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Il degrado nelle stazioni. Teramo chiama Alba Adriatica, Giulianova e altri treni...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il degrado che parte da segnalazioni di normali cittadini, su blog, gruppi social che hanno in comune l’intesa di non essere ascoltati. Ecco che le foto di Maura da Teramo, Roberta da Alba Adriatica, Sara da Giulianova, Ernesto di Tortoreto, diventano il simulacro dell’assenza. Il difetto delle Istituzioni che regalano il sentimento diffuso di abbandonare i propri territori dalla percezione di sicurezza e controllo. Ovunque prevale la sporcizia, il degrado urbanistico e umano, il senso della paura che diventa proibizione e attenzione. Non si può essere prigionieri dei propri luoghi e non sentirsi liberi di poter frequentare alcune identità che dovrebbero essere sinonimi di arrivi, partenze e altri desideri. Le stazioni come sinonimo di cultura e non monumenti all’inquietudine.

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Commenti

Uno Stato che ha abbandonato cittadini (italiani !) e territorio !!!
Grazie politici !!!
Grazie ladri del nostro futuro...

Si Sara,Maura,Roberta ed Ernesto,avete ragione ..........
Ma io ritengo che insieme alle Istituzioni,il senso civico di ogni uno di noi debba prevalere.Se si riuscisse a tenere le città i paesi,le frazioni e le strade tutte più' pulite,forse anche le Istituzioni sarebbero più' facilitate nei loro compiti.O no?