Questa è un' intervista fantasma. Fatta a uno dei tanti dipendenti della ruzzo reti, ai tanti dipendenti della ruzzo reti. Alla fine una voce sola. Chi non percepirà gli straordinari? La reperibilità? Leggete questo quadretto d'ambiente. Noi non abbiamo paura della verità. Voi?
"…Pare che per una pseudo crisi di liquidità, che suona strana dopo i proclami di bilanci positivi dichiarati dal CDA, la ruzzo reti decide di non erogare le reperibilità e gli straordinari a chi ha maturato questi emolumenti. Il tutto chiaramente avviene all'ultim'ora, cioè il giorno prima del pagamento degli stipendi, e per giunta senza che la rappresentativa sindacale unitaria aziendale muova un dito, con la scusa di non essere stati informati in tempo del provvedimento, come se non fosse loro dovere tutelare i diritti dei propri iscritti, verificando la legalità dei provvedimenti aziendali.
Ma chi è che in un'azienda matura ore di straordinario lavorativo e reperibilità di servizio ? I dirigenti ? I quadri ? No, loro percepiscono già indennità di livello comprendenti oneri aggiuntivi a compensazione di eventuali reperibilità e straordinari di lavoro oltre il normale servizio. È evidente quindi che non sono loro ad accumulare ore di lavoro straordinario, magari di notte, sulle reti colabrodo, che spesso e volentieri costringono a riparazioni in condizioni molto disagiate e pericolose.
E non sono neanche loro che devono sorbirsi le lamentele telefoniche a tutte le ore del giorno e della notte degli utenti, stressati da disservizi vari, frutto di anni di mal governo e cattiva organizzazione, che ha portato a dimezzare le figure operative sul territorio, a fronte di un aumento degli impiegati in uffici spesso vuoti di settori spesso inutili.
Tutto questo non è il lavoro dei dirigenti, questo è il lavoro di chi sa cos'è un acquedotto, di chi da anni contribuisce alla continuità del servizio idrico pur con sempre maggiore disarmonia con il gruppo dirigente, ma sempre facendo il proprio dovere. Questo è il lavoro dei cosiddetti operai, di coloro che sono reperibili per ascoltare ed intervenire soddisfacendo i bisogni e le lamentele della gente, spesso condite di maleducazione e brutte parole dovute al disagio di non avere acqua corrente, a cui bisogna sempre rispondere con gentile e risolutiva prontezza.
Questi sono dipendenti sconosciuti al grande pubblico che magari conosce solo il nome del direttore generale, del presidente e di qualche dirigente, invece questa è gente comune che come tanti vive aspettando lo stipendio a fine mese e che a fronte di un maggiore lavoro si aspetta una maggiore retribuzione. Invece il dovuto non arriva, perchè c'è crisi e l'azienda decide di decurtare dallo stipendio di gennaio tutti gli straordinari maturati nel mese di dicembre ed anche l'intero ammontare delle indennità di reperibilità maturate nell'anno 2011 a chi ha svolto questo servizio. Ma questa non è una lamentela sulla sostanza, lo è ed anche forte sulla forma, perchè ammesso che di fronte a necessità impellenti ogni dipendente deve far fronte al proprio senso di responsabilità ci si chiede, perchè come al solito far pagare solo a pochi ?
Perchè non si è fatto un provvedimento che, acquisiti gli stipendi maturati, ponesse una percentuale di decurtazione per tutti ?
La risposta non può che essere nell'assoluta volontà di screditare il lavoro degli operatori e di tutti coloro che all'interno dell'azienda svolgono un ruolo a diretto contatto con il territorio e sopratutto a diretto contatto con gli utenti e i loro problemi. Come il caso delle indennità di missione, che come al solito "pochi" dipendenti, aspettano che gli venga pagata da maggio 2011, sempre con il tacito benestare dei sindacati, che in questo caso visti i tempi di ritardo dei pagamenti, non hanno neanche la scusante della disinformazione. Cosa si poteva fare ?
Bè intanto si poteva evitare di definire lo straordinario e la reperibiltà degli "oneri accessori" perchè in questo caso sembrano frutto di un regalo, invece sono frutto di lavoro svolto e maturato. In questo modo pochi dipendenti pagano per problemi di tutti i dipendenti, come se il loro fosse un compenso rubato o estorto. Sarà perchè cosi facendo ci si può riempire la bocca con frasi tipo: "abbiamo garantito gli stipendi base di tutti" come se non fosse evidente che per i dirigenti e quadri, lo stipendio base comprende già tutti gli "oneri accessori" da loro evocati.
La verità è che con la scusa della crisi si vuole colpire sempre i soliti, a fronte del fatto che se si fosse deciso di decurtare una percentuale uguale per tutti, (siamo circa 250 dipendenti) la cifra procapite sarebbe stata minore e magari la somma accantonata sarebbe stata maggiore di quella che si può accumulare facendo del male a poco più di un quarto di dipendenti interessati dal provvedimento".
Chi risponde?
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