Sono in forte imbarazzo.
Come poter dire al sindaco Brucchi, ai sindaci del Cirsu, che il Cirsu può fallire?
Dopo la retromarcia del Primo Cittadino teramano sul fronte Te.Am solo pubblica ora un'altra doccia gelata.
L'avevamo scritto e riscritto.
Il Cirsu è fallibile.
Non siamo riusciti a spiegarlo al sindaco di Teramo esaltato dal rilancio del polo di Grasciano.
Il compito gravoso è in calce di un decreto.
Il reclamo proposto dalla s.p.a Abruzzi Igiene Ambientale sarebbe stato accolto dalla Corte d'Appello de L'Aquila.
Le carte saranno rimesse al Tribunale di Teramo per la dichiarazione di fallimento.
" deve ritenersi che la contestazione del credito non valga ad escludere lo stato d’insolvenza, per cui, non essendo contestato il superamento dei limiti quantitativi posti dagli artt. 1 e 15 l.f., gli atti vanno rimessi al Tribunale di Teramo per la dichiarazione di fallimento".
Dove andranno a mangiare per festeggiare i sindaci di Cirsu?
I loro bilanci?
I nostri bilanci?
Le responsabilità?
Le supervalutazioni degli impianti Cirsu nell'ultimo bilancio in pareggio?
La mancanza di trasparenza del cda denunciato dai redivivi dormienti consiglieri comunali?
Intanto nella Repubblica indipendente di Grasciano..l'aria si è fatta sempre più pesante...questa volta non sono solo i rifiuti a puzzare.
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