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Brucchi la smetta di farsi pubblicità sul cadavere della Provincia

di Christian Francia
3 minuti

Il Sindaco di Teramo gioca da un anno a fingersi Presidente della Provincia, sostituendosi a Catarra nella strenua difesa dell’Ente oramai accorpato con L’Aquila.
Frattanto si è travestito pure da Mussolini, annunciando prima la marcia su L’Aquila, dove il Consiglio Regionale avrebbe dovuto esprimere un parere in favore della salvezza della Provincia teramana (marcia fallita sia sotto l’aspetto numerico sia nei risultati), poi annunciando la vera e propria marcia su Roma, dove in Parlamento verrà discussa la conversione in legge del Decreto Legge di riordino che cancella la nostra Provincia e la annette definitivamente alla potestà di L’Aquila.
Il giochetto evidentemente lo diverte perché ha compreso di riuscire ad avere a disposizione tutte le tribune medianiche esistenti, in tal modo guadagnandone comunque in visibilità e pubblicità personale.
Peraltro, nel silenzio delle altre Istituzioni, il baccano di Brucchi suscita ancor più clamore e riverbero sugli organi di informazione.
Peccato solo che egli dovrebbe occuparsi da mattina a sera dei problemi dei teramani, cosa che non sembra preoccuparlo troppo: a solo titolo di esempio segnalo che venerdì scorso, all’assemblea pubblica organizzata da Teramo Nostra per discutere del problema degli sfollati di San Nicolò, è stata pubblicamente stigmatizzata l’assenza del sindaco, reo di non interessarsi sufficientemente alla questione.

Le falsità che sostiene Brucchi sono autoevidenti:
1) egli sostiene che “stiamo tutti combattendo la stessa battaglia per difendere le tradizioni e la cultura dei nostri territori”, ma è lapalissiano come sia la cultura sia le tradizioni non abbiano alcun collegamento con l’Ente Provincia, tanto la sagra della salsiccia del Comune X continuerà a svolgersi allo stesso modo qualunque sia l’insegna provinciale che sventola sul territorio;
2) egli dichiara che “Stiamo tutti avvertendo, in questi giorni, il forte disagio che le nostre popolazioni stanno manifestando per il paventato taglio delle province”, ma appare chiarissimo come le popolazioni non solo se ne freghino del taglio delle Province, ne auspicano al contrario la chiusura immediata per manifesta incapacità di fornire servizi adeguati ai costi che la collettività sostiene per mantenerle in vita;
3) egli sottolinea di essere “impegnato su tutte le soluzioni con forza e determinazione, a fronte del silenzio assordante del centrosinistra”; quest’ultima affermazione propagandistica non merita nemmeno di essere commentata.

Ove residuassero ulteriori dubbi, è lo stesso Brucchi a precisare che l’operazione non ha lo scopo di proteggere poltrone politiche (ci crediamo), ma di “salvaguardare i diritti dei cittadini e del territorio, al fine di evitare i disagi e annullare le problematiche che la prospettiva della soppressione potrebbe aprire”.
Commovente.
Un solo appunto finale: Brucchi ha convocato una riunione dei sindaci a Roma il 22 novembre per discutere azioni eclatanti di protesta qualora i parlamentari non azzoppassero il decreto di riordino in sede di conversione in legge; consiglio vivamente di recarsi a questi incontri con mezzo proprio perché se il sindaco dovesse utilizzare mezzi e/o dipendenti comunali sarà mia premura sporgere denuncia alla Magistratura per peculato.

 

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Commenti

S'e' visto col vecchio stadio quanto ci teneva alle "tradizioni dei nostri territori"...
Grande Christian!
Sindaco, l'unica proposta di buon senso che poteva e può essere accolta con favore dal governo centrale era ed è la Provincia unica d'Abruzzo, ma la sua maggioranza ha preferito non scegliere ed è con loro che se la deve prendere. Se vogliono fanno ancora in tempo. Che senso ha insistere su cause notoriamente già perse? Per ogni consenso ottenuto riuscirà a perderne due.
Brucchi ha due autisti e due auto
come scritto sui muri di Teramo:"BRUCCHI SOLO TRUCCHI"...
Vero. solo ed esclusivamente pubblicitá. abbiamo una cittá e un comune a pezzi sotto il profilo geografico, economico, sociale, culturale, logistico eccetera e lui si pavoneggia facendo il martire provinciale. chi ha la voglia di chiedergli se sa quanti e quali comuni compongono la provincia di teramo?
I nostri amati politici ed amministratori (di destra, centro e sinistra, tanto pari son...) dovevano avere premura di fare risparmi PRIMA chiudendo definitivamente tutti i carrozzoni pubblici e non solo due o tre tanto per far vedere, piuttosto che mettersi DOPO a fare barricate del tutto inutili. Ma, si sa, in tempi di vacche grasse tutto va bene...
Brucchi è un disastro. Si loda da solo. Sbaglia e si loda. Bisognerebbe chiedere al 99,99% dei teramani se sono dello stesso parere. Ha imparato molto bene il politichese. Cioè nel bene e nel male è meglio che se ne parla. Ma vi assicuro che se ne parla moltissimo nel male.
Sono diverse volte che vedo il nostro sindaco nella nostra TV locale (che si presta ai suoi siparietti senza osare minimamente ad accennare una qualche domanda critica o giornalisticamente pungente), dire sulla questione della soppressione della provincia di Teramio, che lo fa per "difendere i posti di lavoro". Ma quali? quelli della giunta e del consiglio provinciale, con annessi vice, segretarie personali, portaborse ecc.? Magari ci liberassimo di questa gente inutile e costosa per la collettività!
Francia, a bordo campo. Inizia a scaldarti...
Il Sindaco è il clone del modello Berlusconi. Solo annunci vuoti senza nessuna sostanza. Potremmo definirlo un Pavone ma mi sento di offenderlo visto che ho conosciuto l'originale che è veramente CAFONE ed anche inadeguato a ricoprire un così importante incarico. Si è costruito una squadra giusta per lui. Mi spego meglio: il livello qualitativo e culturale della sua giunta è tanto basso che il sindaco sembra un gidìgante. Potrebbe sembrare un caso ma il compianto ex On. Tancredi lo aveva capito e successivamente alla sua nomina ha organizzato la squadra perfetta. Per il sindaco il credo è apparire non importa quello che si dice ma l'importante è stare sul monitor e apparire. Potrebbe essere vittima di una forma di dipendenza dalla telecamera. Per questo motivo gli hanno messo a disposizione una televisione e vari giornalisti. Alcuni trombati, altri cacciati, altri ancora non allineati e tutti gli altri zerbini nel suo studio. Lui si sente forte e vincente. Non ha capito che i cittadini non sono e non hanno il livello culturale della sua giunta per cui più continua a spararle è più aiuta il centrosinistra anzi gli avversari.