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Atri: La fine di Endoscopia. Grazie Varrassi

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Una gravissima problematica, l’ennesima. Il sindaco di Pineto Luciano Monticelli torna a puntare i riflettori sull’ospedale San Liberatore di Atri. Sotto accusa questa volta il Servizio di Endoscopia che, a partire dal prossimo 19 novembre, subirà un drastico ridimensionamento.

Ad oggi – spiega meglio il primo cittadino – il responsabile dell’Unità di Medicina assicura, nelle giornate di mercoledì e giovedì, la presenza di due dirigenti per il Servizio di Endoscopia. A partire dal 19 novembre, invece, la stessa unità non dislocherà più personale medico al servizio in questione. È una cosa inaccettabile”.

Come ribadito da Monticelli, infatti, la decisione si tradurrà nella mancanza totale di medici addetti per il Servizio, con la conseguenza che non si effettueranno più prestazioni per interni ed esterni. “Non solo – prosegue il sindaco pinetese –. Saranno annullate tutte le prestazioni fino ad aprile 2013 e sospese tutte quelle in libera professione. Siamo dinanzi all’ennesimo e ingiustificato disservizio, per il quale sarebbe sufficiente attivare, con ogni possibile urgenza, la procedura relativa all’assegnazione di una ulteriore unità medica presso quella di Medicina”.

Da qui la decisione di Luciano Monticelli di scrivere al manager della Asl teramana Giustino Varrassi, annunciando anche la possibilità di denunciare il fatto all’autorità giudiziaria se questo servizio pubblico dovesse essere interrotto.

Dopo l’Utic ecco una nuova, ennesima problematica – commenta amareggiato –. Non è possibile tacere dinanzi a una vera e propria interruzione di servizio. Una decisione gravissima, alla quale non intendo soprassedere. Chiedo a Varrassi di porre rimedio, altrimenti denuncerò il fatto. Sono stanco di assistere ai tentativi di distruzione del San Liberatore”.   

 

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Commenti

Responsabile Chiodi. Responsabile Venturoni. Varrassi è il meno colpevole.
La riorganizzazione ospedaliera prevista dall'ultimo decreto ministeriale ( decreto Balduzzi) suddivide gli ospedali in 3 categorie in base al bacino di utenza, cioè': 1) Ospedali di base, con bacino tra 150 e 300 mila abitanti orientati alla cura delle cronicita'(con P.S. è limitato numero di specialità') 2) Ospedali dedicati alla cura dei malati acuti ( o di primo livello con bacino di utenza tra 150 e 300 mila abitanti che ospitano un dipartimento di emergenza e un numero più' elevato di specialità' complesse) 3) Ospedali di alta specialità' ( o di secondo livello con bacino di utenza tra 600 mila e 1200000 utenti) Atri in che categoria rientra nella 1) o nella 2)? Giulianova in che categoria rientra nella 1) o nella 2)? Secondo me rientrano tutte e 2 nella categoria 2) e in provincia di Teramo non c'è' l'alta specialità'' perché' secondo il decreto anche l'O.C. Mazzini rientra nella categoria 2). Questo e' il grande problema politico della sanità' Teramana.
Mi Domanda ma il Sindaco di Atri? Come della Cosa parla solo Il Sindaco di Pineto?
Ma infatti che dire dei fratelli Astolfi??? L uno sindaco di Atri, l altro responsabile della endoscopia aziendale!!! perché tanto silenzio? Troppo impegnati o troppo ammanicati??? L endoscopia di Atri è merce di scambio o il loro obiettivo è proprio la chiusura del servizio ? Intanto mancano i medici, poi si spostano le infermiere a Teramo.......il resto è un film già visto!!!! Pero per adesso non si chiuderà.........grazie Sindaco Monticelli!
A pochi è chiaro il progetto, il fine progetto di un giocatore di burraco. Atri deve chiudere e, se va bene diventare un ospedale per cronici, un opsedale riabilitativo. Per ora però si chiude, un pezzo alla volta. L'Urologia è stata declassata da reparto a day surgery (di notte non ci sono malati); l'utic va via; si chiude la degenza di psichiatria; chiude l'endoscopia e la chirurgia ne soffre tanto riduzione importante del numero degli interventi chirurgici. Il sindaco Astolfi non dice nulla. Perchè? Storie di alcol, acqua ossigenata ed ovatta... Il gastroenterologo Astolfi non dice nulla. Perche? Storie di un concorso da primario ancora da fare... Alla fine succederà che l'Ospedale di Atri chiuderà ed il comune di Atri perderà la più grande azienda che dà lavoro ai suoi cittadini...ma per allora un concorsa sarà stato fatto e tana ovatta, alcool ed acqua ossigenata venduta
Manuale per come ammazzare la sanità pubblica, servizio dopo servizio chiudiamo i battenti. Intanto im privati incassano, sia in quel che rimane del servizio pubblico con appalti milionari e sia le strutture private. E noi paghiamo le tasse per non avere una sanità efficiente!