L'infermiere non è colui che gira in reparto, cercando di 'far qualcosa’ per finire anche quel giorno di turno, ma è colui che si occupa con passione dell'assistenza al proprio paziente...
L'infermiere non è il 'mezzo medico' (per atteggiamento o perché non è riuscito ad esserlo ed avrebbe voluto), che ne scimmiotta l'atteggiamento quando questi non c'é, o che ne screditi il ruolo per ricavarsi uno spazio di cui è stato o si sente privato...
L'infermiere non ha mai accettato che, nel corso del tempo, i medici docenti consentissero anche agli inetti di superare ammissioni ed esami nella professione infermieristica, in nome della deleteria convinzione che: 'tanto dovrà fare solo l'infermiere'... No, non l'ha mai accettato, anche quando non ha avuto la forza di cambiare le cose...
L'infermiere non è colui che, quando le nuove possibilità del suo percorso formativo gli consentono di stare dall'altra parte della scrivania, o perfino giungere ad indossare la toga del docente in ateneo, dimentica e snatura il suo sapere ed il suo essere, trasmettendo 'valori', forme vuote ed una arroganza alle nuove generazioni, che nulla hanno a che fare con la nostra professione ed il nostro cuore da Infermiere...
L'infermiere non è colui che durante il turno notturno si muove rumorosamente e fa baccano con gli altri operatori nelle ore piccole (come fosse in fabbrica), anche quando accetta supinamente un piano assistenziale del quale il paziente non é affatto il centro, senza alcun rispetto per il suo assistito... forse assomiglia ad un infermiere, ma non lo è...
L'infermiere non è colui che tratta male il paziente, specie quello meno forte e meno in grado di farsi valere, meno influente, scaricando su di lui le proprie frustrazioni... forse porta la divisa da infermiere, ma non lo é certo dentro...
L'infermiere non è un 'missionario' (a meno che non abbia scelto di esserlo magari in qualche campo del III e del IV mondo), non vive d'aria, ma solo con uno stipendio da fame, e questo nonostante segua un percorso formativo - ormai universitario - lungo e costoso... stiamo invece parlando del professionista sanitario responsabile dell'assistenza, che onora tale ruolo a prescindere dalle opportunità economiche accessorie che gli vengano o meno offerte! La qualità della sua assistenza prescinde dalla mera gratificazione economica...
L'infermiere non è l'attendente del medico, e neppure ne è l'antitesi; sono semplicemente professioni diverse che si occupano del bene dello stesso soggetto: il paziente!
L'infermiere non si arrende quando dei soggetti indegni di tale professione riescono ad intrufolarsi fra le fila dei colleghi, magari perché non sono riusciti ad avere sbocchi in un'altra professione; quando si scontra con questa triste realtà, con uno pseudo-collega, non tira 'al ribasso' nella qualità della professione con questa scusa, ma mantiene uno standard elevato e dignitoso, nonostante...
L'infermiere non è colui che si mette in concorrenza con l'OSS-S, scimmiottando il peggior atteggiamento medievale tenuto con l'infermiere dal medico della peggior specie... ma si informa, accoglie ed usufruisce al meglio della professionalità di questi collaboratori, accompagnandoli ed organizzandone il lavoro, in modo da rendere l'assistenza al paziente la migliore possibile, colmando drammatiche lacune assistenziali che altrimenti permarrebbero e le conseguenze le pagherebbe solo il paziente...
L'infermiere non è colui che ha bisogno di ammalarsi e passare dall'altra parte della barricata per capire i bisogni del paziente... eppure si chiede continuamente come si sentirebbe al suo posto, per capire di più ed assisterlo al meglio...
L'infermiere, come un ‘capitano’ nel suo campo e responsabilità, è col paziente l'ultimo ad ‘abbandonare la nave’, quando quella scienza approssimativa che è la Medicina non è riuscita a strapparlo ad un destino infausto, regalando al suo paziente l'ultimo partecipato e sofferto sorriso, a lui che si è affidato fiducioso alla sua assistenza...
Collega... A te che hai avuto la forza e la pazienza di leggermi fin qui, che non molli mai, anche nel vedere una sanità che scade sempre più, che nonostante tutto resisti nel considerare il paziente la tua preoccupazione principale ed il centro del tuo lavoro, facendo onore alla nostra professione...
A te voglio augurare: Buon 12 maggio (!) e ringraziarti dell'onore che mi fai, perche posso sentirmi ancora gratificato, incoraggiato nell'essere Infermiere ed un tuo collega...
GRAZIE, a nome mio e del paziente... io che sono stato anche quello, lo so per certo... Avanti tutta, insieme!
Un infermiere... (SD)
Commenta
Commenti