UniTe: Chiesta la solidarietà dei dipendenti contro le multe dei Vigili del Fuoco
di Giancarlo Falconi
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Anonimo
Ma siamo pazziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
quando vanno presso i negozi le multe le paghiamo noi da soli noi commercianti
mi meraviglio anche dell'onorevole e del presidente della provincia
certo.,........... scienza della comunicazione chi è il professore ?????
ma per favoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
fabrizio
questa cosa ha dell'orrido!!
spero che il Rettore abbia preso le giuste distanze da questa iniziativa pazzesca!
Queste persone dovrebbero vergognarsi! che facessero beneficienza a chi ne ha bisogno e non usare queste iniziative per fare la parte dei lecchini!
Magna tu che Magno Io
Ragazzi, molti di loro sarebbero disoccupati in qualsiasi altra nazione, non solo quelle più evolute della nostra. Assunti con concorsi particolari, progressioni di carriera famigliari, inciuci, non per ultimo infinite commissioni con gettoni di presenza. Quando fecero la colletta per il "dipendente infedele"? Questa è l'Italia statale e statalista.
Cittadina "sgomenta"
Roba da pazzi!!!!! Hanno avuto pure la faccia tosta di istituire il Fondo di Leccamento di C.....!!!!
Scusa Magnifico Falconi, ma la lettera quando è arrivata in redazione, era ancora zuppa di bava???!! Bleah.... che schifo!!!
Cari signori, vogliate gradire il mio attestato di solidarietà ovvero il mio ANDATE A C....... che non sia solo "di facciata", ma tangibile (a proposito, tangibile sottolineato).
LEGALITÀ E RISPETTO DELLE REGOLE.
Koerenzi
A questi non frega un tubo di coloro che rinunciano a curarsi per mancanza di soldi, ma si indignano e fanno la colletta per pagare una legittima multa beccata da un loro amico benestante?..... Evidentemente non si rendono conto che oltre ad essere incapaci di risolvere i veri drammi sociali, sono diventati anche ridicoli. Se in futuro la mia carretta verrà multata per le gomme lisce, chiederò aiuto a D'Alfonso e Di Sabatino che nemmeno mi risponderanno. Vedremo.
pestebubbonica
Bene mi sembra il momento per intervenire non avendo dubbi che la mail mandata ai dipendenti dell' UNITE sarebbe stata mandata a te Giancarlo e forse anche a qualche altro..... Tengo a precisare che la mail è stata mandata su sola iniziativa della Presidenza di Scienze della Comunicazione che è un settore specifico senza firma alcuna dei componenti di tale settore e del Preside di Facoltà. Non ti sono state mandate però Giancarlo le mail di risposta a tale richiesta ossia tutti dissensi e tutte dissociazioni all'iniziativa
1 perchè è sembrata una mail totalmente lesiva della dignita del Magnifico Rettore datore di lavoro del personale,
2 perchè se qualcuno si fa carico di richiedere al personale TAB un gesto di "solidarietà" lo fa dalla mail personale e firma la richiesta,
3 perchè la mail è talmente inadeguata che incommentabile e scelgo questo termine per non dire di peggio,
4 perchè tutti solidali con il corpo dei vigili del fuoco che altro non hanno fatto che il loro dovere e come sempre egregiamente e citicato da nesuno.
Credo che se ci sia una spiegazione da dare, questa volta, non tocchi proprio al Rettore darla.
P.S. La mail che hai letto è arrivata sulle mail personali dei dipendenti.......prontamente fatta recapitare a te e va anche bene....... ma chi ha avuto tanta premura poteva fornirti anche le risposte che peraltro ancora continuano ad arrivare.
Santacruz
La proposta di qualcuno all’interno dell’Università di Teramo (di chi effettivamente?) di creare un fondo per “ammortizzare” il peso delle multe inflitte dopo il sopralluogo dei Vigili del Fuoco, è senz’altro discutibile a prescindere se si tratta di “lecchinaggio” o meno.
Tuttavia, a mio parere, si tratta di un’iniziativa molto, ma molto meno grave rispetto quella di altri parimenti “interni” alla summenzionata Università, che hanno inviato, che continuano (e che sono sicuro continueranno) ad inviare esposti anonimi a destra ed a manca anziché segnalare preliminarmente i problemi ai preposti Uffici di Ateneo (in caso di inerzia di questi ultimi, allora si che sarebbe giusto inviare gli esposti).
Io non so in base a quali elementi si possa negare che se l’Università di Teramo non è stata soppressa due o tre anni fa dal MIUR, lo si deve esclusivamente all’avvento di D’Amico il quale – pur fra diversi errori (fisiologici per chi fa, visto che solo chi non fa non sbaglia) – ha operato indiscutibilmente in maniera tale da garantire la sopravvivenza di qualcosa senza la quale la nostra città starebbe peggio di quanto già sta male.
Ma i suddetti “interni” che mandano esposti anonimi (e poi commentano qui su I Due Punti, inutile negarlo), sono coscienti di quale sarebbe il loro destino in caso di chiusura dell’Ateneo teramano?
In qualità di “statali” che, perciò, non possono essere gettati in mezzo alla strada (come accadrebbe – come purtroppo accade – ai dipendenti assunti da privati), costoro lo sanno che verrebbero trasferiti, per meglio dire sbattuti, a lavorare in Enti che si trovano in chissà quale angolo dell’Abruzzo, ragionevolmente sino al giorno della loro pensione?
O forse pensano che in qualche modo tutti sarebbero ricollocati sul territorio teramano?
Si, si… certo… Si chieda ai dipendenti “in bilico” della Provincia se sono tranquilli in questo senso.
Sia ben chiaro, con ciò non voglio dire che allora è meglio omettere, stare zitti, farsi i fatti propri se nell’Università qualcosa non va.
Ma c’è modo e modo di “preoccuparsi” della struttura nella quale si opera.
Come ho detto sopra, nel caso specifico sarebbe stato più logico evidenziare i problemi all’Ufficio Tecnico dell’Ateneo chiedendone la tempestiva risoluzione, affinchè al momento dell’ispezione dei Vigili del Fuoco (ai quali il Rettore non ha dato alcuna colpa, sta scritto sui giornali) tutto fosse risultato a norma.
Invece no… esposto anonimo!
E conseguente multa, ergo sottrazione di risorse che si sarebbero potute destinare ad altro.
Magari a qualcosa in favore degli studenti (che non a caso sono tutti a favore di D’Amico, salvo una sparuta minoranza dedita alla facile strumentalizzazione anche dei più insignificanti intoppi di percorso).
Bontà vostra cari “interni” dell’Ateneo di Teramo in rotta col Rettore, se ritenete sia giusto così continuate pure.
Ma quando capirete che la vostra condotta è identica a quella del marito che per far dispetto alla moglie si fa castrare, forse sarà troppo tardi.
Troppo tardi non solo per l’Università (quindi per voi soggetti dal facile esposto anonimo), ma anche per Teramo, per il suo prestigio, per tutta la nostra comunità.
INDIGNATO
Volete vedere che i VVFF hanno sbagliato? ...non hanno valutato che stavano multando un ente dove a capo il pluri presidente magnifico rettore si vuole "cappiare" e una scia di "lumache bavose" gli danno solidarietà. CHE VERGOGNA!!!! Io sto con i vigili e voi?
Plasil
Santacruz sembra molto bene informato/a sui “fatti.
Sa che gli spioni sono “interni” anche se gli esposti sono anonimi.
Sa pure che questi “interni” non hanno mai tentato di segnalare le irregolarità agli uffici preposti a segnalare (e forse anche a sanare?) le irregolarità.
Forse sa anche – ma non ce lo dice – quali irregolarità hanno riscontrato i vigili del fuoco che sono invece negli anni sfuggite alla solerzia degli uffici preposti a riscontrare (e forse anche a sanare?) le irregolarità.
Santacruz non sa che “Il dipendente osserva la Costituzione, servendo la Nazione con disciplina ed onore e conformando la propria condotta ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Il dipendente svolge i propri compiti nel rispetto della legge, perseguendo l'interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare.” (dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici).
Sa solo che il rettore gli/le salva il posto di lavoro e quindi - se vede qualcosa di storto, di illegale, di irregolare, di suscettibile di mettere a repentaglio la sicurezza di studenti, lavoratori, cittadini – anziché denunciarlo (come gli/le imporrebbe proprio il ruolo di dipendente pubblico/a che forse ricopre) tace.
E, magari, stacca un bell’assegno di solidarietà per il povero datore di lavoro e per i dipendenti degli uffici preposti a vigilare (ma non troppo).
Che premio otterrà?
fabrizio
Scusate ma dopo questa assurda richiesta di "foni solidarietà", dopo tutto questo clamore, dopo tutte queste risposte di persone indignate mi chiedo: ma l'università di Teramo avrà un Direttore Generale o no? Ma questo Direttore, che sicuramente prenderà belle somme di responsabilità, dov'è? ma non si sente neanche un po' in dovere di rispondere o quantomeno di tutelare l'immagine dell'Università e dei dipendenti? Ma un Direttore Generale che ruolo ha? Non si vive solo di facciata, o solo per farsi fotografare o riprendere durante manifestazioni pubbliche! quella è una facciata che non porta a nulla di costruttivo.
Un Direttore Generale ed il Magnifico sono stati coinvolti in una situazione molto grave, come mai non c'è alcuna risposta o presa di posizione verso chi ha creato un danno a dir poco devastante?
Qualcuno potrebbe anche pensare che sia stata un'iniziativa in accordo.
Non dovrebbe esserci qualcuno addetto a controllare ciò che si scrive?
Si parla tanto di immagine, ma quale immagine? l'immagine vera è il passaparola di quello che succede realmente all'interno dell'ATENEO...si sottovalutano molto il personale e gli studenti nella speranza che tutti stiano zitti e muti credendo, con convinzione, che non si venga a sapere.
Quando si agisce con l'indifferenza o in malafede tutto torna come un boomerang! Non funziona così, perché alla fine si giocherà a carte scoperte!!
Tutto ha un limite, ma oltre quel limite scoppia prima o poi la bomba....e chi sbaglia deve pagare a prescindere di chi si tratti!
Giancarlo Falconi
Santacruz mi hanno chiedo di te come persona a conoscenza di fatti.
Mi sa che ti toccherà fare il tuo dovere;)
Santacruz
Lo dico subito, questo è uno dei miei soliti lunghi post.
Mi dispiace per chi si annoierà nel leggerlo, ma certe cose vanno puntualizzate nel dettaglio come è mio costume fare (sono convinto tuttavia che chi mi leggerà, stavolta non si annoierà).
La mia “conoscenza dei fatti” è quella di ogni teramano mediamente attento a ciò che accade nella propria città.
E’ un peccato che i miei interventi – non solo riguardanti l’Università, ma inerenti praticamente qualsiasi argomento trattato su I Due Punti – invece di essere valutati nel merito e semmai fornire qualche spunto di riflessione, scatenino puntualmente ed esclusivamente interrogativi sulla mia reale identità (ai quali fa seguito il toto-Santacruz, che se non fosse un concentrato di illazioni più o meno esplicite sarebbe persino un simpatico giochetto) e su quali sarebbero i mie presunti interessi nell’esporre quelle che sono, in realtà, semplici, libere opinioni.
A conferma che quanto ho appena detto è vero, basti notare – senza dover fare sforzi titanici – che alla maggior parte dei lettori che replicano al sottoscritto, compreso Falconi (che in questa occasione fatico a comprendere se scrive “Santacruz mi hanno chiedo di te come persona a conoscenza di fatti”… probabilmente è un mix fra “mi chiedo” e “mi hanno chiesto”?), strutturano le loro controdeduzioni semplicemente attaccandomi perché colpevole di avere “idee in controtendenza”, senza considerare premesse e/o passaggi dei miei commenti (e meno male che “scripta manent”, senò…), cioè il “merito”, appunto, di ciò che scrivo, scientificamente omessi per non mandare a gambe all’aria i loro intenti paragonabili alla più bassa, anti-democratica, sommaria inquisizione.
Nel caso specifico, nel mio precedente intervento ho esordito dicendo chiaramente che l’iniziativa della raccolta di fondi per contribuire al pagamento delle multe inflitte all’Ateneo è discutibile (leggasi “sbagliata”).
Eppure vengo tacciato di essere uno di quelli che staccherà l’assegno per aderire al “fondo di solidarietà”, che sarebbe tutto sommato soltanto un’affermazione che lascia il tempo che trova in perfetto ossequio della sommaria inquisizione di cui sopra, ma che assume contorni grotteschi nel momento in cui si sostiene esplicitamente che un gesto del genere lo farei perché sono un dipendente dell’Università di Teramo schierato con D’Amico (“Sa solo che il rettore gli/le salva il posto di lavoro…”).
In buona sostanza, secondo qualcuno (più di qualcuno) è impossibile che chi non è portatore di interessi personali nell’ambito dell’Ateneo teramano, esprima un’opinione quando di esso si parla (male) su questo blog.
E chi sostiene questa tesi guardacaso?
Proprio chi, ri-guardacaso, i suddetti interessi personali nell’ambito dell’Ateneo teramano ce li ha.
Ed allora i conti tornano a me, non a chi mi attacca.
Tornando alla mia “conoscenza dei fatti”, faccio sommessamente presente che è bastato leggere i quotidiani locali nei giorni scorsi per sapere, senza per forza dover essere un “interno”:
- che è stato in virtù dell’invio di esposti ANONIMI che i Vigili del Fuoco hanno compiuto le ispezioni “grazie” alle quali sono state comminate le multe che sappiamo;
- che il Rettore non ha mosso alcuna accusa nei confronti dei Vigili del Fuoco, che in effetti hanno fatto solo il loro dovere;
- che è stato il Rettore a dolersi degli “interni” dell’Università che hanno optato per l’invio di esposti anonimi, anziché rivolgersi preliminarmente ai preposti Uffici dell’Ateneo.
Signore e Signori (fra questi ultimi ci metto anche Falconi), io sono uno che legge, che si informa e che si preoccupa di tutto ciò che riguarda direttamente le varie realtà presenti a Teramo.
Quindi sono uno che si preoccupa anche, legittimamente, dell’andamento e del destino dell’Università, in particolare dell’atteggiamento “affossatore” di chi, così facendo, altro non otterrà se non la soppressione della stessa, ergo l’ecatombe per la mia città in termini sociali, culturali ed economici.
Non è problema mio se alcuni “interni” dell’Università credono di poter essere gli unici titolari di siffatta preoccupazione, certi – quindi – che ai “non-interni” (ovvero a TUTTI i componenti della comunità teramana) la questione non interessi o non debba interessare.
Non è problema mio se tal certezza impone a codesti “interni” di giocare al toto-Santacruz, emettendo sentenze in stile Mago Otelma circa il mio essere un altrettanto “interno” (però schierato con D’Amico a differenza loro).
Da cittadino teramano e non da “interno” dico che è uno schifo la pratica degli esposti anonimi da parte di chi “interno” lo è realmente, perché non è una forma di preservazione degli interessi di Teramo, bensì della propria personalissima posizione.
Caro Giancarlo, essendo l’unica cosa che ho capito del post che mi hai precedentemente dedicato, ti chiedo a mia volta: mi toccherà fare il mio dovere?
Rispondo io per te: certo che mi toccherà fare il mio dovere, perché l’ho sempre fatto.
E sai come l’ho sempre fatto?
Dicendo la mia, per quanto possa valere, e continuando a dirla anche su questo prezioso blog (perlomeno finché vorrai dare ospitalità alle mie opinioni).
Ah… dimenticavo.
Dicendo la mia da libero cittadino teramano portatore di interessi comuni, non da portatore di interessi personali in qualità di “interno”.
Fattene una ragione almeno tu Giancarlo, visto che diversi altri commentatori non ne sono capaci.
P.S. – ma io non ero un seguace del Brucchi di centrodestra, per giunta da lui appositamente assoldato per esaltare il suo operato? Mò sono un seguace del D’Amico sostenuto in questa vicenda da D’Alfonso, da Di Sabatino e da Sottanelli che sono di centrosinistra? Mah…
codice di comportamento
il codice di comportamento, da qualcuno già citato, all'art.10 c.2 dice anche "In tutte le proprie attività private, ivi inclusa la partecipazione a siti web e social network, il lavoratore pone particolare cura al fine di non recare danno all’immagine dell’Ateneo"
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Santacruz mi hanno chiedo di te come persona a conoscenza di fatti.
Mi sa che ti toccherà fare il tuo dovere;)