i Due Punti

Il Partito Democratico di Teramo dopo una riunione fiume, scusate torrente, scusate pozzanghera, visto che sono rimasti in pochi, ha deciso che non andrà dal notaio per spingere il sindaco Brucchi e la peggiore parentesi politica teramana nel dimenticatoio. Non ci credete? Neanche noi. Un partito di opposizione ha l'occasione di chiudere la parentesi del modello Teramo; ha la possibilità di impostare la campagna elettorale sulla responsabilità di Futuro In; di sfruttare il vantaggio che Paolo Gatti sta concedendo in maniera folle; di liberare Teramo; di urlare al mondo la paternità di una strategia politica dettato dal fato e dal caos e decide di non spogliarsi? Uno psichiatra certificherebbe la famosa e rarissima sindrome da spogliatoio. Quella paura che supera il braccino del tennista e che ti blocca quando devi spogliarti insieme ai tuoi compagni di squadra. Il Partito Democratico di Teramo ha le mutandine bianche impataccate, bucate, senza elastico, con le paperelle, con la strisciata nel posteriore? No, semplicemente, è una questione di palle come tutto nella vita. 
Come finirà? 
Il sindaco Brucchi sarà fatto cadere dalla Torre più alta e il periodo del commissario servirà ai teramani per dimenticare i peggioristi. L'insieme di quei politici di destra, sinistra e centro, che hanno fatto a gara per rendere Teramo peggiore. Ogni giorno. Avete vinto. Bravi.