La vicenda che sto per raccontare riguarda il destino di due scuole primarie statali a Roseto degli Abruzzi: Montepagano e Santa Lucia.
Tutto è iniziato con la distribuzione di manifesti ed è continuato con articoli vari su giornali locali, in cui si ripeteva l’elenco di una serie di servizi unici presenti nella scuola di Montepagano.
Sta di fatto che, in breve tempo, dalle 11 potenziali iscrizioni per Santa Lucia, di cui 10 ufficiali, si è scesi a 9 e poi a 5 e poi...chi lo sa!
Sta di fatto che con 5 alunni la classe prima a Santa Lucia non si riforma di certo con la possibilità di una pluriclasse tra la prima entrante e la futura seconda, sempre che il plesso si mantenga in piedi!
Ma cosa ha convinto i genitori ad accettare la proposta dell’amministrazione? L’elenco di una serie di servizi menzionati come specchietti per allodole. La politica ha cercato di avere due piedi in due staffe. L’assessore Recchiuti sul mensile Lo Strillone: "Abbiamo deciso di mettere in piedi un percorso per tutelare la scuola del borgo di Montepagano".
Ha pensato l'assessore alle conseguenze dell'attivazione di questo percorso o, come al solito, si fanno i conti senza l'oste? ancora "l'iniziativa sarà utile anche agli altri istituti del territorio, evitando la formazione di classi sovraffollate".
Ha considerato l'assessore che a Santa Lucia, la scuola che a suo malgrado fornito le nuove iscrizioni alla scuola paganese, non ha classi sovraffollate ma al contrario é sempre ai limiti dei numeri minimi occorrenti?
Il consigliere Pietro Enzo di Giulio parla di "servizi aggiuntivi" che poi vengono precisati: trasporto gratuito, servizio di prescuola, mensa con ticket e personale di assistenza, scuola nuoto gratuita, scuola di propedeutica musicale gratuita, visite guidate, sala multimediale, ludoteca.
Ha mai pensato il consigliere che queste non sono pari opportunità per tutti, ma è privilegiare qualcuno rispetto ad altri? Perchè non si possono garantire le stesse cose o almeno alcune a Santa Lucia, visto che abbiamo la scuola dell'infanzia (utilizzata come parcheggio per le biciclette comunali) vuota, causa chiusura e la cucina già predisposta?
Perché quest’anno abbiamo difficoltà a partecipare alle visite guidate programmate per problemi di trasporto comunale?
Perchè a Santa Lucia i bimbi devono pagare la palestra privata visto che non c'è una palestra della scuola?
Veniamo al commento del vicesindaco Alfonso Montese:" Mentre altrove le scuole vengono chiuse, noi andiamo controcorrente... riteniamo che dobbiamo far rivivere le frazioni...".
Perché per far rivivere Montepagano bisogna distruggere Santa lucia? Per ultima la dichiarazione del sindaco Enio Pavone, dopo aver rivolto un appello ai genitori:”se l’esperienza andrà bene potremo ripeterla anche nelle altre frazioni”. Certo! Nel frattempo manteniamo Santa Lucia in coma farmacologico!!!
Noi insegnanti? Siamo parte in causa ma senza alcuna voce in capitolo. Strette in una morsa tra un’Amministrazione comunale che non pensa al rischio di perdita di posti di lavoro nel proprio territorio, che non pensa a garantire il minimo di sicurezza nei plessi, che favorendo una frazione in realtà destina la fine di un’altra. Un’istituzione scolastica che non prende ufficialmente una posizione chiara rispetto a questa assurda e discriminante vicenda.
Non vorrei si credesse che io sia contro la riapertura del plesso paganese, tutt’altro! Sono stata sempre contraria e lo sarò sempre alla chiusura di una scuola in un una frazione perché rappresenta il fulcro della vita sociale del posto dove essa è ubicata. La chiusura delle scuole nelle frazioni rappresenta la morte delle frazioni.
Io mi chiedo come mai l'amministrazione comunale non pensi altre soluzioni come a quella di una distribuzione più equa degli alunni sul territorio e, visto che si scopre all'improvviso una possibilità economica insperata, garantire gli scuolabus affinché ciò si concretizzi.
Questa improvvisa disponibiltà economica si potrebbe, invece, utilizzare per lavori di manutenzione ordinaria che rendano vivibile e sicura anche la nostra scuola? Buchi nel pavimento, finestre con vetri rotti, armadi senza ante, banchi e cattedre dell'ante guerram, infissi e porte rotte, bagni senza tovaglie per asciugarsi le mani e senza saponi, autobloccanti saltati sullo scivolo che conduce al cancello. Condizioni denunciate senza soluzione amministrativa.
Mi viene da sorridere, dunque, pensando a tutto ciò che ho letto e ascoltato in questi giorni sulla grande dotazione accessoria destinata alla scuola di Montepagano.
Vorrei ricordare e sottolineare che stiamo parlando di scuole statali, quelle scuole che dovrebbero garantire pari opportunità per tutti gli abitanti di uno stesso territorio.
Loredana Lucantoni
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