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Il comune di Atri risponde sul mistero dei Duchi D'Acquaviva

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Vi ricordate il nostro articolo sul caso del Festival Duchi D'Acquaviva?
Eccolo.

"La bellezza del Festival Duchi D'Acquaviva organizzato dall'Associazione Amici della Musica 2000 e di quella sinfonia classica che diventa occasione di ascolto e di istruzione culturale.
I corsi sono un modo per avvicinarsi a un mondo ritenuto troppo di nicchia e lontano dall'attenzione popolare.dsddsd

Il Festival, per storia e alto merito, abbiamo gustato la 18esima edizione,  riceve contributi dal Comune di Atri, Fondazione Tercas e Regione.
I dubbi?
Nascono da alcune semplici domande.


L'Associazione ospita i corsisti all'interno di Palazzo Cardinal Cicada?
Lo stesso edificio è di proprietà comunale?
Esista una delibera di concessione d'uso da parte del Comune?


Palazzo Cardinal Cicada è chiuso o aperto?
Non vi sono dei lavori in corso?
Come si possono ospitare delle persone? 
Agli organizzatori dell'Atri Cup il comune  ha chiesto la somma di mille euro per l'utilizzo dell'immobile, all'associazione amici della musica 2000?  
Quante copie delle chiavi dell'Immobile comunale sono state fatte?
A chi sono state consegnate?
Come sono stati contabilmente registrati gli incassi?
trtrtrtrtrtrt

Cosa risponde il Comune di Atri?

La risposta del Comune di Atri....
Il palazzo “Cardinale Cicada” di Atri è di proprietà comunale e esiste uno specifico regolamento per il suo utilizzo, la corretta gestione e per l’individuazione di eventuali responsabilità per danni all’interno dell’immobile, ma anche per la determinazione delle tariffe per il pernottamento”. Con queste parole l’assessore al Patrimonio del comune di Atri, Alessia Faiazza, risponde ai quesiti posti in un articolo pubblicato sul sito iduepunti.it. Nell’articolo, partendo dal Festival Duchi d’Acquaviva, si chiedono chiarimenti sulla proprietà, la gestione e lo stato dell’immobile.
Secondo quanto già specificato nella delibera di giunta municipale n. 72 approvata nell’aprile 2016, successivamente integrata con delibera n. 147 e ordinanza sindacale, - spiega l’assessore Faiazza - il comune di Atri è proprietario del palazzo “Cardinale Cicada”, una struttura dotata di camere e servizi igienici in buono stato, richiesta più volte da svariate associazioni locali per l’utilizzo delle stanze stesse al fine di agevolare le svariate manifestazioni culturali e sportive di alto livello che ogni anno si susseguono nel nostro Comune”.
“Proprio per questo l’Amministrazione
– aggiunge ancora l’assessore al Patrimonio - con l’obiettivo di sostenere e affiancare l’organizzazione di tali eventi significativi per la nostra città, ha ritenuto opportuno stilare un regolamento di utilizzo, per la corretta gestione e individuazione di eventuali responsabilità di danni all’interno dell’immobile, quindi la determinazione delle tariffe per il pernottamento di persone in occasioni di manifestazioni culturali, ricreative, sportive e sociali organizzate da associazioni del territorio atriano. Questo stesso regolamento è stato utilizzato sia in occasione del Festival Duchi d’Acquaviva che in svariate altre manifestazioni come l’Atri Cup organizzate da associazioni e che si sono svolte nel nostro territorio”.
“Chiunque utilizzi l'immobile –
conclude Faiazza - si assume la responsabilità della sorveglianza, della pulizia dei locali, della regolamentazione all'uso e quant'altro necessario a assicurare una fruizione nel rispetto delle regole di sicurezza e decoro. Inoltre chiunque utilizzi il locale si impegna a non cedere le chiavi a terzi, a custodirle con la massima diligenza e s'impegna all'utilizzo delle medesime con la massima responsabilità”.

Cara Ass. Faiazza, grazie per la sua cortese e sollecita risposta,rrrrer

ci siamo sicuramente distratti nella lettura del suo attento resoconto ma non abbiamo riscontrato l'ammissione che la concessione all'uso non sia stata sempre pubblicata sull'albo pretorio; lei concorderà con noi che nel regolamento si prevede che l'organizzatore abbia l'obbligo di assumere la responsabilità della sorveglianza e a non cedere le chiavi; il Comune si deve assicurare che l'organizzatore abbia tra il suo personale un custode in servizio nelle 24 ore della giornata; non si comprende, infine, perchè nella pagina presa dal sito web, si possa dichiarare che le somme per l'alloggio devono essere consegnate all'arrivo, a differenza del costo dei corsi per i quali si chiede invece un bonifico.
Secondo lei per quale motivo?

Misteri atriani. 

...e non finisce qui...

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Commenti

L'Associazione "Amici della Musica 2000", della quale sono Direttore artistico ha assunto in pieno l'obbligo della responsabilità della sorveglianza del Palazzo Cardinal Cicada, avendo incaricato a tal proposito il Sig. Paolo Franceschi, che ha custodito la struttura 24 ore su 24 durante tutto il periodo della realizzazione del Festival, controllando anche che le chiavi non venissero cedute a terze persone, estranee al Festival stesso.
Lei ha scritto "non si comprende, infine, perchè nella pagina presa dal sito web, si possa dichiarare che le somme per l'alloggio devono essere consegnate all'arrivo, a differenza del costo dei corsi per i quali si chiede invece un bonifico".
Evidentemente, oltre alla lettura del commento del Comune di Atri, si è distratto anche nella lettura del regolamento del Festival sul sito dell'Associazione a proposito delle modalità di pagamento; il bonifico o vaglia postale per chiari motivi (visto che i corsisti provengono da tutto il mondo) era obbligatorio solo per il versamento della quota di iscrizione di € 50 a ciascun corso. E' ovvio che la quota di frequenza ai corsi stessi, come anche l'alloggio presso il Palazzo Cardinal Cicada (per gli studenti che non hanno optato per altre strutture tipo B&B vari, Hotel du Parc, appartamenti privati e foresteria del Monastero S. Chiara, oltre agli studenti che abitando nelle vicinanze di Atri hanno preferito soggiornare nelle proprie case), dovessero essere pagati all'arrivo ad Atri. Lei deve sapere che solo al termine delle scadenze delle iscrizioni, quest'anno previsto il 29 luglio, riusciamo a sapere e a comunicare a tutti i corsisti se e quali corsi saranno attivati, in base appunto al numero minimo di iscritti da raggiungere per ciascun corso.
E poi, se ancora non avesse capito il motivo, "all'arrivo in Atri", non nasconde nessun mistero. Alcuni hanno preferito lo stesso pagare con bonifico in anticipo di qualche giorno al loro arrivo in Atri sia la frequenza che l'alloggio, altri hanno pagato con assegni, altri con denaro liquido, ma TUTTI hanno ricevuto la o le relative ricevute di pagamento.
Le rispondo io, quindi, al posto dell'Assessore Faiazza: evidentemente, non c'è nessun motivo e nessun mistero.
Piuttosto, ci spieghi lei per quale motivo ha pubblicato degli articoli dai titoli così roboanti quali "Scoppia il caso Festival Duchi d'Acquaviva" o "Il mistero del Festival Duchi d'Acquaviva" sul nulla?
E soprattutto, da chi è stato incitato a farlo...
Evidentemente, l'ennesima ottima riuscita della manifestazione dà fastidio a non pochi!
La saluto e le auguro buon lavoro.
Il Direttore Artistico del Festival Internazionale "Duchi d'Acquaviva"
M° Algino Battistini

Caro Battistini quando si risponde pubblicamente bisognerebbe usare l'accortezza, l'eleganza, il metodo del respiro.
Le arie musicali dovrebbero consigliare un altro atteggiamento.
Un approccio formale  ed elegante.
Ritenti.
Sarà più fortunato.