La Città di Roseto degli Abruzzi ribadisce la distanza contro ogni forma di razzismo e rimarca la sua tradizione fatta di inclusione e accoglienza.
Questa sera, prima dell’inizio dei lavori del Consiglio Comunale, Ibrahima Jallow, il calciatore del Castagneto vittima di inqualificabili insulti razzisti durante l’incontro di calcio di domenica scorsa, è stato ospite dell’Assise Civica cittadina, su invito della Presidente Gabriella Recchiuti.
L’incontro, che ha visto la presenza del Dirigente del Castagneto Lorenzo Gaviglia e del Vicepresidente del Cologna Calcio Ferdinando Perletta, è stato l’occasione per sottolineare la vicinanza delle Istituzioni e di tutta la comunità rosetana a Ibrahima e per rimarcare la distanza verso ogni forma di razzismo.
“Roseto è una città aperta e solidale, che non può essere rappresentata dallo sciocco comportamento di un’unica persona. Una comunità di 26mila abitanti, corretti e rispettosi, che non può essere descritta da una singola azione deprecabile”, ha affermato il Sindaco Mario Nugnes.
“Questo incontro è la testimonianza del fatto che a Roseto si vive lo sport come valore e come momento di inclusione e che, quello che è accaduto, è un episodio che va certamente stigmatizzato ma che non rappresenta la nostra cultura. Un fatto che non può marchiare la storia della nostra comunità e la storia di una società sportiva seria come quella del Cologna Calcio”, ha aggiunto la Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti.
Al termine, il vicepresidente del Cologna Calcio, Ferdinando Perletta, ha regalato un paio di scarpe da calcio al giocatore e, scherzando col collega del Castagneto, si è augurato di vedere giocare prima o poi Ibrahima con la sua squadra.
Commenta