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Raccolta firme per la messa in sicurezza dei Prati di Tivo e per rimuovere il Presidente...

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PETIZIONE POPOLARE  

RIVOLTA AL MINISTRO DELL’AMBIENTE E AL PRESIDENTE DELLA REGIONE ABRUZZOCONTRO IL PROGETTO DELLA MESSA IN SICUREZZA DEI PRATI DI TIVO E PER LA RIMOZIONE DALL’INCARICO DELL’ATTUALEPRESIDENTE DELL’ENTE PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA.

 La Gran Sasso Teramano S.p.a. è una società formata da Enti Pubblici ed è composta  dalla Regione Abruzzo, dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Teramo, dai Comuni di Pietracamela e Fano Adriano, dalle Amministrazioni Separate dei Beni di Uso Civico di Pietracamela e Intermesoli.
La Società ha ricevuto due milioni di euro dalla Regione Abruzzo e li vuole utilizzare per mettere in sicurezza il bacino sciistico di Prati di Tivo che è da sempre interessato dal fenomeno delle valanghe.

Noi diciamo “NO” a queste ennesimo sperpero di denaro pubblico per i Prati di Tivo e qui ne spieghiamo le ragioni.
La messa in sicurezza del bacino sciistico non si attua distruggendo la parete Nord del Corno Piccolo in quanto questo progetto è fortemente impattante, inutile e dannoso in quanto potrebbe mettere a rischio i vari immobili situati a valle.
La Gran Sasso Teramano ha già fatto tanti, troppi danni a Prati di Tivo e dobbiamo fare in modo che non gli sia permesso di farne altri con il consenso irresponsabile dell’Amministrazione Comunale di Pietracamela e dei soci della Gran Sasso Teramano.
Il progetto è stato presentato alla stampa e all’opinione pubblica nel mese di dicembre 2017 dal Presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino. 
L’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha già autorizzato la realizzazione dell’opera, e forse il Presidente Tommaso Navarra, ha dimenticato che per la protezione dell’Ambiente ci sono leggi che vanno rispettate e, fra esse, la legge quadro sulle aree protette, che ha lo scopo, di garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del paese. In particolare, prevede una serie di divieti, soprattutto in alta quota. 
La legge quadro sulle aree protette n. 394 del 6 dicembre 1991 detta i principi fondamentali per l'istituzione e la gestione delle aree naturali protette, al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del paese. 
Nei Parchi sono vietate le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat. 

In Abruzzo i vari governi regionali hanno perso di vista la rivoluzione avviata con l'istituzione del Parchi Nazionali misconoscendo il valore nazionale del proprio patrimonio naturalistico. Anzichè  mettere al primo posto il capitale natura, hanno pensato di banalizzare le montagne con progetti in contrasto con la legge istitutiva dei Parchi e con il percorso del futuro sostenibile. L'esempio di gestione debole di un'area protetta nazionale è rappresentato dalla volontà già espressa dall'Ente Parco di autorizzare la  istallazione delle strutture in metallo sulla parete Nord del Corno Piccolo ignorando che il progetto della Gran Sasso Teramano è in netto contratto con quanto stabilito dalla Carta della Natura.
Vi chiediamo e ci chiediamo: ma tutto questo ha senso?
Le classi dirigenti della Regione, dell'Ente Parco, delle Province e dei Comuni hanno dimostrato ancora una volta superficialità e incompetenza a gestire scientificamente i territori montani e a salvaguardare l’integrità di questo nostro territorio.   
Per queste ragioni chiediamo al Presidente della Regione Abruzzo di non concedere i Nulla Osta necessari per la realizzazione dell’opera.
Al Ministro dell’Ambiente chiediamo che venga immediatamente  rimosso il Presidente del Parco l’avvocato Tommaso Navarra, che ha più volte dimostrato di non saper gestire un delicato e prezioso territorio come quello del Gran Sasso e dei Monti della Laga.


                                                                                             Il Presidente dell’Associazione Teknoalp
                                                                                                                  Pasquale Iannetti
                                                                                                                   (Guida Alpina)

 

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La gestione dei Prati negli ultimi decenni ha contribuito solo adi allontanare i turistici , a peggiorare i servizi e a rendere difficile la presenza di persone in montagna. Tanti soldi investiti per niente. E al mare presto si avrà lo stesso risultato