Avevamo scritto che era cambiata la posizione di indagato dell'Avv. Samorì nell'inchiesta Tercas.
Siamo stati fortunati.
La stessa sarebbe stata chiarita dal colloquio tra l'imprenditore emiliano e il gip Vilma Passamonti.
Si leggeva nell'ordinanza" cospicue somme di danaro (fino a 49 milioni di euro) a titolo di finanziamento in carenza dei presupposti di merito creditizio a fronte della disponibilità ad effettuare operazioni di acquisto con patto di rivendita di azioni della banca (cosiddetto Portage).
L'accusa per Samorì e una ventina di altri indagati era associazione a delinquere transnazionale finalizzata a reati che vanno dall'approvazione indebita fino alla bancarotta.
"Creditori per oltre 20 milioni di euro e non complici in un'associazione a delinquere", ha ripetuto più volte Gianpiero Samori.
Per il coriaceo imprenditore modenese sarebbe rimasto in piedi solo l'avviso per l'ostacolo alla vigilanza.
Il tutto sarà confermato in una conferenza stampa presso l'Hotel della Minerve a Roma, dove il fondatore di Mir ( Moderati in Rivoluzione), renderà noti documenti inediti e l'istanza del dissequestro di 194 milioni di euro, accolta con decreto il 17 Gennaio.
Intanto la Consob dopo aver firmato un provvedimento sanzionatorio per una decina di vari dipendenti Tercas tra area finanziaria e commerciale, avrebbe fatto la stessa cosa, per chairo ostacolo alla vigilanza, nei confronti del cda.
Vi racconteremo tutto...come al solito.
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