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Venturoni come un nuovo Attila, vuole cancellare il Borsacchio

di I due Punti
2 minuti

Sembra incredibile, ma è vero! All’ordine del giorno della seduta di Commissione regionale fissata per il 6 marzo p.v., ci sono ben due proposte di legge che riguardano la riserva del Borsacchio.
Neanche l’ultima alluvione, pur avendo messo in ginocchio mezza provincia, viene così “attenzionata” da parte della maggioranza, anzi è proprio passata sotto silenzio!
Ma torniamo al Borsacchio:
-     una proposta di legge è stata presentata dal Consigliere Venturoni, capogruppo del PdL, il quale (”bando alle chiacchiere” è il suo intercalare preferito) propone tout court di abolirla. Speriamo che non abbia in mente anche di incenerirla! E pensare che durante la campagna elettorale dello scorso anno, a Roseto degli Abruzzi, la destra giurò e spergiurò di essere a favore della riserva. Ma tant’è: “passata la festa, gabbato lo santo”;
-   l’altra proposta è del Consigliere Rabbuffo (FLI) che si limita, usando toni più soft e delicati, a voler compattare il Borsacchio – manco fosse un’auto da demolire – riducendone l’estensione da 1.000 a 314 ettari, poco più di un bonsai.
Basta vedere i documenti che sono già presenti sui siti istituzionali della Regione, per rendersi conto dell’accanimento contro una delle pochissime aree verdi superstiti.
Sembra di vivere un incubo; ma una realtà ancor più dura dell’incubo dovranno viverla i nostri figli, ai quali giorno dopo giorno la passione “cementificatoria” di questa maggioranza sottrae pezzi del proprio futuro.
Noi speriamo che Venturoni rinsavisca e sotterri l’ascia di guerra, perché davvero non vorremmo, pur avendolo aspramente criticato, che fosse ricordato sui nostrani libri di storia come un vero e proprio Attila.
L’Italia dei Valori, insieme alle altre forze del centrosinistra, cercherà in ogni modo di mantenere intatta l’area del Borsacchio. Per questo daremo battaglia in Consiglio regionale.
 
       Cesare D’Alessandro
Vice Capogruppo regionale IDV
 

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Commenti

NON FAREBBE UNA LIRA DI DANNO...NON ESISTE NESSUN AREA E' SOLO UNA SCEMENZA ANDATELA A VEDERE FATE RIDERE....
UN'ALTRA COSA CARO FALCONI COME MAI, NON SCRIVI UN ARTICOLO SU QUELLO CHE E' SUCCESSO TRA SABATO E DOMENICA DAVANTI AL BORROMEI?
il male che sta facendo questa gente alla nostra terra in nome dei loro interessi è qualcosa che diventa ogni giorno piu' incommensurabile.Il problema è che sembrano davvero inarrestabili, come bulldozer impazziti.

Antonio non è un mio articolo.

falco' ma perchè non ci racconti dei danni che hanno combinato a sogesa e cirsu i comBagni del pd?
Perche' non la fai finita di rompere il c...o alle persone che cercano di fare le cose alla luce del giorno, metti la tua faccia , se sai fare qualcosa di meio invece di metterti sul patibolo ha lanciare saette. Se sei sicuro di fare meio, fatti avanti e vediamo cosa sai fare e cosa ti fanno passare. Tutti sono bravi a chiacchiere, ma i fatti, li fanno solo quelli che hanno le palle. prenditela con chi non fa mai niente e ingrossa il portafoglio.
Senza parole . Io me la prendo con chi li ha votati
a Roseto, per essere eletti, hanno dovuto promettere di tutto e di piu'...ecco che arrivano i "rimborsi elettorali"....
AL SIGNOR ANONIMO, PERCHE AVREBBERO DOVUTO RIVOTARE IL KLAN GINOBLE VERO<? MBE CERTO SAREBBERO STATO MOLTO MEGLIO, ROSETO NEGLI ULTIMI ANNI ERA DIVENTATA LA COSA DI UN SIGNORE IN MEZZO A MILLE SPECULAZIONI EDILIZIE SENZA ALCUN PIANO STRATEGICO E SENZA ALCUNA RISPOSTA VERSO I CITTADINI....IL BORSACCHIO FA RIDERE ED E' GIUSTO CHE PRENDANO UNA DECISIONE SERIA NON LE CHIACCHIERE DA 40 ANNI FANNO GINOBLE E COMPAGNIA....FATE RIDERE
Solo poche parole su questa storia. Se non vado errato, la zona del Borsacchio è, forse, l'ultima zona d'Abruzzo dove è ancora possibile vedere come era il nostro mare non più di cinquanta o sessanta anni fa: il mare attaccato alla campagna senza strada di lungomare (una invenzione terribile) e senza stabilimenti balneari. Chi ha interesse a conservarla è quell'uomo che desidera far conoscere ai propri figli ed ai propri nipoti come funzionava il mare ai tempi della ... inciviltà. Toglierla sarebbe anche dare, ad esempio, uno schiaffo a D'Annunzio che ha descritto: Settembre, andiamo. E' tempo di migrare. Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all'Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti. Han bevuto profondamente ai fonti alpestri, che sapor d'acqua natía rimanga ne' cuori esuli a conforto, che lungo illuda la lor sete in via. Rinnovato hanno verga d'avellano. E vanno pel tratturo antico al piano, quasi per un erbal fiume silente, su le vestigia degli antichi padri. O voce di colui che primamente conosce il tremolar della marina! Ora lungh'esso il litoral cammina la greggia. Senza mutamento è l'aria. il sole imbionda sì la viva lana che quasi dalla sabbia non divaria. Isciacquío, calpestío, dolci romori. Ah perché non son io cò miei pastori? Caro Antonio se per ora non c'è nulla è forse meglio. Basterebbe qualche percorso pedonale o ciclabile illustrato da qualche cartello che spieghi poche, fondamentali cose. Sai, se arriva la civiltà si comincia col baracchino e poi, a seguire le strade asfaltate, la musica a tutto volume, l'inciviltà di molti che non hanno rispetto dei luoghi e degli altri e... addio buone intenzioni!