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Regione Abruzzo: La Vergogna dell'ascensore di Liliana...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

D'Alfonso, Di Matteo, Rampini.
Non dimenticate questi tre nomi.
Presidente della Regione Abruzzo, Assessore della Regione Abruzzo, Presidente dell'Ater di Teramo.
La Regione Facile.
Abbattimento barriere architettoniche.
Liliana e la sua casa popolare.
La Sla.
La Promessa del Presidente D'Alfonso.
"Immediato l'ascensore per Liliana e tutti i disabili delle case Ater d'Abruzzo".
Settembre 2014.
Ottobre.
Novembre.
Dicembre.
Gennaio.
Febbraio.
Marzo.
Aprile 2015.
Otto mesi per un ascensore.
Il tempo di un condominio.
Il secondo tempo è senza voce.
Il silenzio per collaudare il cemento dell'ascensore.
Liliana ancora nel suo letto.
Tonino accanto insieme al figlio.
Domenico a vegliare e intorno la solitudine di una mafia bianca.
Dorotea Mazzetta di Teleponte preme a vuoto il tasto.
Nulla scende o sale...solo il magone di una morte annunciata.
Da Domani Liliana non si nutrirà.
Da domani Tonino e Liliana non si nutriranno.
Noi con loro insieme al comitato "Ora Basta".
Oggi è morta la dignità politica e umana.
Facile con i più deboli, vero?
Vergognatevi.
Buona Pasqua.

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Commenti

Non ho parole dello schifo che circonda la povera gente...Io sono con voi..Non mollate...vi abbraccio
No...leggo e vien su la pelle d'oca. Leggo e vien su rabbia Leggo e sento calpestata la dignità Leggo e mi vergogno Leggo e vorrei poter donare l'indipendenza, la libertà fisica a Liliana ed a chi vive nelle sue stesse condizioni Un abbraccio Liliana, Tonino e Domenico
Giancarlo, Vuoi scommettere che adesso ti diranno che la colpa e' del l'enel che non ha dato l'allaccio o forse non è' stato mai chiesto per una potenza molto superiore a quella impegnata per soli e piccoli consumi condominiali.? Potenza di almeno 7/8 KWh se non dieci con costi di allaccio di centinaia e centinaia di euro forse vicino ai mille? Soe to solo di sbagliarmi è che magari domani mattina tutto funzionerà'. Tanti auguri a Liliana e. Tonino............. Carlo
Vogliamo risolvere subito il problema ? Facciamo una colletta e regaliamo l'appartamento al piano di sopra ad una persona che "conta". Dopo una decina di minuti l'ascensore funzionera' alla perfezione e in piu' ci metteranno anche la moquette...
E' facile quando il problema riguarda gli altri. D'Alfonso, Di Matteo, Rampini: VERGOOOOOOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il politico che sta' strumentalizzando Liliana deve sapere che è un cornuto
La vicenda narrata nell’articolo è obiettivamente una vergogna, per cui i soggetti preposti devono dare priorità alle esigenze di Liliana e Tonino non in quanto politici ma nella loro qualità di uomini. Se non lo fanno, non sono politici incapaci bensì gente con l’anima marcia. Al diavolo la politica, al diavolo il centrodestra ed il centrosinistra. Qui è questione di umanità. Ergo, i consiglieri regionali teramani di maggioranza e di opposizione si uniscano e non facciamo uscire dall’aula consiliare D’Alfonso finché non ha assunto una formale determinazione risolutrice dei problemi di Liliana e Tonino, da eseguirsi con i crismi dell’assoluta urgenza. Giacchè facessero altrettanto anche TUTTI gli altri consiglieri regionali, affinchè la medesima decisione venga presa in favore di ogni disabile che vive nelle case ATER d’Abruzzo. Altrimenti sono tutti in egual misura responsabili e faranno i conti con le proprie coscienze, prima ancora che con i cittadini. Altro che D’Alfonso, Di Matteo, Rampini e basta.
Vergognatevi.
E' solo uno schifo....uno scandalo sociale e disumano.....ma che cavolo ci fanno con i soldi.....ma riescono a dormire la notte????La loro coscienza ai farà sentire???? E se fosse la loro mamma...la loro sorella...che farebbero....ma andassero in malora....ladri schifosi.....tutto il disagio che creano a quella povera donna...e a tutti quei disabili che vivono in condizioni deplorevoli...VEGOGNATEVI.....
Tutti parliamo, tutti ci indigniamo, ma nessuno agisce ! Le istituzioni in questi casi non esistono, i sindacati muti, i politici . . . solo promesse ! Se vogliamo che qualcosa cambi , approfittiamo di questa grande opportunità che ci offre la rete. Riuniamoci pacificamente in tanti sotto la prefettura e facciamo sentire la ns. voce in favore Liliana! Io sono pronto !
Ci abbiamo creduto, ho pensato forse qualcuno che ci difende, che tutela i più bisognosi esiste ancora tra chi conta... Invece NO! Ci hanno di nuovo preso in giro!
D'Alfonso,Di Matteo,Rampini; avete toccato il fondo....... Un abbraccio fortissimo a tutta la famiglia.. Alessandro Angelucci
Sig. Claudio del 2 aprile, ore 2.02, ma che cacchio c’entrano i sindacati in questo caso? E dov’è che si vorrebbe riunire pacificamente per far sentire la sua voce e quella di altri? Presso la Prefettura? Ma lei, sig. Claudio, le conosce le competenze dei sindacati e delle Prefetture? No, scusate… l’argomento è troppo serio per lasciar perdere chi commenta a capocchia. La responsabilità di questa triste, amara e vergognosa vicenda è di D’Alfonso, della sua Giunta (in particolare dell’assessore competente), nonché dell’intero Consiglio regionale. Anche dell’ATER, ma in subordine a mio parere (non mi attardo a spiegare perché in subordine, altrimenti dovrei aprire un ulteriore capitolo). Quindi, caro sig. Claudio, i sindacati possono tranquillamente restarsene muti perché preposti alla tutela di altri diritti e, al limite, se c’è da andare a protestare da qualche parte, il posto giusto non è la Prefettura ma è la sede della Regione a L’Aquila. Ho scritto che “al limite” sarebbe opportuno andare a protestare in Regione, perché i consiglieri regionali non sono stati votati per la loro bella faccia bensì per rappresentare tutti, dico tutti, gli abruzzesi. Quindi in qualità di nostri rappresentanti, sono loro che – come ho detto nel mio precedente intervento – devono far sentire la voce di ognuno di noi in seno a quell’Organo decisionale che si chiama Consiglio regionale. Passino i demagogici luoghi comuni, per quanto vomitevoli a maggior ragione quando si parla della sofferenza della gente. Ma le cazzate immani no. In conclusione sig. Claudio… vuole davvero attivarsi personalmente per sostenere la causa di Liliana e Tonino? Benissimo, allora si unisca al comitato “Ora Basta” seguendo le lodevoli iniziative di chi ne fa già parte. Sempreché non sia ancora fermamente convinto che le ragioni di Liliana e Tonino vadano fatte valere prima in CGIL, poi con il megafono sotto la Prefettura. Veda un po’ lei.
Mi sento una merda per averli votati.
"I beni di prima necessità" dramma in due attimi di Povera Disgraziata Personaggi e interpreti: Puverome De 'DDije - attrice di strada La cassiera - dipendente del supermercato Clientela - clienti occasionali e non I Attimo Scena I h 13:30, un discount cittadino Scena II Lunga fila alle casse. Gente appiccicata come sardine. II Attimo Scena I (Puverome De 'DDije) E tutto, pago con questo... (La cassiera) Signo', 'ggià te le so ditte na vodde, 'nghe 'ssu 'bbone ce pu pijì sole la 'rrobbe de prima necessetà: "La paste, la farine, l'uje... 'nno l'affettate, lu salame e lu prusciutte. Casse a è 'rrobbe de lusse!". Scena II (Puverome De 'DDije) Va bene, va bene... ho capito (La cassiera) Signo', la leggia a è uuale pe' tutte quinde!". (Voce fuori campo) 'ngule comba' come ce same c'ardutte?! Sipario