Questa foto che fa da corredo al nostro articolo è stata ripresa dalla pagina di Vatican News. Rappresenta il nostro vaccino con i consumisti di selfies macabri; una vecchia forma di dagherrotipia che dal 1839 si è sviluppata nei nostri giorni.
Farsi fare un autoritratto per dimostrare di essere esistiti.
L'aticofilia, la gioia che si prova a partecipare alle altrui disgrazie e che vediamo ripetersi con i turisti dei terremoti o altre catastrofi naturali.
Lo Schadenfreud.
Nel caso dei selfies con il corpo senza vita di Papa Francesco siamo davanti al consumo della propria immagine; allo svilimento dell'anima; al fast food dell'educazione, del rispetto che viene gettata in strada a uso e abuso di tutti.
Cercare per osmosi di assorbire un po' di popolarità e di quel populismo iconico di un Grande della Terra.
La sofferenza dei fedeli, dei Cattolici, dei Cristiani, degli atei che amavano e rispettavano Papa Francesco ( non esprimiamo per costume e tempi il nostro giudizio politico sul pontificato) è stata dileggiata da quella serie di rappresentanti Istituzionali che hanno invaso di foto i propri profili social. Rendendo un servizio a tutta la comunità degli elettori. Ricordatevi chi non ha avuto rispetto per se stesso, per il Papa, per i propri elettori.
Ricordatevi chi ha gettato la propria maschera mostrando la sua assenza di volto. Ricordatevi di loro e non votateli perchè non sono devoti.
Il risvolto di un nuovo conclave: quella della "Pietas umana".

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