Il Vecchio Ospizio Civile di Teramo gioca di eco al Manicomio Sant'Antonio Abate che Guido Crainz, Storico Italiano, introduce nel libro Ammalò di Testa di Annacarla Valeriano.
La realtà è fuori da ogni ragione.
Un gruppo di ragazzi.
Studenti e amici in una sera teramana.
Vicoli e discese.
Una sera come un'altra che sarebbe diventata...quella sera.
La resa dell'incontro con una finestra, un ombra, un viso gentile, una mano che saluta.
Il video ci è stato spedito in forma anonima e le voci dei ragazzi doppiate da un audio musicale.
Abbiamo ascoltato tre testimonianze e il resto diviene cronaca.
Tracce di un dialogo emotivo.
Parole d'affetto e offerte di aiuto.
Una tenera buonanotte.
Nessuna derisione ma solo il solito riso amaro.
Condito con un pò di timore.
Un edifico abbandonato che torna a vivere con i suoi fantasmi sociali.
Un viso gentile che diventa vivo attraverso un saluto.
Un' empatia di palazzo....come attratti da fantasmi e disagi mentali.
Casa.
Una mano che si appoggia a un vetro come gioco, educazione, conforto.
Come segno di vita e di normalità.
Chi dorme di sera nel vecchio ospizio di Teramo?
Quanti sono?
Da quanto tempo?
I servizi sociali di Teramo cosa ne pensano?
Teramo non può permettere un simile degrado.
Quella mano, domani, potrebbe essere la nostra.
Stringiamola.
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Commenti
Anonimo e Simone ma avete letto l'articolo o sono troppe dieci righe.
Il termine fantasma umano è l'ossimoro del sociale.
Avete un video dove si vede la signora?
E allora?
Ci vuole rispetto.
io ero la badante mai stata pagata da nessuno mai un contratto ma ho fatto molto per riabilitare questa persona ho provato anche con il giudice per una casa popolare non è stato fatto nulla se non dare ciò che gli spettava di legge che ho
potuto fare.ho fatto molto di più di ciò che fa una badante in casa oppure un infermiera e l ho trattato con rispetto e umanità cosa che oggi non fa nessuno.