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Ho abbandonato mio figlio autistico e mia moglie.

di Anonimo
2 minuti

Cari I Due Punti, caro Giancarlo, amico mio,
sono un vigliacco.
Forse hai ragione tu, questa lettera mi servirà per comprendere, per capire cosa tu da amico hai fatto e stai facendo per salvare Andrea e il mio matrimonio.
Forse che molti comprenderanno il mio errore e lo rifugeranno. 
Ho abbandonato mia moglie e mio figlio.
Non sopportavo più le urla disperate di mio figlio, Andrea, autistico  da sempre e ora sei anni.
Mi vergognavo di portarlo a scuola, di andarlo a prendere, di dovermi giustificare e raccontare.
Mi vergognavo di non avere tempo per me, per la mia vita, per i miei amici.
Ho sognato la sua voce, il suo voler giocare a calcio con me, il suo chiamarmi papà.
Ho lasciato mia moglie con la più banale delle scuse, accusandola di avere un altro, lei, che si sta lasciando spegnere giorno per giorno per suo figlio.
Nostro figlio.
Sono arrivato a provare anche un sentimento di odio.
Non abbiamo soldi per  le assistenti, non abbiamo soldi per supplire alla mancanza di civiltà e di attenzione statale, non abbiamo soldi per supplire alla nostra solitudine. Sono fuggito. 
Sei mesi lontano e ora il forte desiderio di tornare.
Mia moglie ha raddoppiato gli sforzi e continua a lottare per Andrea che strilla, urla, nella sua violenta mancanza di comunicazione.
Voglio tornare in campo e ringrazio per la possibilità di questa lettera.
Vorrei essere perdonato perchè ho capito che senza la mia famiglia non sono nessuno.
Ho compreso che senza la possibilità di vivere accanto alla mia donna e Andrea non sono nessuno.
Laura ha deciso di divorziare, di separarsi e io mi sono sentitto completamente un emerito traditore.
Ciò che vorrei far comprendere a chi è nella mia stessa situazione, è che dall'autismo non so se si riesce a guarire ma si può migliorare.
L'importante è continuare a lottare minuto dopo minuto.
Io ho sbagliato e sto pagando caramente.
Vorrei solo essere perdonato e avere un'altra occasione. 
Vi amo. 

Lettera Firmata


 

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Commenti

Mia figlia mi ha succhiato via ogni energia. Ma rifarei tutto.
...nessuno può giudicare....ma solo pregare per voi... bruno
Lettera commovente e coraggiosa . Merita attenzione .
Caro papà di Andrea mi ricollego alla disputa che ebbi con un artista che patrocinava "il duomo illuminato di blu" per la sensibilizzazione dell'autismo nella nostra città, aveva solo il sapore di una trovata cardinalizia per strumentalizzazione politica, e i fatti mi hanno dato ragione. Io da quando ho conosciuto questa malattia in casa, mi sono sentito come se una Divinità mi avesse arruolato nell'esercito di lotta contro l'autismo. Per questo ho subito segnalazioni al tribunale dei minori perché mi ribellavo ai medici che si rifiutavano di curare mio figlio per qualsiasi patologia subentrasse. Questa indifferenza verso i soggetti di cui stiamo parlando, aguzzava ancora di più la mia ribellione verso tutti i poteri: politici, responsabili delle strutture mediche, di tutti quei medici che non avendo nulla da fare si distraggono in politica trascurando l'argomento di cui stiamo parlando. Gli amici, che avevi paura di perdere per i tuoi impegni, perché ti vedevano accompagnare tuo figlio a scuola, che amici sono? Io ho dovuto chiudere con tutti, perfino con qualche familiare; durante una sagra, gli amici,in piena estate, avevano messo un barile sotto la mia finestra per poter batterci qualcosa di metallico e far venire gli incubi a mio figlio. Allora ho deciso di rendere abitabile i fondaci per fuggire questa evenienza. Risolto? In parte si, ma mia sorella per avere più spazio presso le famiglie amiche ha chiuso l'unica mia finestra della taverna/salotto con una autovettura in rottamazione, per privarmi di luce ed aria (tutto già in mano ai legali). Lei abbandonando sua moglie ha permesso a tutti di inveire in questi modi contro suo figlio. Mi auguro solo che il suo ripensamento non sia dettato dalla paura di dover sborsare gli alimenti. Sono responsabile di tutto quello che ho scritto.
Proverbi 24:16 dice "Poiché il giusto può cadere pure sette volte,e certamente si leverà,ma i malvagi li farà inciampare in calamità" In base a questo passo della bibbia nota la differenza fra il giusto e il malvagio,non è quella di chi non sbaglia mai,ma quella che, quando cade, poi ha la capacità di rialzarsi.
Spero proprio che signora comprenda il momento negativo del marito e lo riaccolga a casa, magari cazziandolo di brutto, magari facendolo dormire per un mese sul divano di casa, magari punendolo facendogli fare i mestieri di casa per un anno, ma un padre pentito non può essere separato da suo figlio malato, anche se lui ha sbagliato tremendamente e meriterebbe un po di "mazzate" per quello che ha fatto. Signora Laura, lo perdoni, lo riaccolga in casa e vedrà che diventerà un bravo papà e magari sarà anche orgoglioso di quel figlio così problematico.
Caro papá, se ho capito qualcosa di questo blog, sono certo che dai lettori de "I due punti" verrà perdonato dopo che gli stessi avranno messo i puntini sulle "i". Questa la possibilità di questa lettera. Non conosco la versione di Sua moglie, ma è lei che deve perdonarLa. Di solito,in questi casi ancora di piú, le donne, le mamme hanno una marcia in piú. Vivere in assenze di comunicazione (con moglie e figlio) e, da come traspare dalla lettera, di un Suo egocentrismo crea inevitabilmente un cortocircuito che puó portare alla fuga. Da tutto ma sicuramente non da Suo figlio Andrea che forse con le sue urla lo ha richiamato. Metta al centro Andrea. Vedrá che non si vergognerá piú di lui. Un abbraccio.
Non sta a noi giudicare quanto di atroce potrebbe capitare a chiunque da un giorno all'altro, ma sono certa che l'amore prenderà il sopravvento su tutto...forza e coraggio...un bacio ad Andrea ed un abbraccio forte a lei!
Come Me PADRE, se sei riuscito a perdonare te stesso ora tutta la strada restante è solo in discesa!!! Hai oltrepassato la collina, lo scoglio più lontano. Resta un attimo a pensare che se la tua reale fibra è riassunta nella lettera che scrivi stai già intravedendo il traguardo. Insegna a tuo figlio a dire PAPA' non è un miraggio.... potresti metterci tutta la vita ma puoi riuscirci, di fronte a Dio non ti presenterai come un vigliacco.
Caro papà, Andrea ha bisogno di te centomila volte più di ogni altro bambino, così pure tua moglie. Torna da loro convinto di combattere e ricordati che la parola magica è Amore. Non farti consumare dal rimorso per quello che non sei ancora riuscito a fare. Pensa a quanto puoi fare e sbrigati!!! Ci sono centri specializzati che riescono a migliorare molto la condizione dei bambini autistici e ho notizia di qualche "miracolo" concreto. Se ci sei ... Se sarai forte accanto a tua moglie... Riuscirete a vedere "il sole" che adesso sembra non esistere. Se cerchi un po' in giro... scoprirai molto. In Nuova Zelanda sono anni luce avanti con la ricerca. Coraggio e un abbraccio sincero a tutta la famiglia.
Caro papà, il dott. Massimo Montinari ha ideato delle nuove cure per l'autismo...persone che conosco mi hanno detto che i miglioramenti sono incredibili ed evidenti...provi a vedere su Internet informazioni a riguardo. Ci sono associazioni molto utili come COMILVA, ASSOCIAZIONE MONTANARI, ASSIS che potrebbero darvi una mano per migliorare la qualità della vostra vita e quella del bambino. Magari ne ha già sentito parlare. Le auguro con tutto il mio cuore di ritrovare l'armonia con la sua famiglia. Un abbraccio
Premetto che sono mamma di un bimbo autistico....Caro testa di quiz ma cosa significa per te avere un figlio???purtroppo non tutti hanno la fortuna di avere figli sani,perchè come nel caso dell'autismo, tanti fattori possono contribuire a creare la disabilità....e mi fermo qui visto che l'argomento è talmente complesso che potremmo parlarne per giorni mesi anni.E' nel mio dna essere sempre molto diretta e sicuramente non farò sconti a lei......invece di sostenere, affiancare, combattere con sua moglie che cosa ha pensato di fare? Tagliare i ponti....Forse si è presentato qualche nuovo interesse?Voglio solo pensare che questa sua "redenzione" sia dettata da un pentimento vero!Chi vive queste situazioni sa bene quale stress,quale vulnerabilità e quanta depressione accompagnano ogni giorno la tua vita.....provi solo a immaginare come si è sentita sua moglie, quale danno a livello psicologico gli hai procurato,oltre quello che già quotidianamente affronta! Spero che sua moglie abbia la possibilità di perdonarla (POSSIBILITA' perchè non conoscendo bene i fatti, non so che cosa lei ha realmente combinato!!!)....visto che per questi bambini vivere in famiglie dove possono stare tranquilli e sereni è la prima situazione per portarli fuori dal maledetto tunnel....comunque oggi l'autismo è curabile,con forza, tenacia e tanta buona volontà si riesce a far vivere ai nostri figli una quotidianità molto vicina alla tanto decantata NORMALITA'......che poi vorrei sapere qual é!!!!!!!
caro papà di autistico, hai chiarito molto bene i motivi per cui hai lasciato tua moglie e tuo figlio autistico, motivi di delusione e vergogna ma solo di profilo sociale. Non hai speso una sola parola per la sofferenza di tuo figlio e pochissimo per l'impegno della tua ex moglie, impegno di cui ti sei accorto perché hanno comportato tempo e attenzioni ridotte per te. Ora vorresti tornare. Da madre di ragazzo con danni cerebrali (e non per colpa della genetica o del destino ma per colpa di un ospedale) ti suggerisco di pensarci a fondo. Pensa al sollievo della tua ex moglie a non dover pensare ai tuoi calzini e alla tua cena, pensa alla mancanza di litigi e accuse perché finalmente sei lontano e quindi alla riacquistata serenità del ragazzo e della madre. Con il tuo ritorno non ti ci vedo ad aver pazienza, ridere dell'imbarazzo altrui, aiutare la madre e magari permetterle di dormire un pò di più la domenica mattina. Stai lontano da noi madri condannate all'ergastolo e 41 bis del figlio disabile a meno che non voglia entrare anche tu in questa sentenza che non avrà mai permessi premi o fine pena per buona condotta. Vivi la tua vita, cresci e matura la consapevolezza che il "nulla deve capitare a me ma solo agli altri" è solo una maledetta arroganza. Ma lascia in pace le donne eroiche e i loro figli: è l'unico cosa buona che puoi fare per loro.
Caro papà , Ho abbandonato mio figlio e mia moglie per futili motivi , seppur entrambi godessero di ottima salute . Il rimorso è inspiegabile . So cosa stai provando ma siamo dei rinnegati . Speriamo di essere perdonati ma soprattutto di riuscire a perdonarci. franco

sono impazzito e quasi morto a 2 anni per il morbillo, ma ai miei genitori serviva un primogenito maschio da trofeo, perciò andai a scuola fino alla terza media senza farmi un amico anzi facendomi solo nemici perchè ero egoista e indifferente agli altri bambini chiuso e introverso, poi serviva un nuovo servo e allora vai a lavorare in 25 anni ho cambiato 200 posti di lavoro perchè non riuscivo a rapportarmi con i colleghi. ora sono qua a 40 anni la mia famiglia mi odia non ho un lavoro ne una donna ne un amico mi aspetta solo la terra, sulla quale spero almeno nasca un fiore.

Almeno lo hai fatto, hai lasciato la tua famiglia, è come il figlior prodigo. Ti sei preso la responsabilità di non volerlo accettare. Mio marito rimane ma tutti i giorni mi fa notare che è autistico e che se ne vuole liberare, non lo accetta, ma NON SE NE VA. Così io devo gestire due persone incostanti, non una.

Hai fatto bene,io stesso mi sarei vergognato.
Spesso le decisioni più forti vanno prese e dobbiamo anche pensare a noi stessi