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A Teramo no...

di Walter Mazzitti
6 minuti

Ieri, ultimo giorno di Luglio.
E’giusto quindi  fare un bilancio di mezza estate, o meglio, di un’ estate che  tra un mese  o poco più potrà dirsi conclusa. 

Con grande soddisfazione possiamo affermare che i due mesi passati sono stati per la città di Teramo a dir poco  straordinari.
Giorno e notte migliaia di turisti si sono riversati nel centro storico in occasione dei numerosi e qualificati eventi estivi.
File interminabili  alle biglietterie del  museo archeologico e della pinacoteca.
Affollati, anche per le visite notturne, i siti archeologici illuminati, dell’area urbana ed extraurbana.
Il teatro romano, forte dei suoi mille posti a sedere, conseguente al recente recupero del monumento,  ha offerto un cartellone di primo piano di teatro, musica lirica e jazz, che hanno richiamato migliaia di persone non solo dalla costa ma anche dalle vicine province di Marche e Lazio. Insomma, la città ha vissuto un periodo di grande, straordinaria visibilità.  Economia alle stelle per ristoranti, bar, negozi commerciali.  

Letteralmente preso d’assalto l’Ufficio Regionale del Turismo, specie dai turisti stranieri, per accaparrarsi le guide parlanti in lingua, depliant informativi sugli itinerari artistici, teatrali e musicali e della cucina teramana,  ritenuta dalle guide più accreditate  la migliore della regione.  L’estate a Teramo è stata caratterizzata da una sfida continua tra ristoratori piccoli e grandi, con l’offerta di  menù della tradizione di altissima qualità, conquistando pagine e rubriche specializzate delle principali testate giornalistiche e televisive nazionali.    
Scusatemi, ma era solo un sogno. 
Purtroppo ciò che ho appena scritto è la notizia che da decenni spero di poter leggere, svegliandomi  una mattina, su un quotidiano o su un sito informato.
Il mio è uno sfogo che posso qui permettermi grazie alla ospitalità dei “ due punti”.
Perché se ci pensiamo, la politica ci impedisce finanche di sognare.
Troverai sempre qualche politico  di vertice o di periferia ( da un po’ di tempo si muovono in gruppo) che ti annienterà il sogno, sostenendo che va tutto bene, che tutto funziona perfettamente, e che si deve a loro se c’è crescita sociale ed economica del territorio in cui vivi e  una maggior qualità dei servizi a disposizione del cittadino.
Quindi, perchè sognare?
Quando ciò accade devi invece reagire. Non devi farti schiacciare e umiliare.
Se hai argomenti da opporre devi farlo, con decisione e coraggio.
Solo così potremo riuscire a combatterli. Ecco un esempio. Ecco a mio parere, come bisognerebbe reagire a fronte di ciò che sto per dire, che è vergognoso.  
A Teramo, in Via Oberdan 19, era situato, fino al settembre 2015, l’Ufficio Regionale Turistico della Regione Abruzzo.
Da circa un anno detto ufficio e’ stato trasferito presso il Genio Civile, in Via Cerulli Irelli. O meglio, è stato collocato al piano terra, con ingresso posto su un lato dell’edificio, dietro ad un solido cancello in ferro, come si vede dalla foto.
L’ Ufficio del Genio Civile a Teramo è conosciuto e frequentato unicamente da ingegneri, geometri ed architetti.
Nove persone su 10 non sanno neanche di cosa si occupi. Ma questo non è importante.
Ciò che rileva è che gli Uffici per la promozione turistica, che sono gli avamposti organizzati per fornire il servizio di prima accoglienza ai turisti che giungono in una certa località, sono collocati in un luogo o in uno spazio centrale della città o del sito da visitare, come avviene ovunque.
A Teramo no.
Qui la Regione, da cui dipende l’Ufficio regionale turistico,  ha ben deciso di collocarlo, ovvero di nasconderlo, in una delle strade più marginali della città. A ridosso della Circonvallazione Ragusa. E’ facilmente intuibile come nessun turista sia mai riuscito a trovarlo.
Aggiungo che l’Ufficio Turistico regionale è del tutto sprovvisto di  materiale informativo, di guide, depliant e quanto altro utile a reclamizzare i nostri luoghi o il nostro patrimonio. All’Ufficio sono addetti due dipendenti che ritengo vengano pagati per non svolgere alcun servizio utile.
Offendendo anche la loro dignità professionale.
Se cercate l’indirizzo dell’Ufficio sul sito della Regione Abruzzo risulta, dopo circa un anno dal suo trasferimento, che l’Ufficio Regionale Turistico è ancora situato in Via Oberdan 19, con un numero telefonico non più esistente.
E’ vergognoso? Certo. Il fatto che la città di Teramo offra in questo periodo un aspetto spettrale di se stessa, forse nell’arco di due mesi visitata da qualche sparuto e sfortunato turista sfuggito dalla costa ad un acquazzone estivo, non è solo dovuto alla inefficacia di una politica turistica della regione Abruzzo, ma anche alla assoluta  incapacità dell’Amministrazione comunale ad attrarre turisti. L’argomento merita un doveroso approfondimento. Tornando al sogno, segnalo che quello della collocazione  a Teramo dell’Ufficio regionale turistico,  è solo uno dei virtuosi risultati della strategia per il turismo, decantata da una classe politica capace solo di parlare, di tagliare nastri e di autoesaltarsi.
Una classe politica atta unicamente  a presenziare,  farsi vedere e a  pontificare senza alcuna vergogna:  “ Noi abbiamo fatto, noi abbiamo detto, noi siamo i primi in Italia… grazie a noi... “
Parole, solo parole,  pronunciate da eletti mediocri e tuttologi che rivestono abusivamente ruoli istituzionali senza avere curriculum, e non se ne vergognano. A questi soggetti bisogna rispondere e opporre fatti concreti e farli vergognare.
Forse qualcosa inizierà a cambiare.   

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Commenti

Teramo e la sua cultura del NIENTE. Fortunatamente i turisti vengono ma sono disorientati, non sanno cosa vedere per primo, visti gli innumerevoli cartelli informativi, musei e siti aperti... non sono in grado neanche di segnalare una strada, un percorso alternativo.. ieri è capitato per lavori (anche di domenica ) circ.Spalato era chiusa al traffico, quindi deviato in v.Savini ho percorso tutto il sersa unico e alla discesa del vecchio Comunale... di nuovo transenne. Sono dovuto tornare al punto di partenza. Come monopoli questa città è un gioco.
I Cittadini si accontentano di questo e questo hanno,il cittadino Teramano non difende la propria città e ne parla male come se fosse sempre colpa degli altri dell'andazzo generale e non la propria ,il cittadino Teramano ignora ed è contento di ignorare,il cittadino Teramo e un non cittadino !
Il turismo di altissima qualità (come i menù sopra richiamati) e' basato sulla qualità delle persone, prima ancora che sugli attrattori turistici (natura, beni culturali,...). La realtà preponderante locale è quella di un turismo di massa, spesso di infimo livello. Si, e' giusto rendere fruibile i punti di accoglienza, fare qualche lezioncina sul l'accoglienza agli operatori, ma la strada maestra e' solo quella della formazione continua: occorrono persone "nuove", arriveranno sicuramente, ma non prima di trent'anni (quella si, sarà una nuova generazione pronta a intercettare la domanda di turismo di altissima qualità). Oggi siamo rimasti agli anni settanta del secolo scorso, senza però una cultura dell'accoglienza figlia dell'allora umile e profonda Civiltà Contadina. A quest'ultima, per convenienze spicciole, si è sostituita una cultura dell'ignoranza e dell'arroganza (vedesi per piccolo esempio, pec e dmc: incapaci di valorizzare l'Abruzzo, oggi ne esisterebbero più di dieci): è il partito trasversale del presto, maledetto e subito, che governa i territori.
Confermo l'impossibilità di trovare la nuova sede dell'ufficio turistico anche per i cittadini stessi. Volevo affiggere un manifesto per un evento culturale, ma neppure con Google map alla mano mi è stato possibile, gli indirizzi non sono aggiornati. Io ho sempre sognato per questa città un bell'orto botanico, non enorme, ma quantomeno dignitoso e la Villa sarebbe perfetta, no?! Qualche indicazione degli alberi esistenti, una piccola serra per cominciare e col tempo "la collezione" si potrebbe incrementare, le scolaresche potrebbero fare delle gite didattiche e... niente, il sogno si ferma qui, si torna bruscamente alla realtà.
IL TURISTA.......questo sconosciuto! Teramo ha un Duomo fantastico, ma non è mai stata una città turistica, basta contare il numero dei pernottamenti nei pochi alberghi cittadini, tempo per tempo. . Ma Teramo non è neppure una città d'arte al pari di Verona o Siena con le loro attrazioni, né ha nelle vicinanze centri termali come Fiuggi o abbazie come quella di Montecassino meta perenne di un turismo storico-religioso. Il nostro mare è sprovvista di isole e la costa non possiede teatri greco-romani come Taormina. Patrimoni archeologi come Pompei e Ercolano sono distanti dalla nostra città. E ALLORA DI CHE COSA STIAMO PARLANDO? - Di aprire di notte il museo archeologico? -Di chiedere altri sforzi ai nostri eroici ristoratori, che se non fossero innamorati del loro lavoro avrebbero già CHIUSO? Timidamente ritengo che con questa spaventosa crisi economica che ci sta massacrando solo le predette"ECCELLENZE" siano in grado di contrastare il crollo delle presenze turistiche italiane e straniere. Rassegnamoci, non ci restano che i RICHIEDENTI ASILO, che non hanno bisogno dell'inutile ufficio turistico perché le informazioni le acquisiscono con i loro tecnologici Android!........e poi i CURRICULA ! ! ! Com'è triste Venezia
Mi piacerebbe sapere quanto persone ( turisti e non ) sono entrate nella sede dell'Ufficio Turistico sia quando era in via Oberdan che in quella attuale. Il sig. Mazzitti si risente! Mi domando: perchè in determinati momenti ed a singhiozzo? L' approccio al PD cittadino di qualche tempo fa che segni ha lasciato in lui? Il "capannone" metallico di portamadonna non è anche opera sua? ( o sbaglio?) Quel suo documento ( che circolava anche nel PD) che fine ha fatto? Il signor Walter farebbe bene a contattare un certo Giovanni ( l'unione dei trombati potrebbe fare la forza; chi entra nel PD senza mutande di ferro è spacciato). Resto in attesa!
Non si può che condividere e fare propria l'accorata denuncia di Walter Mazzitti. Penso che la nostra città sia stata perfettamente descritta dal verso di Ivan Graziani: "Come va? Sei ancora addormentata città da sempre amata, perduta e mai riconquistata." Ecco, penso che Walter Mazzitti e tutte le persone che, come me, condividono quello che lui scrive, dovrebbero andare oltre le parole, pur importanti, scritte su questo sito ed unirsi per riconquistare la nostra città perduta.
Quando una persona attenta ed acculturata come Walter Mazzitti incontra un'altra persona altrettanto intelligente come Giancarlo Falconi, questi sono i risultati: CAPOLAVORO.
io invece i turisti non posso accoglierli per mancanza di spazi. solo nel mese di luglio 4 donazioni di cui una in denaro. almeno 30 telefonate di richiesta informazioni, altrettante mail 15 persone in visita di cui 6 stranieri 1 richiesta di prestito di alcune macchine per una mostra a roma 1 richiesta di recupero dati su vecchi supporti da 5 pollici 1 richiesta di fotocopia di un giornale del 75 2 richieste di cessione di computer storici (rifiutate) tutto senza pubblicità o promozioni e io sono nessuno!
Poiché sono due articoli che leggo nel giro di pochissimo tempo mi viene da pensare male ovvero che Brucchi stia effettivamente per concludere il suo mandato. L'articolista lo si risente ad ogni elezione prima come Forzista, poi come Renziano e adesso ?
@Riccardo. Complimenti! L'unico commento che ha centrato nel segno. Alcuni commenti sono i soliti lacchè teramani che si attendono qualcosa se....
Posso capire la diffidenza che discende da anni ed anni di delusioni e speranze tradite, ma se tutto si riduce ad uno sfogo sul blog dell'ospitale Falconi ed il tempo delle proposte concrete non arriva mai, perso nei meandri della dietrologia e del sospetto, rimarremo "addormentati" (cito di nuovo Ivan Graziani) per i prossimi trent'anni, come prevede (a torto, speriamo!) Mario Di Giuseppe.
una domanda sorge spontanea : ma il Sig. Mazzitti fino adesso dove stava, dove viveva ? solo oggi si accorge di Teramo ? Perchè, forse non è stato anche lui un politico ( a DX e a SX ) ?
Rimane sempre che Teramo faccia Cagare. Poi continuate a,sognare cari publici dipendenti :)
@Aznavour, di turisti ce ne saranno pure pochi, ma fatti un giro per Teramo nei giorni festivi e ti renderai conto che quei pochi hanno difficoltà anche a trovare una trattoria aperta per sfamarsi. Comunque, gira che ti rigira, i privilegiati rimangono i richiedenti asilo con i loro telefonini in bella vista. Forse ti sfugge che anche i nostri (finti?) disoccupati un misero cellulare lo hanno pure. Com'è diventata triste la nostra Italia!......
Ma perchè questo signore scrive e riscrive e non risponde mai agli interrogativi che gli si pongono?