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Disturbo dell'apprendimento. La scuola poteva fare di più. Il Tar conferma la promozione...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Non era stata ammessa alla classe seconda di una scuola di Alba Adriatica ma il Tar ha annullato la decisione del Consiglio di classe, accogliendo il ricorso dei genitori. La vicenda riguarda un’alunna dell’istituto che, al termine dell’anno scolastico 2022-2023, non era stata ammessa alla classe successiva a causa dei risultati insufficienti riportati in molte materie. I genitori, ritenendo il provvedimento ingiusto, hanno presentato ricorso al TAR Abruzzo per ottenere l’annullamento della bocciatura, assistiti dall’avvocato Marina Di Carlo.

Il Consiglio di classe aveva deliberato all’unanimità la non ammissione della ragazza, sostenendo che non avesse raggiunto gli obiettivi minimi per affrontare il secondo anno di scuola. I genitori, però, hanno contestato questa decisione, affermando che la scuola non aveva attivato gli interventi di recupero previsti, non aveva adeguatamente valutato la possibilità di un miglioramento graduale degli apprendimenti della figlia e non aveva pienamente considerato la diagnosi di disturbi dell’apprendimento presentata alla scuola.

Nel corso del procedimento, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale, si è costituito in giudizio per difendere la decisione della scuola. A settembre 2023, il TAR ha accolto la richiesta di sospensione della bocciatura, permettendo alla ragazza di frequentare la seconda e, nel giugno 2024, il Consiglio di classe ha deliberato l’ammissione alla classe terza, riconoscendo i progressi scolastici ottenuti durante l’anno.

Nell’udienza definitiva del 9 ottobre 2024, il TAR ha annullato la bocciatura, sottolineando che la scuola non aveva fornito una motivazione adeguata per la non ammissione e che non erano state attuate le necessarie misure di supporto, nonostante la diagnosi di disturbi dell’apprendimento. Il tribunale ha evidenziato che, per legge, il percorso scolastico dell’alunna avrebbe dovuto essere personalizzato e supportato con strumenti dispensativi e compensativi.

Confermati quindi l’annullamento del provvedimento di bocciatura e la promozione della studentessa che può così continuare a frequentare la classe terza.

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