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Teramo. La scuola di serie A e la scuola di serie B. Chi si ricorda dell'IIS Alessandrini-Marino di Teramo?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

A Teramo si chiudo le scuole del Delfico per un sequestro preventivo per l'assenza di requisiti di sicurezza strutturale? Secondo questo principio dovrebbero chiudere la gran parte della scuole provinciali e comunali; l'Ospedale; la caserma dei Carabinieri; il Tribunale; la Questura. Quando leggeremo dopo un decennio di attesa del mea culpa di un Amministratore e le sue relative dimissioni? Che cosa si prova ad aver creato una emergenza di serie A e una emergenza di serie B. Vi lascio a un post che nutre il nostro rispetto. La parola a chi conosce e vive l'IIS Alessandrini-Marino di Teramo. 

"Buongiorno a tutti, oggi qui a parlare siamo noi ragazzi del Istituto Alessandrini Marino di Teramo, riguardo alle vicende accadute pochi giorni fa ad un liceo della nostra città.
Innanzitutto siamo vicini alle persone che sono state vittime di questa “tragedia”, se così possiamo chiamarla, ma in realtà questi sono solo dei termini utilizzati dai nostri coetanei.
Noi non siamo qui per scrivere e mendicare sull’accaduto, siamo qui solo per tenervi al corrente di quelli che sono i nostri problemi e farvi avere una percezione diversa di quelli che sono i vostri.
La nostra scuola ,a malincuore, è stata dichiarata inagibile anni fa e non abbiamo ricevuto lo stesso interesse e lo stesso aiuto degli altri.
Abbiamo fatto proteste e richieste a tutti per avere una nuova sede e dei posti dove stare, ma tutt’ora abbiamo in mano solo dei progetti considerati irrealizzabili e delle classi che ci sono state date con quasi disprezzo da altre scuole, ma nonostante ciò, ci siamo sempre adagiati per combinare i nostri indirizzi, con la scuola in cui dovevamo andare a far lezione come gli altri studenti.
Ripetiamo ancora, ci dispiace molto per l’accaduto, ma ancora oggi è impossibile non notare l’indifferenza che si da alla nostra scuola e l’importanza che si da ad altre, soprattutto quando ci sono situazioni come le nostre.
Siamo stanchi di metterci a confronto con altre scuole e continuare a non avere un posto dove stare, non siamo una scuola di serie B (come molte ci è stato detto anche da persone superiori a noi) e non siamo e non vogliamo essere degli sfrattati, perché questo è il modo giusto per descriverci per come ci hanno trattati e continuano a trattarci.
Ringraziamo tutt’ora le scuole e le persone che ci hanno aiutati, ma soprattutto le persone che hanno girato la faccia quando si parlava dei nostri di problemi, ma che hanno dato importanza a quelli di altri.

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