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La Sberla

di Pietro Ferrari
4 minuti

Alle barzellette di Berlusconi, questa volta la "ggente" ha risposto con una sberla. Questa volta ha perso davvero. Certo, la conquista di Colonnella passerà alla storia e uno slogan estivo recitava che "Roseto è Roseto...", ma perdere a Lanciano è stata grossa, come riperdere a Vasto e Francavilla per i pruriti interni di un PDL mai nato che crede di potersi presentare diviso e vincere. Milano, la sua Milano gli ha voltato le spalle scegliendo un vendoliano mentre a Napoli il Masaniello ha sbaragliato tutti in modo straordinario, compreso il suo partito. Complimenti a Pisapia e a De Magistris, capaci di entrare con stile il primo e con irresistibile forza il secondo a sparigliare definitivamente i giochi di un bipolarismo morente....dico morente perchè la prima vittima illustre di questo voto è stato il PD, cannibalizzato a Milano e brutalizzato a Napoli dove non ha vinto neanche l'IDV (in cui Masaniello è una sorta di corpo estraneo, un giustizialista eretico perchè non dipietrista)ma Masaniello in persona. Alla Narrazione Berlusconiana che incentra nel "sè" uno sperimentato e vincente modo di fare politica e comunicazione, si è contrapposta specie dal salotto santoresco una ControNarrazione Antiberlusconiana che fa del Nostro invece l'incarnazione del Male: tale polarizzazione ha fecondato il populismo iddivvuino prima ev endoliano poi che ipotecano definitivamente i destini terreni del PD ad un ruolo subalterno. Berlusconi ha pagato l'ultimo anno e mezzo passato obtorto collo a litigare con Fini e a gestire una transizione incerta dovendo orchestrare giochi di palazzo per rincorrere qualche "responsabile" di qua e di là, cosa che quasi sempre ti tiene a galla nel palazzo ma ti allontana dalla "ggente". Berlusconi ha pagato lo scotto di una guerra in Libia che obtorto collo è stato costretto a fare al suo ex amico Gheddafi. Berlusconi ha pagato il quotidiano sciacallaggio di quasi tutti i media sul suo libertinaggio strafottente e non ha saputo glissare con ironìa sulla procura di Milano, favorendo una campagna elettorale incentrata su se stesso invece che sui risultati raggiunti dalla Moratti. Berlusconi ha pagato la bravura di Tremonti a tenere a galla il Paese ma senza poterlo lanciare in quella fase di rilancio economico (mancano gli sghei) così necessaria per "l'ottimismo della volontà" dell'Uomo di Arcore. A dirla tutta, Berlusconi è la prima volta che perde dopo tre anni di trionfi mentre i suoi colleghi Zapatero, Sarkozy, Merkel e Obama hanno immediatamente conosciuto le batoste "mid-term", anche più pesanti senza aver subito campagne mediatiche ossessive contro le loro persone. Questo significa che gli italiani hanno voluto dare un segnale forte al Premier, non proprio un avviso di sfratto, dato che i numeri complessivi parlano più di astensionismo punitivo che di tracollo dovuto a spostamento di consensi. I punti chiave per il Premier e per il suo partito sono a questo punto tre:
1) Concentrarsi su un programma di fine legislatura, chiaro e concreto, riconoscibile, puntando ad accelerare le riforme che stanno nel cassetto;
2) Iniziare sul serio, finalmente, la strutturazione del PDL con congressi locali, ruoli effettivi per uscire dalla fase iniziale di "centralismo carismatico". Il colpo magico dal Predellino innescò un processo che poi avrebbe avuto bisogno di ingegneri e carpentieri, ora o mai più. Non si può chiedere ad un ultrasettantenne dopo aver pensato e lanciato un progetto, di andare nelle periferie o nei paesini a radicarlo nei dettagli. Mettetevi a lavorare sodo, cari dirigenti piddiellini, perchè questo mix di cesarismo ed anarchìa è proprio una brutta faccenda;
3) Aprire una nuova fase politica di convergenze a tutti i livelli col Terzo Polo, magari preparando una lungimirante "Exit - Strategy" di Berlusconi dall'agone elettorale. Questo perchè ad essere veramente tramontata ieri sera è l'epoca del "ghe pensi mi", che significa non potersi più arroccare nel bunker di Tripoli ma di dover cambiare passo e registro.
Le sberle nella vita possono essere salutari ed anche nella vita politica. Perchè la vera sfida sarà quella delle elezioni politiche prossime venture.
 

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Commenti

Ottima analisi,come sempre!
Sono d'accordo e soprattutto con il punto 2)!!! :)
un'analisi di parte ... come sempre ... mi rivolgo sempre quindi alla redazione.. ma perchè questo giornale on line o blog si chiama "i due punti"? a me arrivano solo articoli di Pietro Ferrari!!! Mi piacerebbe leggere un altro punto di vista quello dell'altra metà o forse più della metà dei lettori ... attendo fiduciosa. Francesca Borsa
Dal Blog di Marcello Foa: "Il centrodestra ha perso e non è certo una sorpresa. Ora si tratta di analizzare le ragioni della sconfitta. A caldo ne individuo tre. 1) Comunicazione disastrosa. Questa campagna elettorale verrà ricordata come la peggiore della Seconda Repubblica, soprattutto a Milano. La Moratti è riuscita a sbagliare tutte le mosse.. Per vincere bisogna avere un candidato forte e un’idea vincente. Obama e Yes We Can, Sarkozy e Insieme tutto è possibile. La Moratti, in partenza, era debole in quanto giudicata antipatica dallla maggior parte dei milanesi. Avrebbe dovuto compensare la sua evidente impopolarità con uno slogan vincente o vantando il buon governo della città. Ma non ha trovato lo slogan e non è riuscita a dimostrare di aver fatto grandi cose per la città; così, nel subconsocio degli elettori è rimasta l’antipatia e un’impalpabile diffidenza, che le sue ripetute gaffe hanno accentuato. Quella sulla condanna di Pisapia le è costato il primo turno, ma nelle ultime due settimane la Moratti non ne ha azzeccata una. Come si fa a recarsi, non invitata, a una manifestazione di disabili, indetta per sostenere Pisapia? C’è da stupirsi se finisce a fischi e ululati? Che senso ha inviare all’ultimo giorno di campagna una lettera di scuse a Pisapia, ma in forma privata, meravigliandosi che questi si rifiuti di renderla pubblica? Rinnegando l’Ecopass, promettendo di cancellare le multe e firmando accordi clientelari con i taxisti si comunica disperazione, volubilità, non la solidità richiesta dai milanesi. Sia chiaro: Pisapia era un candidato debolissimo. Ha vinto perché ha trovato di fronte a sé un candidato ancor più debole di lui. E perché i suoi consulenti hanno condotto una campagna elettorale ben calibrata sia nei toni che nelle argomentazioni. 2) Il fattore Berlusconi. Per anni il Cavaliere ci ha abituati a campagne elettorali strepitose. Come comunicatore di solito è un fuoriclasse, come riconoscono anche i sinistri intellettualmente onesti. Però in questa campagna è mancato il suo guizzo vincente; anzi la sua visione di gioco. Per la prima volta dal ’93 ha sbagliato i tempi della partita, mostrandosi o troppo aggressivo o troppo rassicurante e rimanendo a lungo in silenzio, proprio quando, all’indomani del risultato del primo turno, i suoi estimatori aspettavano ansiosamente che battesse un colpo, che imprimesse una svolta. Insomma, è sembrato un fuoriclasse che dopo una lunga e strepitosa stagione, non dà il meglio di sé in una finale. Capita anche ai migliori e Berlusconi saprà di sicuro valutarne le ragioni. C’è da chiedersi che cosa sarebbe successo se non si fosse impegnato in prima persona; verosimilmente sarebbe andata persino peggio. Ma la sorpresa è grande e i suoi nemici cercheranno di approfittarne in un dopo-elezioni che si annuncia tempestoso, dentro e fuori la coalizione. 3) La pancia della gente. Il Pdl piange, ma la Lega certo non ride. Fino ad oggi si pensava che i voti in uscita dal Pdl fossero destinati a un Carroccio, capace di cogliere e interpretare i malumori della gente. Invece appare chiaro che la Lega non può più presentarsi al contempo come forza di governo e di opposizione e che iniziative ad alto ritorno mediatico, come il boicottaggio delle celebrazioni per il 150esimo dell’Unità d’Italia, sublimano le pulsioni dell’elettorato più oltranzista, ma allontanano gli elettori moderati e non servono nemmeno a intercettare il voto di protesta. Il dato più significativo di queste elezioni è che, per la prima volta, nessun partito di centrodestra ha saputo catalizzare il malumore degli italiani. Chi voleva protestare, perché scontento per il modo in cui la propria città era amministrata (come a Napoli) o perché insoddisfatto della situazione del Paese, ha votato per candidati outsider quali Pisapia e De Magistris o per i grillini o, tra i moderati, si è astenuto; non ha certo preferito i grandi partiti. E questo dovrebbe preoccupare innanzitutto Pdl e Lega, ma anche il Pd, che certo non ha trionfato e che appare lontano dal cuore della gente. Da queste elezioni emerge un’Italia diversa, meno compiacente, più arrabbiata e imprevedibile, che pretende di essere capita e confortata con i fatti, sia a destra che a sinistra. E’ chiaro il messaggio?" VN:F [1.9.3_1094]
.....dimenticavo.....il capolavoro del centrodestra per i ballottaggi è stato litigare per portare i ministeri a Milano: PDL, Moratti, Formigoni contrari, Lega favorevole....e i milanesi? non hanno avuto più dubbi. p.s. per gli amici di Milano ma si può accusare Pisapia di essere stato amico di quelli che uccisero Sergio Ramelli quando l'avvocato difensore di quegli assassini fu Pecorella, il berlusconiano peroratore del Lodo Alfano?

Cara Francesca  forse perchè non leggi I Due punti tutti i giorni e sei Fortunata a leggere solo l'opinione di Pietro...Io e Christian Francia abbiamo scritto il nostro punto di vista , opposto a quello di Pietro....ma attenzione, non è detto che io e Christiana siamo i depositari della verità e Pietro nostra antitesi.....tutti lo stesso lignaggio...

@FrancescaBorsa...mammamia che faziosità.....che ti credi che la vittoria di Pisapippa deve impedire a chi non la pensa come te di esprimersi? Non ti sei accorta che questo è un sito al 90% di sinistra antiberlusconiano? Non ti basta? Stessa polemica sui referendum.....non ti sei accorta che in giro ci sono solo manifesti per il SI? Questa è la democrazia dei leonkavallini che assediano la casa di Riccardo De Corato o di chi incendia le sedi elettorali a Napoli.....la volontà di cancellare l'avversario politico dalla scena. Sarà l'ennesima vostra frustrazione.
Non è clpa di chi VA A VOTARE se chi è per il NO preferisce non fare campagna referendaria o si vergogna di aizzare pubblicamente all'astensionismo vedo che non è bastato lo schiaffone si continua a parlare di stronzate........
mamma mia che analisi... voli pindarici dal signoraggio al dare per reale (e quando dico reale voglio dire vera!) la crisi economica, dalle ricette pidielline di svolta governativa alle contrapposizioni fasciosistemiche, dall'analisi sociopolitica in puro stile libero (giornale) al reazionarismo clericale. ma ci spieghi una volta per tutte da che parte stai? non puoi parlare di signoraggio e dire che mancano gli sghei (gli sghei ci sono. è che ce li rubano). non puoi parlare di umorismo sull'insindacabile libertinaggio e preconizzare una società clericlmoralista da inquisizione cattolica. prendi una posizione. che sia coerenza tra pensiero e forma. che abbia una base ferma e coerente. che non ti permetta più di fare voli pindarici. a ombromanto: siamo nella democrazia di chi dà fuoco a se stesso per far dire ai burattini creduloni che ad appicar gli incendi sono i nemici (come gli zingari che fanno volantinaggio, gli ultras di pisapia che spintonano e ruttano sulle metro e bin laden che compra casa a piazza duomo). siamo nella democrazia. siamo nella democrazia di chi si appropria dei soprannomi altrui (pisapippa è di grillo) e forte di un orgoglio inutile scazzetta ai quattro venti. rilassati. studia. apri la mente.
pronti alla prossima, di sberla ??
Mi rivolgo a Ombromanto, non vorrei mai che il mio avversario politico uscisse di scena! Forse è colpa mia che non leggo tanto spesso - in effetti - i due punti come suggerisce Giancarlo Falconi. A volte i toni se posso permettermi di essere sincera "antipatici" che utilizza Pietro Ferrari su questo blog (ci conosciamo con Pietro e dal vivo non è così) mi irritano profondamente in quanto a volte vengono utilizzate espressioni poco rispettose dell'opinione altrui, come ad esempio "ambientalismo uterino o isterico" o ancora " populismo vendoliano". Se dovessi esprimere il mio pensiero "di pancia" sul centro destra direi istintivamente appunto cose che non piacerebbero a chi si trova vicino a quel pensiero. Ma cerco sempre di essere moderata di dialogare con la mia controparte almeno su questo blog, letto da gente di destra di sinistra di centro e da persone che magari non appartengono a nessuno schieramento politico. Ma poi spiegami che cosa sono questi termini che hai utilizzato per esprimere il tuo pensiero .... ma capisci che la parola leonkavallino è piena di pregiudizi, che qui stiamo parlando on line nemmeno ci conosciamo io non so che faccia hai anzi non so nemmeno quale è il tuo nome e quindi in una situazione del genere mi sento ingiustamente confinata in un giudizio ... e poi che cosa significa frustrazione ... io non mi sento una persona frustrata ... sono sicuramente piena di limiti culturali e ancora dovrò lavorare molto per informarmi correttamente ma ci sto provando .. sono contenta che a Milano abbia vinto quello che per adesso e ripeto per adesso sembra un modo nuovo di fare politica, la politica dal basso fuori dalle stanze vicino alle persone. Io ho vissuto a Milano per 6 anni e quindi posso parlare con cognizione di causa e ti dico che fino ad ora la città era invivibile .. ora chissà .. non dico che Pisapia è il mio idolo dico che mi sembra una "cosa" diversa una brava persona ma sono pronta a cambiare le mie idee (nel 1994 io ho votato Berlusconi perchè mi sembrava una brava persona una forza nuova perchè tutti lo accusavano e lo criticavano in modo sterile ....) vivendo ho cambiato idea. Ma non mi sento nemmeno di osannare la sinistra. Anzi sono la prima a criticare la sinistra. Però io a differenza di Pietro Ferrari, seppur consapevole del fatto che quanto dice sul voto può avere un suo perchè, non voglio rinunciare al diritto di voto, al diritto di esprimere la mia idea la mia opinione. Non direi mai a qualcuno statevene a casa. Io sto facendo la campagna referendaria per l'acqua e il nucleare in questi giorni ma sai cosa dico alle persone che fermo per strada: ricordati di andare a votare al di là della prefernza che esprimerai. Sicuramente penso di essere una persona a cui sta a cuore il SENSO CIVICO e cerco sempre di migliorare in questo.
Un passaggio non ho capito: "...una ControNarrazione Antiberlusconiana che fa del Nostro invece l'incarnazione del Male...", cioè il loro "Nostro" lo concepirebbero come incarnazione del Male? Non esistono analisi non di parte, commenti non di parte, giudizi non di parte, come se un individuo potesse essere una scatola vuota o paragonabile ad un pc che ogni volta viene formattato per poter compiere daccapo le operazioni necessarie all'elaborazione. Anche se uno dovesse cambiare "totalmente" idea, si tratta sempre di una progressione. Una campagna referendaria per il NO, cioè a favore del nucleare, ecc., sarebbe stata impopolare, quindi inutile. Non c'erano argomenti facilmente comunicabili per sostenere i quesiti. Cmq sui quesiti del referendum mi sono espresso sull'articolo di Pietro appropriato, facendo capire che su queste questioni (come quasi sempre) non valgono un NO o un SI' secchi, ma piuttosto considerazioni critiche e costruttive, correzioni insomma.
@Marco....io sto dalla mia parte.....l'ansia di mettere caselle o bandierine è un gioco sciocco che non fanno neanche più i bambini. La politica è roba da adulti. Sul Signoraggio la cosa è chiarissima: servirebbe una svolta radicale del sistema, ma fino a quando il sistema sarà questo "gli sghei" non ci sono perchè la coperta è cortissima (e stiamo raschiando il barile) per mille motivi. Servirebbe una dichiarazione unilaterale di consolidamento del debito o di denuncia in quanto illegittimo.....ma al governo abbiamo il meno peggio, non di certo il Meglio.....ti ricordo che comunque, quando Tremonti provò a tassare le plusvalenze dell'oro di Bankitalia, i tuoi padrini e padroni si strapparono le vesti come fece Caifa.... Mi basta essere non antiberlusconiano per apparire berlusconiano? Roba da trinariciuti... Sulla morale del Premier, mi pare di aver scritto un post chiarissimo in proposito....di certo, se Inquisizioni debbono esserci, non le può allestire chi come Vendola ha difeso esplicitamente la pedofilìa o chi fa del moralismo ipocrita un semplice strumento polemico. La morale è una cosa seria o non è affatto ed in primis va vissuta senza rinfacciarla ad altri. Nello specifico dell'articolo ho solo criticato il Premier perchè avrebbe potuto evitare il braccio di ferro mediatico coi giudici usando altri strumenti...ironìa al posto di polemica....ma capisco anche che è ormai prostrato da 17 anni di linciaggi.....penso che chiunque altro al posto suo si sarebbe suicidato dopo una settimana.....questo vi rode....che lui non si arrende mai. Ebbene sì....mi sono permesso di dare consigli al PdL perchè auspico che l'Italia non cada in mano alla gente come te e allora? Che vi dia fastidio la mia presenza su questo blog è evidente ma fino a quando Giancarlo vorrà, io continuerò a far venire l'ulcera a gente intollerante come te.
Marco....io apro la mente ma tu chiudi le cosce.
No No Piè non lasciare sto blog sennò come faccio a ...... :-)
se tu rileggessi il tuo post da persona esterna ed estranea a te stessa ti apparirebbe chiaro che chi ha necessità improcrastinabile di porre bandierine sei tu. lo si vede dalle etichette che mi dai e che non mi appartengono mi dai del vendoliano, mi dai partecipe e promotore dei linciaggi mediaticopersonali al premier, mi vedi dietro la porta a rosicare per berlusconi e addirittura ti auguri che il nostro paese non cada in mano di gente come me. ora riguarda bene il mio post. sforzati. non c'è nulla di antiberlusconiano in quello che ti ho scritto nè tantomeno di sinistro. nulla. appiopparmi etichetta è limitante, limitato e riconducibile alla necessità di fediana memoria di apporre bandierine. sei tu che hai necessità di mettere le bandierine credendo che tremonti occupi un posto di ministro contro gli eurocrati del signoraggio, sei tu a credere che il berlusca sia uomo degno di dio nonostante le sue evidenti abitudini e sai a me cosa me ne fotte di quello che pensa vendola in proposito? sei tu che consigli al sistema come comportarsi politicamente nonostante tu sia opposto allo status quo. chi fra noi ha necessità di etichettare? di partecipare al gioco? di conciliare stravolgimento e conservatorismo? chi dei due non fa il passo necessario ad uscire da uno spettro che non ci appartiene? la crisi non esiste. è inventata di sana pianta dai padroni del signoraggio. questo uno come te lo dovrebbe sapere bene. e son certo che lo sai. dimmi allora: come concilii le due cose? la tua è semplicemente necessità di tifare per qualcuno. coi piedi in due(?) staffe. la tua è necessità di avere un padrone. resta comunque che le tue analisi sono contradditorie lì dove non sono superficiali. non si possono bruciare bandierine e sforzarsi di piantarle ovunque. ombromà... che dirti? penso tu ti sia espresso al limite delle tue possibilità. sei davvero prossimo all'eccelso. premio nobel per la comunicazione? ti commenti da te.
Pietro a me non da alcun fastidio la tua presenza sul blog. Però ti chiedo: perchè le tue idee devono passare necessariamente attraverso le offese di quelle degli altri? Adesso hai appena scritto che Nichi Venedola sostiene la pedofilia ... mi indicheresti dove poter trovare qualche dichiarazione in cui Vendola confessa di essere favorevole alla pedofilia ? O anche questo è un puro pregiudizio... forse ti da fastidio che Vendola sia omosessuale .. ma credo che in una società civile ed evoluta come dovrebbe essere la nostra, le scelte sessuali dovrebbero rimanere nella sfera privata di ognuno. Adesso mi risponderai qualcosa su Berlusconi e le sue scelte sessuali. Ti dico già che io non penso male di Berlusconi perchè va a letto con le minorenni (sempre se è vero) o perchè fa i festini a casa sua, per me Berlusconi può fare quello che vuole, nella sua sfera privata. Sono altre le ragioni che mi fanno affermare che Berlusconi non mi piace. Francesca
una dichiarazione di vendola sulla pedofilia esiste effettivamente. così come è vero che il vendola costruisce inceneritori con la marcegaglia e poi fa l'ambientalista di sto****o. ma il problema è la necessità di schierarsi con qualcuno. vendola è pedofilo quindi sto con berlusconi (che lo è altrettanto), vendola fa gli inceneritori quindi sto con berlusconi (che ne vuole altrettanti) bersani strizza l'occhioall'atomo quindi sto con berlusconi (che vuole l'atomo perchè in società con la prestigiacomo). esiste una questione in cui, vedendo che ambo le parti sono uguali, deciderai di prendere le distanze da entrambe?
@Francesca sulla home sui menù vai su ZIBALDONE e leggi quello che scrive Ferrari e capirai come la pensa..........
Repubblica 19 marzo 1985....Vendola non ha mai smentio
@francesca Se può servire mi sono beccato del qualunquista per aver parlato di sovranità popolare
bene visto che siete tutti così bene informati sto aspettando che qualcuno cortesemente mi citi la fonte dove vendola dichiara di essere pedofilo o a favore della pedofilia... anche se io credo sia una questione di interpretazione comunque magari lo ha detto ma perchè nessuno cita la fonte? grazie a tutti comunque è bello confrontarsi poi Pietro facendo un giro sul blog ho visto che i tuoi articoli sono i più commentati quindi non penso sia un dato negativo per te!
Francesca, la fonte è quella indicata da Pietro: Repubblica 19 marzo 1985. Poi ha capito bene che in politica bisogna essere più astuti e ora cerca di fare il cattolico. Ma certo cattolici formati sul Magistero (che quindi conoscono la Dottrina Sociale), come, grazie a Dio, io e Pietro, non ci caschiamo. Non ti sorprendere cmq di questo dato, perché nella sinistra (non mi riferisco certo a chi proviene dalla DC o simili) queste posizioni sono piuttosto diffuse. E cmq l'accettazione dell'omosessualità è una tappa verso l'accettazione della pederastia. Olanda insegna, dove ora promuovono la legalizzazione. Oggi forse a te questo creerà disgusto, ma i cambiamenti di mentalità avvengono. Ieri una cosa simile accadeva per l'omosessualità. L'etica è un fatto culturale, appartiene alla sua società nel suo tempo.
solita, becera insulsa mistificazione.........in Olanda promuovono cosa? un partito (?) che non è riuscito a raccogliere 200 firme per presentarsi alle elezioni......è robba del 2006....... piuttosto pensa all'equazione seminario = scuola pratica di pedofilia don seppia insegna
Caro Vincenzo ti ringrazio perchè sento che mi parli senza ostilità. Non posso farti cambiare idea, ma ti posso assicurare che ti sbagli. Probabilmente parli così perchè non hai mai avuto degli amici omosessuali. Io ne ho tanti e dei più cari e ti assicuro che non sono affatto come tu li descrivi. Ma credo che prima o poi anche l'Italia cambierà. I cattolici , anzi i cristiani, se lo fossero intensamente e con convinzione non giudicherebbero, ma come ha fatto Cristo accoglierebbero il loro fratello. Non giustifico la pedofilia e va condannata, ma a differenza dell'omosessualità la pedofilia è una malattia, una devianza, anche perchè il pedofilo costringe qualcuno non consapevole e non consenziente ad avere rapporti sessuali, mentre l'omosessuale no, sceglie semplicemente il proprio partner come fa un eterosessuale.
Chi caca nella neve si scopre presto. Ragazzi quant'è grande il web, ho cercato l'intervista a Vendola del 1985, qui c'è il link se qualcuno vuole leggerlo tutto. http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/03/19/… L'unico passo in cui si parla di bambini è questo: "Mio padre, comunista da sempre, un uomo magnifico, dolce, andava a fare le spedizioni per picchiare "i froci". Una volta mi ha detto: se ti ammazzassi, noi tutti potremmo riacquistare una dignità. Mi ha molto amato, ma per lui, come per tanti altri, gli omosessuali erano solo i turpi individui che adescavano i bambini nei giardinetti." Un bell'esercizio di vergogna, n0? BUGIARDI!
decontestualizzare quella dichiarazione significa essere davvero a livelli infimi.......
sparati (culturalmente, eticamente, ideologicamente, politicamente, igienicamente, sociologicamente, psicologicamente, storicamente, religiosamente, ecceteramente-tranne fisicomaterialmente- parlando)

Ha ragione Bakunin, ho trovato la stessa intervista. Mi dispiace per voi.. C'est la vie..

Ma tu guarda che schifo. Omosessuale=pedofilo. Siamo nel 2011 e' ancora c'e' gentaglia che afferma queste cose. Fossi al posto di Vendola vi denuncerei. Spero solo che la vostra sia demenza senile.
"...ognuno forma la propria cultura in un momento storico preciso. Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti - tema ancora più scabroso - e trattarne con chi la sessualità l' ha vista sempre in funzione della famiglia e dalla procreazione." in realtà il passaggio che indicano i due inquisitori è questo. ma occorre una forte estrapolazione dal contesto del discorso e una notevole dote di interpretazione per farne una dichiarazione favorevole alla pedofilia o addirittura all'autoindicarsi come pedofilo. certo che prendere la parte di una istituzione che nella pedofilia ci è calata fino ai capelli e che ha come capo il cardinale che impose omertà ai vescovi sui preti pedofili richiede notevoli sforzi. bisogna fare voli pindarici per poter indicare vendola come un pedofilo dichiarato chiudendo gli occhi sulle migliaia di bambini violati e ricoperti di dollari per azzittirli di fronte al mondo. io mi chiedo: ma come potete? cioè voi dove lo prendete questo centimetro di autorità per puntare il dito? chi ve la dà l'autorità morale e scientifica per dire che l'omosessualità conduce alla pederastia? e quanto manca per dire che i gay sono pedofili? per cortesia. fate un passo indietro. per cortesia.
Signori siamo tutti adulti, non diciamo le cose a metà. Riporto le righe finali ,peraltro prese cliccando sul link di Bakunin, quindi la stessa intervista di Repubblica del 1985 a Vendola: "...Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti - tema ancora più scabroso - e trattarne con chi la sessualità l' ha vista sempre in funzione della famiglia e dalla procreazione. Le donne, da questo punto di vista, sono notevolmente più sensibili. Ma il Pci non è un organismo matriarcale". Solo una "piccola precisazione". Buona festa della Repubblica a tutti.
Non so come si possa arrivare a non capire un fico secco come dimostrano gli ultimi interventi, ma non posso fare a meno di notarlo. Io ho detto che l'accetazione etica dell'omosessualità è un passo verso l'accettazione anche della pedofilia, non che gli omosessuali sono pedofili. E mi sembra che con un pizzico di sale in zucca si possa capire perché ho parlato così, si condivida il punto o no. Allora cerco di spiegare; vedo che (non è la prima volta) non si può proprio dare più nulla per scontato, tanto l'ideologia è forte. Si accetta l'omosessualità quando la sessualità è ormai vista in modo individualistico e soggettivistico, come puro strumento di piacere o di sfogo o in modo "sentimentalistico"; in entrambi i casi la concezione è soggettivistica, perché manca un riferimento ad un fine oggettivo al quale l'inclinazione naturale sarebbe ordinata. L'etica classica è un'etica "teleologica" (da "telos" = "fine naturale") e si basa sull'assunto per cui il bene dell'essere sta ultimamente nel raggiungimento (virtualmente senza confini) della sua propria perfezione, che ha una base nella sua natura oggettiva. Le varie inclinazioni naturali, come quella sessuale, sono principalmente ordinate a questo fine. Quella classica - al pari di tutte le altre branche della filosofia - è un'etica oggettiva. Oggi, in una cultura dominante relativistica, ne fa le spese anche l'etica. Ma arrivo al punto: se la sessualità va vissuta in modo soggettivistico e "libero" (in realtà "schiavo" - della pulsione senza scopo, appunto), nulla vieta che si possano avere rapporti omosessualit, ma anche i rapporti incestuosi o pederasti possono andar bene: l'importante è il consenso delle parti e che "ci si diverta". Quindi nel momento in cui l'omosessualità è accettata può valere benissimo la "legge del piano inclinato": ceduto il principio di base - eretto su un'etica oggettiva - tutto rotola giù, col tempo, cioè i costumi e le idee particolari si adeguano progressivamente all'idea di fondo. Ultimo punto: la pederastia NON E' avere rapporti NON CONSENZIENTI con piccoli. Nell'Antichità ed in alcune parti dell'Africa ancora oggi era spesso considerato normale, a precise condizioni, che ci fossero rapporti tra adulti e piccoli (non dico minori perché la suddivisione tra minori e maggiorenni è del tutto convenzionale e perciò vale sul piano legale ma non su quello morale). Che il partito dei pedofili in Olanda non abbia raggiunto grandi risultati mi fa molto piacere. Cmq ricordo che la legalizzazione che si proponeva era chiaramente della pedofilia, non della violenza (rimando al discorso di sopra). Che non possa valere la famosa "legge del piano inclinato" la vedo però molto dura. E cmq si può anche guardare in casa propria: guardate alcuni intellettuali di riferimento ad es. dell'Arci-Gay, che prospettavano il sesso "libero" (schiavo) in modo estremo, perciò la legalizzazione dell'incesto e della pedofilia. Non molto tempo fa da alcuni deputati del PD fu proposta l'abrogazione degli articoli che vietano l'incesto, perché appunto in uno stato laico non ci possono essere "reati contro la morale", ma l'unico principio che deve valere è appunto l'accordo tra le parti. Posso terminare dicendo che è proprio l'individualismo l'anima della nostra società, che la porterà alla sua rovina. Ma sulle sue ceneri se ne costruirà un'altra, basata su principi più umani, come avvenne col Medioevo. - NON RISPONDERO' AD ACCUSE SUL MEDIOEVO. Se avete onestà intellettuale ed un po' di spirito di ricerca e riuscite ad abbassare la presunzione potete capire da voi stessi perché parlo del Medioevo; ripeto, pur non condividendo la tesi. <>. Questo è il passo incriminato. Potete tirarne le conseguenze da voi. Notare che si parla di DIRITTO. Come dire, "l'uomo che non deve chiedere mai". Appunto, una visione del tutto soggettivistica. Non mi illudo che tutti capiscano ed accolgano, né che vogliano ascoltare (che è la necessaria condizione previa al raggiungimento delle altre due cose). Io sono cosciente di quanto la ragione umana può essere più o meno obnubilata a causa del peccato, al contrario di tanti altri che perciò non possono facilmente abbassare la propria presunzione.
Ah, chiaramente sono peccatori anche i cristiani più o meno zelanti. La questione del peccato è una cosa che ha infinite gradazioni. Perfino i santi peccano e si confessano. La differenza tra un libero ed uno schiavo è innanzitutto l'umiltà, il riconoscimento delle proprie colpe e debolezze. La differenza sostanziale tra un cristiano e un altro è che il secondo, eliminando la categoria del peccato, credendo più o meno nell'innocenza di tutti e addebitando la cause del male morale tendenzialmente a motivi estrinseci alla libera volontà... ecc... non può applicare questo mio discorso né a sé né agli altri, invece ovviamente io posso applicarlo a tutti e questo può contribuire ad essere più umile. Dichirazione e spiegazione ulteriore previa a commenti molto scemi di chi mi avrebbe tacciato di sentirmi superiore, ecc...
Chi vedesse in modo meno ideologico le cose non stabilirebbe equazioni come seminario = scuola di pedofilia. A parte che siete gente che con l'ambito ecclesiale non ha proprio nulla a che fare, quindi esperienze dirette zero. Ma non interverrò più di tanto a rispondere a queste insulsaggini.
Fatevene una ragione, tra i gay la percentuale di pedofili è altissima.....spesso pure i preti pedofili sono anche omosessuali. Vendola lo ha detto chiaramente che i bambini avrebbero il diritto di accoppiarsi tra loro e con gli adulti...fatevene una ragione: IL MORALISMO LAICO E' UNA COSA RIDICOLA Se non ci volete proprio credere leggetevi l'opinione del Guru Omosex Mario Mieli.... Francesco Paolo del Re, Liberazione 11 marzo 2008 su Mario Mieli, l'attivista gay morto suicida: “Altra grande rottura di senso è il riconoscimento della sessualità indistinta, gioiosa e vitale del bambino. Il bambino è, secondo Mieli, l’espressione più pura della transessualità profonda cui ciascun individuo è votato. È l’essere sessuale più libero, fino a quando il suo desiderio non viene irregimentato dalla Norma eterosessuale, che inibisce le potenzialità infinite dell’Eros. Discorso eversivo e scomodo oggi più che mai, in una società attanagliata dal tabù che investe senza appello il binomio sessualità-infanzia, ossessione quasi patologica che trasforma il timore della pedofilia in una vera e propria caccia alle streghe. Quello di Mieli è un monito a tenere bene a mente la vitale, originaria e prorompente sessualità infantile, in modo da non imbrigliarla nelle coercizioni della Norma, che genera inevitabilmente repressione, omofobia, violenza, discriminazione. Mieli non dà risposte, ma lascia aperti interrogativi di ordine etico sul ruolo castrante del sistema educativo (rappresentato dalla famiglia in primis) e sulle potenzialità ancora ignote di un Eros che, se lasciato libero di esprimersi, può fondare una società diversa da quella in cui viviamo. Sicuramente più libera. (…) Una famiglia non eterosessuale, ancorché monosessuale, potrebbe educare un figlio senza castrarlo, ci chiediamo, inculcando in lui i valori di una sessualità più vicina al potenziale transessuale originario? Possono le nuove famiglie contribuire a rompere il circolo vizioso della normatività normalizzante e della normalità normativa? Alla Norma Mieli contrappone l’assunzione e la pratica di tutte le perversioni, che restituiscono agli individui la condizione originaria di transessualità”. Se avessi saputo di questa variazione di temi...avrei intitolato il pezzo non "La sberla" ma "Il buffetto"
azzarola Sasso non credevo conoscessi la mia vita così a fondo........
ci sarebbe da scrivere un libro per rispondere a tanta povertà scientifica e intellettuale. ma immagino che prima di leggere un libro chiediate all'indice se vi sia concesso. onestamente sentirmi dire da un figlio dei preti che delega la sua ragione alla più nefanda istituzione mi vengono i brividi. ti dico una sola cosa sperando (speranza vana?) tu riesca a trarre tutte le altre dovute considerazioni. la tua principale difficoltà etica è l'accettazione degli omosessuali. quella mia è accettare che esistano persone come te. la vedi la differenza? questo ti dovrebbe spingere a ritenere l'etica come una cosa prettamente e strettamente personale. e ti dovrebbe anche far capire che omologare ad un'etica ufficiale l'umanità è una forzatura che solo i cattolici (da sempre autoritenutisi portatori unici della verità su tutto) possono immaginare di fare. ora ci sarebbe da scrivere la restante parte del libro ma fa niente... ultima cosa: evita di fare sofismi col sottosccritto pccà ti c'arcazz.
Ho bisogno di contattare Pietro Ferrari per metterlo in contatto con uno storico che mi ha chiesto di lui.Potete dargli la mia e-mail?
In ambito psichiatrico la pedofilia è catalogata nel gruppo delle parafilie, ovvero tra i disturbi del desiderio sessuale, e consiste nella preferenza erotica[1] da parte di un soggetto giunto alla maturità genitale per soggetti che invece non lo sono ancora, cioè in età pre-puberale. Il limite di riferimento di età varia da persona a persona (poiché ogni individuo raggiunge la maturità sessuale in tempi diversi), ma oscilla generalmente tra gli 11 e 13 anni. Per omosessualità si intende il comportamento o l'attrazione sentimentale e/o sessuale tra individui dello stesso sesso, a livello situazionale o in un'indole duratura. Nella definizione di orientamento sessuale, l'omosessualità viene collocata nel continuum etero-omosessuale della sessualità umana[1], e si riferisce all'identità di un individuo sulla base di tali attrazioni e dell'appartenenza a una comunità di altri individui che condividono le stesse.[2][3] Sarete sicuramente colti e preparati ma non sugli argomenti di cui stiamo trattando. Mi dispiace per voi ma su questo argomento avete un atteggiamento da inquisizione immotivato ideologico (per dirla alla Pietro Ferrari) e irrazionale Anche le donne venivano arse sul rogo nella convinzione popolare che fossero pericolose per la società...
SALVATORE SANTANGELO SUONA LA SVEGLIA AL PDL L'Aquila, 4 giu 2011 - «Come ha sottolineato Gianfranco Giuliante nel suo intervento di ieri, il Pdl ha la possibilità di riprendere slancio facendo tesoro dello stop incassato nelle ultime elezioni amministrative. Può farlo se affronta questo momento con serenità, senza “cacce alle streghe”, ma aprendo una fase di rinnovamento che non può prescindere dal coinvolgimento della base: occorre dar forza ai congressi nazionali e soprattutto a quelli locali, perché il nostro movimento deve ripartire da una robusta e articolata strutturazione territoriale». Lo sottolinea in una nota Salvatore Santangelo, membro del coordinamento regionale Pdl - Abruzzo. «In questa direzione - spiega Santangelo - vanno certamente le scelte del Presidente Berlusconi con la nomina del nuovo segretario politico, l’apertura della stagione congressuale e l’utilizzo delle primarie per la scelta dei candidati. È fondamentale saper selezionare il merito e premiare la capacità di mobilitazione e le istanze partecipative. È sotto gli occhi di tutti come i partiti siano profondamente cambiati, ma anche come questa transizione non sempre sia stata gestita per il meglio. Senza criteri selettivi rigorosi e certi si apre spesso la strada a scelte estemporanee che nulla hanno a che fare con la politica e che, anche se premiate dalla vittoria elettorale, si rivelano effimere o incapaci di incidere realmente sui problemi. Il candidato deve essere espressione del territorio, e non imposto dai vertici di partito o di coalizione». «Lo stesso Berlusconi - aggiunge Santangelo - ha dichiarato di essere favorevole "alle primarie, purché si sia certi che i votanti siano davvero sostenitori del Pdl e non magari infiltrati della sinistra"; ma, oltre a definire correttamente e in modo trasparente le caratteristiche dell’elettorato attivo, bisogna stabilire se le primarie debbano tenersi nell’ambito del solo partito di maggioranza o dell’intera coalizione. Questo è un importante nodo da sciogliere. Inoltre, perché la tornata elettorale abbia successo, la “rosa” dei candidati non può e non deve essere imposta dall’alto, come in un sondaggio. Certo le primarie non sono la panacea di tutti i mali: il triste e squallido spettacolo di quelle del Pd a Napoli è sotto gli occhi di tutti. Ma la loro introduzione e, come suggerisce lo stesso Berlusconi, “istituzionalizzazione” per legge, può certamente rappresentare un passo avanti per superare l’attuale fase di empasse. Grazie a Filippo Piccone, a Gianni Chiodi e a Gianfranco Giuliante, la provincia dell’Aquila e in generale l’Abruzzo possono essere considerate per il Pdl una sorta di roccaforte (governiamo la Regione, quattro Province e tre Capoluoghi di provincia su quattro), ma fino a qualche anno anche la sinistra avrebbe potuto dire lo stesso. Questo a dimostrazione di come divisioni, personalismi e localismi possono distruggere anche quella che sembra la costruzione più solida. E dunque, come mi sforzo di ripetere da anni, le primarie possono rappresentare un valido contributo per accompagnare il consolidamento dei successi del nostro partito e la città dell’Aquila verso la sua rinascita attraverso i suoi migliori uomini e donne».
La razionalità delle posizioni si misura con la razionalità dei discorsi. Io dal mio canto ho una formazione in etica filosofica e teologica. Si possano condividere o meno le posizioni è un altro discorso, ma mi misuro con chi è in grado di contestarle sullo stesso piano filosofico (e teologico, se si dà il caso), non con chi semplicemente le ridicolizza e le etichetta (pensando poi di conoscere cosa, nella fattispecie, della mia impostazione?). Proprio perché ho molta stima della ragione umana. Nemmeno ci si può muovere su un piano strettamente scientifico, dal momento in cui la scienza si serve di alcuni postulati senza poterli contestare, pena il distruggere sé stessa e non poter andare avanti (ad es.: l'idea di essere, di ente, il fatto che ciò che è percepito dai sensi sia reale e tanto altro). Inoltre, cosa ancor più importante, la scienza non può essere fonte di valori. Non ho una preparazione scientifica altrettanto buona, ma cmq è da ricordare che il mondo scientifico non è mai del tutto unito e sulla psicologia ancor meno. Dato che si parla di psicologia e di omosessualità, potete dare un occhio a quanto dice il prof. Nicolosi (le referenze le potete trovare facilmente) e fare una ricerca sulla così chiamata "terapia riparativa", che ha ormai alle spalle una sperimentazione di un po' di tempo, con ottimi risultati. Ci sono anche video su YouTube.
Cmq l'indirizzo e-mail di Pietro Ferrari è orteip_irarref@yahoo.it Mi ha autorizzato a pubblicarlo (o credo)...