Ricordiamo ancora da ricoverati quel prosciutto cotto dall'odore nauseabondo servito dal servizio mensa dell'ospedale di TEramo; ricordiamo quel brodo servito in un piatto di plastica e ricordiamo quella frutta alla frutta. https://www.youtube.com/watch?v=s5Yics_DD1Q
In redazione ci sono arrivate negli ultimi mesi centinaia di segnalazioni sull'acqua delle bottigliette calde perchè poggiate sui carrelli riscaldati e pasti freddi. Bottigliette in plastica.
Non conosciamo la natura giuridica del bando assegnato alla società che si occupa di nutrire i pazienti dell'Ospedale MAzzini di Teramo; non sappiamo se esiste anche in questo caso il massimo ribasso ma la natura di un simile servizio deve essere approntato verso la massima qualità. Ricordiamo a noi stessi che i ricoverati in un nosocomio sono per natura con le difese immunitarie basse e deficitarie. (I morti nel nostro Paese da infezioni ospedaliere sarebbero ben 11mila l'anno, un terzo di tutti i decessi che si verificano in corsia, certifica l'ultimo rapporto dell'Ecdc, il Centro europeo per il controllo delle malattie che ci ha assegnato la maglia nera in Europa).
La settimana scorsa la nostra testata giornalistica e il Trafiletto ( Leggi qui ) si sono occupati di un sequestro da parte della Polizia Stradale di Teramo di derrate alimentari ( carne e pesce) trasportate con una auto senza i minimi requisiti di legge e in stato di mal conservazione. Tutto è stato sequestrato e ai nostri articoli è seguito, da segreto istruttorio, il silenzio dell'asl di Teramo.
Il presidente della Commissione di Vigilanza regionale, Sandro Mariani ha convocato per i primi giorni del 2025 una seduta della commissione, chiedendo una risposta scritta da parte della asl di Teramo.
Non conosciamo, purtroppo, il contenuto della missiva ma ci domandiamo..." Perchè il silenzio del comitato ristretto dei sindaci? ( ieri abbiamo chiamato la presidente ma non ci ha risposto e richiamato); Chi può essere sicuro che sia stato l'unico viaggio fatto dall'auto che trasportava le derrate alimentari dell'asl di Teramo o una abitudine? Chi ha il compito di controllare e verificare? Che cosa sta facendo l'asl di TEramo nei confronti della società che ha in gestione il servizio?
![silenzio Mazzini Tetramo](/sites/default/files/styles/header_article/public/articoli/4%20%282%29_0_1.jpg?h=3defd5a7&itok=RXlbcUFM)
Commenta
Commenti
... E ricordiamo anche tutte le contaminazioni che ci sono nei cibi dei celiaci e si è costretti a farsi portare il cibo da fuori.
Quel cibo lo servono in pediatria? Che i responsabili possano essere ricoverati in obitorio
Questa è la conseguenza di aver voluto e tutelato la soppressione delle cucine intramurarie, almeno parlo per quella del S. Liberatore di Atri, l'ultima ad essere soppressa delle quattro, che , con la complicità di tutti, politica e sindacati, furono esternalizzate. Atri aveva resistito agli attacchi per 10 anni, e pur avendo personale ancora in attività, come cuoche e dirigenti, gli stessi vennero mobilitati ad altre funzioni all'interno dell'Ente (amministrativi, centralinisti etc.) La nostra, era l'unica delle quattro che aveva la mensa aziendale, regolamentata si, ma lo aveva introdotto grazie alle lotte sindacali aziendali ben 20 anni prima di essere soppresso (personalmente ero rappresentante della CGIL-FP, e mi adoperai a farlo istituire, ovviamente con la volontà dell'allora amministrazione della ex ULSS di Atri). PS-Tempi gloriosi del S. Liberatore. Poi accentrarono tutto a Teramo con l'Azienda Sanitaria (sic!!!) e Teramo demolì il nostro nosocomio con chiusure e trasferimenti e soppressioni varie. E' meglio così per la Provincia? E stato meglio così per la sanità pubblica? Io non credo. Ed oltre questi problemi segnalati, la mobilità passiva, ne è la testimonianza dei tanti errori, purtroppo impuniti, che le varie gestioni hanno fatto, assieme ai famigerati Piani Sanitari Regionali, fatti da Del Turco, a Chiodi, a D'Alfonso, e per finire a Marsilio. Ecco come si fa morire le eccellenze, direi fatte, realizzate, come in Atri, per più strutture e servizi, per le volontà intra ospedaliere e con una buona gestione amministrativa e delle professionalità espresse allora, e che ricorderò in altra occasione. Per ora, Buone Feste. Mario Marchese -Comitato Difesa Ospedale Atri-Sindaco emerito della città di Atri.
Vergognoso!