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L'Aquila Grandi Speranze? No, grandi bugie. Marco Risi, ma perché?

di Anonimo
1 minuto

Una brutta cosa che non meritavamo. Le nostre speranze non le avete né cercate, né comprese. Non c’erano e non ci sono bambini incattiviti organizzati in bande a scorrazzare nel centro storico. I nostri figli allora erano lontani, sulla costa o nelle tendopoli, a provare a superare la paura e a ricostruire vita e serenità. Non parliamo dialetti sbilenchi, che non siano l’aquilano. Non ci piace il terremoto e nemmeno chi usa L’Aquila e quella tragedia come un set per raccontare una banale e bruttina vicenda. Ricordatevi sempre tutti, che qui sono morti 309 innocenti. Aiutateci o lasciateci in pace. Così ci fate solo danni. Marco Risi, ma perché?”.

 Così Stefania Pezzopane, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, commenta in un post sul suo profilo Facebook, dal titolo “L’aquila grandi speranze? No! L’aquila, grandi bugie”, la fiction andata in onda ieri sera su Rai1.

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Commenti

Da sempre sono contrario a chi gira un film su fatti recenti realmente avvenuti, mi sembra un po' voler sfruttare le disgrazie altrui.
Ma se lo si vuol fare bisogna rispettare la realta' alla lettera e la regia dev'essere affidata a un..."maestro".

Era necessario fare una fiction per ricordare? Forse era meglio un film documentario che risultasse la realtà delle cose. Basta spettacoli. L aquila come amatrice e come tanti altri luoghi colpiti da eventi naturali dove i morti ci saranno sempre. Guardiamo ad un futuro dove possiamo E dobbiamo recuperare il te.po perso in prevenzione e sicurezza. Ricordatevi una grande tragedia dell italia a volte dimentica 1980 terremoto dell irpinia 3000morti. Una delle più grandi catastrofi della storia del secolo. Sottovalutata all inizio non a caso quel titolo del mattino di napoli" fate presto" da li dovevamo ripartire e fare presto per la cura del territorio ma siamo stati sordi davanti a quello strazio e oggi piangiamo l aquila e altri luoghi.

Credo di poter condividere il commento della Signora Stefania Pezzopane.
Ho visto la prima puntata su Rai uno ieri sera e con malessere,non ho condiviso quelle fastidiose immagini dei ragazzi in centro nella zona rossa.
Ho visitato l'Aquila dopo alcuni mesi dal terremoto,grazie alla presenza di mio figlio che era stato invitato da un comitato per la ricostruzione di un asilo "Il nido dell'Aquilia"e per entrare nella zona rossa,senza autorizzazione o
essere accompagnati era impossibile ,mi chiedo pertanto,con la presenza di esercito,vigili e protezione civile,come fosse stato all'epoca possibi,e che i ragazzi,entrassero o uscissero da quella zona con tanta naturalezza.
Mi sono sembrate inverosimile quindi le scene viste ieri sera.
Frutto della fantasia ?Se così fosse,pessima ricostruzione dei fatti.

ma se l'aquila e la regione è stata governata dai suoi amici PD perchè la pezzopane parla ora quando poteva farlo prima???

Buonasera
qualcuno spieghi alla Pezzopane la differenza fra documentario e fiction
Saluti

Vorrei rispondere sia ad Anonimo,al quale vorrei dire cosa CI AZZECCA....il fatto che all'epoca la Pezzopane facesse parte del PD ,cosa che fra l'altro di cui ancora ne è' rappresentante.La Pezzopane,criticava giustamente la fiction televisiva di Rai Uno,servizio per altro pubblico che non può consentire di far travisare una realtà tragica come questa che ha colpito l'Aquila.Ma è' mai possibile strumentalizzare politicamente sempre e soprattutto le disgrazie?
AL signor ANDREA invece,vorrei invece dire che c'e una differenza fra documentario e fiction,per cui ha ragione.
Vorrei però aggiungere che nel caso di questa fiction visionata da qualche milione di spettatori TV sul canale di Rai a Uno SERVIZIO PUBBLICO,la realtà' se viene travisata costituisce un'offerta ai morti caduti sotto le macerie ed alla popolazione Aquilana ed Abruzzese,o no?

Su history ch. Sì che hanno fatto un documentario eccellente per l'anniversario.
Ma le persone vogliono questo in TV!!!

Per anonimo, se non ricordo male Cialente è sempre stato di dx.

Carlo c'azzecca eccome...è una fiction non un documentario ...le fiction sono inventate....se poi non piace è un'altro discorso, basta cambiare canale..

Anto... ricordi malissimo....

@anonimo...certo che le finction sono inventate ma.. allora "inventassero" anche il nome di un'altra citta', lasciando stare L'Aquila !!!
La storia si racconta cruda, non si modifica per rendere piu' appetibile il prodotto finale...

AD ANONIMO.
Carissimo ANONIMO,E GIÀ' il fatto che sia ANONIMO la cosa è sgradevole,
Lei pero' deve rispondere alla mia domanda che le ho fatto sopra, e non cambiare discorso facendomi dire cose completamente diverse,e questo non glie lo consento.
Io le ho detto che la Pezzopane facesse parte del PD,non CI AZZECCAVA nulla con il commento fatto da quest'ultima,della quale per altro non sono e non voglio essere il difensore d'ufficio.
Legga bene ed attentamente il mio commento e cerchi di capirlo.........

A TERAMANO

CONDIVIDO IN PIENO QUANTO DA LEI SCRITTO NEL SUO COMMENTO ANZI,
AGGIUNGEREI ,NELLA SPERANZA CHE ANONIMO CAPISCA ,MA CHE CONFIVIDA SOPRATTUTTO QUELLO CHE STO PER SCRIVERE.
PUR TRATTANDOSI DI UNA FICTION,NON BISOGNA ASSOLUTAMENTE
STRUMENTALIZZARE ED OFFENDERE UNA CITTÀ' CON SCENE ASSOLUTAMENTE INVENTATE DI RAGAZI CHE IN BICI SCORRAZZANO IN UNA ZONA CENTRALE DELL AQUILA E STRETTAMENTE ROSSA .
DARE LA SENSAZIONE A MILIONI DI TELESPETTATORI,CHE POTEVANO ESSERE VERITIERE QUELLE SCENE ,COSTITUISCE UN'OFFESA AGLI AQUILANI,AGLI ABRUZZESI E ANCHE ALLA MEMORIA DI 309 PERSONE CHE,PURTROPPO SONO MORTE SOTTO LE MACERIE DEL 6 Aprile 2009.
ULTERIORMENTE OFFENSIVO È' STRUMENTALIZZARE CON COMMENTI POLITICI QUESTA VICENDA.
IO CHIEDEREI PERTANTO AI SOSTENITORI DI CHI HA REALIZZATO QUESTA FICTION,DI SPIEGARE AI TELESPETTATORI DI RAI UNO ,DI RACCONTARE LA SOLA VERITÀ' DI QUANTO VERIFICATOSI ALL'AQUILA,DIFFERENZIANDOLA INVEVCE DALLA FINZIONE SCENICA.........

E DOVE INIZIA INVECE LA FINZIONE (Fiction)

Grazie sig. Carlo !
Il cinema e' un'arte raffinatissima e molto potente, oltre che eterna.
Va maneggiata con cura...