Sembra incredibile, ma è vero! All’ordine del giorno della seduta di Commissione regionale fissata per il 6 marzo p.v., ci sono ben due proposte di legge che riguardano la riserva del Borsacchio.
Neanche l’ultima alluvione, pur avendo messo in ginocchio mezza provincia, viene così “attenzionata” da parte della maggioranza, anzi è proprio passata sotto silenzio!
Ma torniamo al Borsacchio:
- una proposta di legge è stata presentata dal Consigliere Venturoni, capogruppo del PdL, il quale (”bando alle chiacchiere” è il suo intercalare preferito) propone tout court di abolirla. Speriamo che non abbia in mente anche di incenerirla! E pensare che durante la campagna elettorale dello scorso anno, a Roseto degli Abruzzi, la destra giurò e spergiurò di essere a favore della riserva. Ma tant’è: “passata la festa, gabbato lo santo”;
- l’altra proposta è del Consigliere Rabbuffo (FLI) che si limita, usando toni più soft e delicati, a voler compattare il Borsacchio – manco fosse un’auto da demolire – riducendone l’estensione da 1.000 a 314 ettari, poco più di un bonsai.
Basta vedere i documenti che sono già presenti sui siti istituzionali della Regione, per rendersi conto dell’accanimento contro una delle pochissime aree verdi superstiti.
Sembra di vivere un incubo; ma una realtà ancor più dura dell’incubo dovranno viverla i nostri figli, ai quali giorno dopo giorno la passione “cementificatoria” di questa maggioranza sottrae pezzi del proprio futuro.
Noi speriamo che Venturoni rinsavisca e sotterri l’ascia di guerra, perché davvero non vorremmo, pur avendolo aspramente criticato, che fosse ricordato sui nostrani libri di storia come un vero e proprio Attila.
L’Italia dei Valori, insieme alle altre forze del centrosinistra, cercherà in ogni modo di mantenere intatta l’area del Borsacchio. Per questo daremo battaglia in Consiglio regionale.
Cesare D’Alessandro
Vice Capogruppo regionale IDV
Commenta
Commenti
Antonio non è un mio articolo.