranno le proposte, le scelte. La vera prova del nove.
Fabio Capolla
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