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Il Caso di Liliana: " Prefetto faccia rispettare la Legge"

di Anonimo
2 minuti

Lo gridiamo da anni, abbiamo dovuto occupare il consiglio regionale, ci siamo incatenati davanti alle istituzioni, abbiamo messo in atto decine di manifestazioni empatiche e organizzato convegni , per far capire il significato di una barriera architettonica. Evidentemente non basta! 

Siamo vicini ed esterniamo tutta la nostra solidarietà alla signora Liliana che grazie alla sua forza e a quella dei suoi parenti e dei suoi amici riesce a denunciare violazioni e discriminazioni di ogni tipo. La sua colpa è quella di essere malata di SLA e di abitare al terzo piano senza un ascensore! E come se non bastasse, in quegli alloggi ater di Collatterato a Teramo, vivono altre due persone con disabilità.

Ci chiediamo, che paese è mai questo, o in quale regione abitiamo! Una donna, una cittadina titolare dei diritti umani è segregata in casa a causa delle istituzioni fuori legge che ogni giorno dimostrano di essere lontane dal problema reale dei cittadini!

La signora Liliana, come gli altri condomini con disabilità, subisce da tempo la violazione dei diritti umani, quei diritti sanciti con la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, ma evidentemente nemmeno questo basta per trovare urgentemente una soluzione al problema.

Ora probabilmente assisteremo al solito teatrino dello scaricamento delle responsabilità tra uffici pubblici, si darà colpa alla burocrazia, in modo che i politici possano essere discolpati e continuare a chiedere demagogicamente i voti ai cittadini abruzzesi.

Chiediamo al Prefetto di Teramo di intervenire affinchè tutti gli enti pubblici si siedano intorno ad un tavolo per trovare una soluzione immediata, non solo perché ci troviamo di fronte a istituzioni inadempienti, ma perché dobbiamo restituire dignità ad una persona che vorrebbe vivere la sua malattia con l’intimità della sua famiglia, e che invece è trattata peggio dei carcerati, perché loro almeno hanno il diritto a qualche ora d’aria, la signora Liliana no!


IL PRESIDENTE ASSOCIAZIONE CARROZZINE DETERMINATE ABRUZZO

                                                    CLAUDIO FERRANTE

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Possibile che nessun costruttore o istallatore di ascensori abbia promesso qualche preferenza in queste elezioni? In questi giorni si stanno facendo tanti di quei lavori insignificanti, con evidente richiamo all'opera delle solite ditte compiacenti, ma per i diritti degli ultimi non si muove foglia, eppure c'è un vento che sradica i muraglioni.
Premessa la pienissima solidarietà con Liliana, con cui ho purtroppo condiviso un capitolo drammatico della sua vita (io, Lei e le rispettive famiglie), ma mi chiedo se anni ed anni ed di battaglie sulla sanità e sull'assistenza ai familiari di malati gravi ( non particolari, ma "semplicementi gravi") possa finalmente avere spazio nell'ambito di un dibattito pubblico. Scusatemi ma l'unica cosa che non posso condividere con tonino e famiglia è la questione della professionalità della Medicina in generale a Teramo. Quello che mi chiedo è: " basta essere così fortunati" da essere ignoranti delle prassi e delle procedure di una Medicina moderna e di uno standard di assistenza (meglio non sapere quello che ti fanno?) ? Deve continuare la prassi che afferma: " non discutere con il medico altrimenti sono guai perché ti prende sott'occhio? come può un famigliare affrontare tutto ciò? In ospedale si entra con il dolore e la tragedia e i medici ed infermieri non devono essere amministrativisti, Non si devono permettere certi comportamenti ....... LE PERSONE NON SI DEVONO DIFENDERE DALLA SANITA', PERCHE' E' UNA BATTAGLIA IMPARI. Io vi chiedo di denunciare qualsiasi prassi non in linea con la civiltà in qualsiasi momento e in qualsiasi ambito (assistenziale e sanitario) perché non devono esistere trattamenti di serie A o di Serie B (C, D, ..., Z, ... a seconda dell'aggancio) : non può esistere un'arbitrarietà della cura e soprattutto non possiamo sperare che tutte le famiglie siano in grado (economicamente e culturalmente) di poter portare i propri cari a curarsi fuori dall'Abruzzo. Auguri Liliana, a te e la tua famiglia ti ricordo con affetto. Volevo essere alla manifestazione, ma non ero a Teramo, ma ho dovuto portare il Mio Caro al Nord per avere una speranza.....ed un po' di chiarezza ....................