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Finanziamento scuola Carlo Febbo. Verso la denuncia per danno erariale...

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Ripartiamo dal comunicato stampa dei consiglieri comunali Gianguido D'Alberto e Antonio Filipponi.
Come abbiamo più volte denunciato in questi anni, l’inerzia, gli inaccettabili ritardi e le false promesse dell’Amministrazione comunale rischiano ora di compromettere definitivamente l’agognato intervento di riqualificazione dell’ex scuola Carlo Febbo di San Nicolò a Tordino, centro di aggregazione identitario per intere generazioni di sannicolesi, oggi lasciato in assoluto, penoso degrado.

Come temevamo, interpellati (finalmente!) dal comune, gli uffici regionali, con una nota dello scorso 21 settembre 2017, hanno infatti fatto sapere che a causa del mancato rispetto dei termini per l’inizio dei lavori (entro fine 2013, come da precedente proroga concessa dalla Regione stessa) “il finanziamento originariamente assegnato non risulta più disponibile” in quanto decaduto per l’inerzia dell’Amministrazione che, ad oggi, non ha neppure validato il progetto esecutivo. E, visti i riferimenti temporali, è stata ovviamente non accolta la ridicola motivazione addotta dal Comune che imputava il ritardo alle problematiche connesse al recente sisma del 2016 (sic!).

            Chi si assume la responsabilità politica e amministrativa per questa vergognosa vicenda?
 Chi si dimette? E come si intende riparare ora alla perdita del finanziamento di 551.000 euro causato esclusivamente dall’inaccettabile immobilismo politico-amministrativo e dal gravissimo ritardo nella esecuzione procedura? Quale copertura finanziaria si intende fornire ora all’intervento? Sul punto l’Amministrazione deve riferire immediatamente in Consiglio comunale.

            L’ennesima figuraccia del centrodestra teramano conferma la totale assenza di programmazione sulle opere pubbliche con la conseguente perdita di finanziamenti. Nello specifico, poi è inaccettabile l’assoluta incuranza verso un edificio che – lo diciamo da sempre -potrebbe invece costituire una fondamentale occasione di sviluppo e rilancio per la comunità della frazione più popolosa del nostro territorio a cui questa Giunta dovrebbe ora solo chiedere umilmente scusa, considerata anche la vergognosa situazione in cui versano la struttura e l’area limitrofa.

            Lo stato di abbandono, infatti, ha raggiunto ormai un livello talmente insostenibile da far scattare anche un serio allarme igienico-sanitario, non solo per i rischi all’incolumità di chi dovesse continuare, senza permesso, ad entrarvi ma anche e soprattutto, ora, per le famiglie residenti nelle zone circostanti, penalizzate dal degrado e in alcuni casi letteralmente invase dai ratti che copiosi ormai occupano ciò che resta della ex scuola.

            Ora si è oltrepassato il limite di sopportazione. L’Amministrazione dica la verità e la smetta di prendersi gioco dei cittadini su questa incresciosa vicenda che, nel rappresentare la più grave delle inadempienze di questa pessima Giunta sulla frazione di San Nicolò a Tordino, conferma ancora una volta in via generale come tutti le zone frazionali e periferiche del nostro territorio siano state ormai da tempo abbandonate al loro destino e concepite dal centrodestra teramano esclusivamente come terreno di conquista clientelare nel periodo della campagna elettorale".

Ora basta.
La risposta che ha fatto saltare il banco è stata riportata dal quotidiano Il Centro, in cui il sindaco Brucchi non ammette le proprie responsabilità ma accusa di non aver ricevuto nessun sollecito.
Un sollecito per rispettare una legge regionale?
Un sollecito dopo una proroga?
Quando si potrà leggere un " Scusate abbiamo sbagliato o colpa nostra?".
Potrebbe essere il punto più alto di una stagione politica fatta di arroganza, povertà urbanistica, penuria di rispetto sociale, riserva di progettualità, miseria di ricostruito.
Il comitato " Per la Carlo Febbo" ha deciso di interessare uno studio legale teramano per studiare il caso e prevedere una denuncia per danno erariale.
Altro punto di rottura tra la peggiore Amministrazione di tutti i tempi e i cittadini teramani.
Non pensavamo di dover rimpiangere la seconda stagione del Sindaco Sperandio ma perdere per "distrazione" un finanziamento di tale importanza è un'offesa violenta al tessuto sociale e culturale di San Nicolò.
Le dimissioni del sindaco e della Giunta, doverebbero rappresentare, l'unico vero atto di una politica  senza proroghe.
Questione di sensibilità. 



 

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Commenti

Io ci farei soggiornare sindaco e amministrazione. Mi viene da piangere ogni volta che passo davanti la mia ex scuola. Abbiamo trascorso i nostri anni più dolci la dentro quando eravamo cuccioli.

L'Associazione "Teramo Città Solidale & Cittadinanza attiva" e con essa il "Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Teramo" vogliono unirsi al comitato " Per la Carlo Febbo" per costruire un'azione congiunta civico-legale per la richiesta di danni morali e materiali alla popolazione osteggiata ed offesa e bloccare qualsiasi operazione nefanda che possa negare l'uso di questa struttura da parte dei cittadini singoli o asssociati, come previsto dalla normativa nazionale in materia e dallo Statuto del Coumune di Teramo, che fortunamente per i Cittadini teramani esiste ancora. L'Associazione "Teramo Città Solidale & Cittadinanza attiva" lo scorso mese di Luglio ha presentato al Comune di Teramo richiesta di accesso agli atti, ricevendo risposta solo il 3 ottobre in cui non si faceva riferimento alla nota dello scorso 21 settembre 2017. La nostra documentazione viene messa a disposizione per dimostrare con tutti gli atti raccolti che quella della Carlo Febbo non rappresenta una dimenticanza ovvero una impossibilità da parte degli uffici di riprendere la documentazione in giacenza in chissà quale archivio terremotato, ma una volontà precisa da parte dell'Amministrazione a volerne fare un altro uso contro la volontà dei cittadini e delle associazioni. Il Presidente dell'Associazione "Teramo Città Solidale & Cittadinanza attiva   f.to Raffaele Raiola

Grande sinnacu!!!! Ora sforza itaglia lo candida alla reggione e i teramesi lo votano

Ormai questa giunta si caratterizza per il suo "muro di gomma" che utilizza da tempo. Aggiungo la segnalazione dello stato di abbandono in cui versa l’ex-Scuola Elementare di Cartecchio, ormai sepolta da piante di ogni genere, il cui primo cancello è tenuto chiuso da un sottile filo di ferro plastificato di colore rosso, spesso lasciato aperto. Da aggiungere la decespugliazione di Via Melozzi, chiesta dal mese di Luglio, piena di ortiche sul lato destro che ostacola il passaggio dei pedoni nell’unica via d’accesso a causa della chiusura per i lavori del sottopasso del passaggio a livello di Via Di Vittorio.

sinceramente trovo penoso che alcuni rappresentanti del comune di destra e di sinistra, se esiste ancora, finalizzino la loro attività di consiglieri solo ed esclusivamente su un territorio.
Sono di S.Nicolò e parlo di S,Nicolò.
Quindi siete consiglieri di S,Nicolò.

una figura di merda, ma non solo del centrodestra teramano ma di tutti i pseudo-politici teramani di destra e di sinistra.
Anche perchè in Italia non esiste più la DX e la SX esistono solo i cazzi loro.