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L'Infermiere...

di Anonimo
4 minuti

L'infermiere non è colui che gira in reparto, cercando di 'far qualcosa’ per finire anche quel giorno di turno, ma è colui che si occupa con passione dell'assistenza al proprio paziente...
L'infermiere non è il 'mezzo medico' (per atteggiamento o perché non è riuscito ad esserlo ed avrebbe voluto), che ne scimmiotta  l'atteggiamento quando questi non c'é, o che ne screditi il ruolo per ricavarsi uno spazio di cui è stato o si sente privato...
L'infermiere non ha mai accettato che, nel corso del tempo, i medici docenti consentissero anche agli inetti di superare ammissioni ed esami nella professione infermieristica, in nome della deleteria convinzione che: 'tanto dovrà fare solo l'infermiere'... No, non l'ha mai accettato, anche quando non ha avuto la forza di cambiare le cose...

L'infermiere non è colui che, quando le nuove possibilità del suo percorso formativo gli consentono di stare dall'altra parte della scrivania, o perfino giungere ad indossare la toga del docente in ateneo, dimentica e snatura il suo sapere ed il suo essere, trasmettendo 'valori', forme vuote ed una arroganza alle nuove generazioni, che nulla hanno a che fare con la nostra professione ed il nostro cuore da Infermiere...
L'infermiere non è colui che durante il turno notturno si muove rumorosamente e fa baccano con gli altri operatori nelle ore piccole (come fosse in fabbrica), anche quando accetta supinamente un piano assistenziale del quale il paziente non é affatto il centro, senza alcun rispetto per il suo assistito... forse assomiglia ad un infermiere, ma non lo è...
L'infermiere non è colui che tratta male il paziente, specie quello meno forte e meno in grado di farsi valere, meno influente, scaricando su di lui le proprie frustrazioni... forse porta la divisa da infermiere, ma non lo é certo dentro...

L'infermiere non è un 'missionario' (a meno che non abbia scelto di esserlo magari in qualche campo del III e del IV mondo), non vive d'aria, ma solo con uno stipendio da fame, e questo nonostante segua un percorso formativo - ormai universitario - lungo e costoso... stiamo invece parlando del professionista sanitario responsabile dell'assistenza, che onora tale ruolo a prescindere dalle opportunità economiche accessorie che gli vengano o meno offerte! La qualità della sua assistenza prescinde dalla mera gratificazione economica...

L'infermiere non è l'attendente del medico, e neppure ne è l'antitesi; sono semplicemente professioni diverse che si occupano del bene dello stesso soggetto: il paziente!
L'infermiere non si arrende quando dei soggetti indegni di tale professione riescono ad intrufolarsi fra le fila dei colleghi, magari perché non sono riusciti ad avere sbocchi in un'altra professione; quando si scontra con questa triste realtà, con uno pseudo-collega, non tira 'al ribasso' nella qualità della professione con questa scusa, ma mantiene uno standard elevato e dignitoso, nonostante...
L'infermiere non è colui che si mette in concorrenza con l'OSS-S, scimmiottando il peggior atteggiamento medievale tenuto con l'infermiere dal medico della peggior specie... ma si informa, accoglie ed usufruisce al meglio della professionalità di questi collaboratori, accompagnandoli ed organizzandone il lavoro, in modo da rendere l'assistenza al paziente la migliore possibile, colmando drammatiche lacune assistenziali che altrimenti permarrebbero e le conseguenze le pagherebbe solo il paziente...

L'infermiere non è colui che ha bisogno di ammalarsi e passare dall'altra parte della barricata per capire i bisogni del paziente... eppure si chiede continuamente come si sentirebbe al suo posto, per capire di più ed assisterlo al meglio...
L'infermiere, come un ‘capitano’ nel suo campo e responsabilità, è col paziente l'ultimo ad ‘abbandonare la nave’, quando quella scienza approssimativa che è la Medicina non è riuscita a strapparlo ad un destino infausto, regalando al suo paziente l'ultimo partecipato e sofferto sorriso, a lui che si è affidato fiducioso alla sua assistenza...

Collega... A te che hai avuto la forza e la pazienza di leggermi fin qui, che non molli mai, anche nel vedere una sanità che scade sempre più, che nonostante tutto resisti nel considerare il paziente la tua preoccupazione principale ed il centro del tuo lavoro, facendo onore alla nostra professione...

A te voglio augurare: Buon 12 maggio (!) e ringraziarti dell'onore che mi fai, perche posso sentirmi ancora gratificato, incoraggiato nell'essere Infermiere ed un tuo collega...
GRAZIE, a nome mio e del paziente... io che sono stato anche quello, lo so per certo... Avanti tutta, insieme!

Un infermiere... (SD)

 

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Commenti

Io ho denunciato un infermiere. La mia esperienza è stata negativa, mi dispiace. Nulla toglie al valore della professione. Auguri a tutti voi. Con il cuore.
Non è sempre così....Io ho visto molto menefreghismo. Un volgare senso di onnipotenza.
Categoria pessima....arroganti ...
SD sono sicurissimo che sei una ottima infermiera ,preparata e con un ottimo rapporto empatico con i tuoi colleghi,i tuoi medici e soprattutto con i pazienti... Lavorare con te penso sia bello....anche per la tua disponibilità a farlo in équipe . Penso che se ci fossero molte SD avremmo risolto molti dei problemi della sanità .Continua così ....lo so che è dura....brava
Chi scrive è il più indignato di tutti contro chi abusa di questa professione e ne mina la nobiltà, intrufolandovi tutt'altro, a propria vergogna ed a sofferenza degli altri... Enrica, se lo meritava, hai fatto benissimo a denunciarlo... ben venga la denuncia che porta alla luce vergogne perpetrate ed occulte... grazie... La verità e silenzio... siamo in due, purtroppo non solo in questa professione... le vedo anch'io e le combatto con tutte le mie forze, combattiamo insieme... grazie... Ah, se fossimo 10, 100, 1000, 10000 a dire la verità, a denunciare le vergogne, a rifiutare gli abusi, ad indignarci davanti agli insegni... la sanità ed il mondo sarebbero diversi.... Viva l'Infermiere, ma solo se è degno di portare questo nome, solo se fa onore alla professione, solo se fa del bene paziente il fondamentale obiettivo della sua professione!!!
Mosche bianche, gli infermieri che descrivi.
L'assistenza infermieristica deve essere in perfetta sintonia con la dignità del malato. L'infermiere deve farsi portatore di questo diritto,al suo massimo livello possibile,in special modo in situazioni assistenziali difficili , come possono essere quelle con i pazienti immigrati ,i pazienti con problemi psichici,gli emarginati sociali che per le disagiate condizioni associate alle loro patologie,hanno un grande rischio di non poter fruire di livelli accettabili di assistenza. L' infermiere,pertanto,deve interiorizzare al centro del suo agire quotidiano la " PERSONA ". Ottima analisi del nostro caro amico. Grazie.
IL PAZIENTE IMPAZIENTE... scusate ma io preferisco le infermiere possibilmente giovani e piacenti! quelle che danno il buon umore. il buon umore che influenza favorevolmente lo stato di salute delle persone. suggerisco agli esponenti del nostro presidio ospedaliero ," sempre pronti a migliorare i servizi ", come dicono.....loro, di istituire una rivoluzionaria speciaizzazione infermieristica che preveda un nuovo modi di "prodicarsi" per i pazienti un pò giù di corda. questo tipo di infermiere debbono essere provviste dei seguenti requisiti: avere secondi fini, specie di lucro o di affermazione personale e di non avere titoli di studio....... ma questa tipologia professionale esiste !.... si ma solo per l'allegro chirurgo !.....pure noi c'avemo er diritto. allons enfant
faccio l'infermiere ma mi sono pentito amaramente perchè c'è tanta gente che ci insulta e non ci rispetta, è vero che ci sono infermieri scostumati ma è vero anche che ci sono pazienti e parenti scostumati che ne approfittano , cercano di metterci sotto i piedi e pensano di stare in albergo con noi che facciamo i camerieri non in ospedale a certa gente bisogna fare un altolà far capire chi comanda. per fortuna ci sono anche brave persone ma purtroppo sono in minoranza. ricordo che prima nei tempi passati la nostra figura era più rispettata ma la società era diversa ora non aspettano altro che sbagli per denunciarti e prendere il risarcimento.
mosche bianche è un po eccessivo cara, riguardo alla denuncia sono daccordo con SD, io penso che rovinano tutti noi e vanno placati se non addirittura annientati tolti dalla circolazione, anche nel mio reparto su 13 persone, ce ne sono almeno 3 delle quali provo vergogna, quindi ben vengano rimostranze scritte che li fermino
Infermieri: uno su mille.Il resto : arroganza, presunzione, intolleranza e ignoranza.
sono una infermiera che sta per concludere la sua splendida carriera dopo 41 anni e 6 mesi di attivita' svolta con scienza e coscienza a pieno servizio del paziente adesso chiamato utente con amore ,pazienza e e dedizione.Sono orgogliosa del lavoro che svolgo e ho svolto anche se nel lontano 1972 appena finito il liceo classico sono stata catapultata in un mondo a me sconosciuto dove nessuno mi ha mai insegnato niente se non pulire e lavare pappagalli e padelle e lavorare lavorare lavorare.....Da sola ho imparato tutto quello che so carpendo il meglio dalle figure che mi circondavano e studiando autonomamente facendo l'attendente a colleghi e medici boriosi attaccati alla gerarchia ma vi garantisco ce l'ho fatta in maniera superba rispettando ma soprattutto rispettandomi.Un capitolo della mia vita si sta concludendo amaramente abbandono i miei pazienti ma lascio volentieri un'azienda che non mi ha mai premiata anzi mi ha tolto quello che mi spettava ...ma non importa non sono scesa a compromessi e da lassu'i miei splendidi e poveri genitori mi applaudono ...Auguri a tutte le mamme colleghe e non soprattutto a S.D.
Mi auguro di non averne più bisogno perché se succede vado fuori!you
mamma mia.... e pensare k dopo aver letto l articolo ho detto "si percepisce un leggero senso di rabbia" qui però leggo ASTIO, il che, credetemi, non mi fa bene. sn infermiera ank io da ben 14aa circa.. ho SCELTO qsto LAVORO (non missione, come molti ancora lo definiscono), e ne sono fiera ed orgogliosa. non posso credere che tra tutti i lettori non ci siano parole positive per questa professione...non posso credere che non ci siano state esperienze positive sia da paziente/utente che da collega.... eppure siamo ogni momento a contatto cn problemi, malattie, sofferenza, dolore,... qui si parla di menefreghismo, pessima categoria, arroganza, presunzione, intolleranza e ignoranza, qualcuno la vuole anche giovane e bella (stereotipo che grazie ai media oggi ci portiamo dietro), qualcuno dice che la società era diversa ora non aspettano altro che sbagli per denunciarti e prendere il risarcimento. un altro aggiunge "Mi auguro di non averne più bisogno perché se succede vado fuori!" ma dico io come posso leggere e rimanere in silenzio??? io non faccio parte della "massa", mi ritengo e credo (e voglio crederlo, altrimenti non sarei qui, altriemnti no avrei provato "dolore" leggendo i vostri commenti) di essere una MOSCA BIANCA. grazie SD
ma che state dicendo? In qualsiasi lavoro possiamo imbatterci con incompetenti e persone scorrette e questo che vuol dire ... le ingiustizie sono all'ordine del giorno in qualsiasi campo, ma se l'Italia fa ridere agli occhi di chi ci osserva è merito solo nostro o forse meglio vostro. L'Etica : all'Amicizia = la Rettitudine : alla Convenienza di fare i nostri esclusivi interessi del momento. L'Italia è fatta di tuttologi e di persone che occupano ruoli sbagliati perchè manca alla base la Meritocrazia e la Riconoscenza dei propri limiti.
SD, hai tutta la mia stima. Non scrivo per lamentare ingiustizie subite, scrivo per chiedere quello che tanti, tantissimi "utenti" vorrebbero. Non ti dico che mentre stavo facendo una angioplastica coronarica, nel reparto di emodinamica c'era un infermiere che fumava tranquillamente da qualche parte e che non riuscivo a respirare, vuoi per la tensione e vuoi per la puzza del fumo. Possibile che il medico non sentiva nulla? Ti chiedo, potrebbe essere possibile che il medico "coprisse" un suo collaboratore? Non ti dico degli infermieri di notte "fracassoni", perchè è già stato detto, ma il vezzo continua. Non ti dico della bella abitudine di parlare, anzi di urlare in dialetto, non è stato detto e lo dico. Non ti dico che se vai in ospedale per una semi-banalità, non fai tanto caso, ma se ci vai per una cosa seria, ti assicuro che per l'utente la sensazione più profonda e devastante E' LA PAURA. Cosa costerebbe a tanti tuoi colleghi, un sorriso, uno sguardo, una parola rassicurante? Parlo degli infermieri, almeno loro, potrebbero essere il trade union tra i medici che hanno l'aria di stare sempre "incazzati" e il paziente. Non parlo di alcune caposale, che hanno gli atteggiamenti e la prosopopea di qualche pessimo medico. Non parlo di infermieri e/o tecnici che al reparto TAC... ti dicono che ti avvisano all'inoculamento del mdc, e invece stanno al telefonino a spiegare step by step a qualche amico/a, la configurazione del modem per collegarsi ad internet... se la procedura di avviso al mdc è automaticamente generato dalla Tac, chiedo scusa. Dici che bisogna "incazzarsi" per simili atteggiamenti, acchè non si verifichino più? Ti sei firmato la condanna della rappresaglia se sbraiti con qualcuno di questi soggetti. Rinnovo la mia stima nei tuoi confronti.