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Prati di Tivo. 22 giorni senza Giorgio Lanciotti. Il mistero è lungo il Paretone...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Tre settimane e 1 giorno da quando l'escursionista rosetano di 35 anni, Giorgio Lanciotti, dopo l'ultimo video della sua ascesa sulla vetta orientale del Gran Sasso non ha dato più segnali della sua presenza. Nebbia, nuvole fredde di ghiaccio, ipotermia e un ritorno a valle che sarebbe stato complicato anche per il più esperto degli alpinisti. Le ricerche hanno toccato tutti i punti importanti tra la vetta orientale, il vallone delle Cornacchie  e sono andate ben oltre "l'immondezzaio" o le  grandi balze sotto lo sperone del Franchetti. Vigili del Fuoco, Soccorso alpino, Guardia di Finanza, Carabinieri e due squadre di volontari da esperte guide alpine. Giorgio è scivolato? Giorgio è caduto lungo il paretone? " La più grande parete di roccia dell’Appennino che, con i suoi 1.600 metri di dislivello, può competere con analoghe formazioni rocciose delle Alpi". Provare a discendere il Paretone in corda doppia significherebbe mettere in serio pericolo di vita gli uomini del soccorso. Una operazione di controllo e di perlustrazione che richiamerebbe l'opera della squadra di gendarmeria di alta montagna (PGHM) e dal CRS Alpes di Briançon. In questa settima si ripeterà la strada percorsa da Giorgio per cercare quelle tracce di presenza che potrebbero essere sfuggite. 

Foto. Profilo social Davide Peluzzi 

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