Scrive la nostra lettrice Sara " Questa mattina, il sole riscaldava Teramo, come se volesse fare capolino dopo giorni così duri. Sembrava quasi un messaggio di speranza, un invito a guardare avanti.
Passeggiando verso Piazza Dante, mi aspettavo di vedere il portone della scuola chiuso , ma con sorpresa ho notato che non lo era. I caschetti sbucavano qua e là, mentre entravano ed uscivano da scuola, con le mani cariche di pacchi e pacchetti.
Lì, nel parcheggio, un furgone trasportava le sedie e i banchi dei nostri ragazzi. Un’immagine straziante che mi ha colpito come un pugno allo stomaco. Gli occhi si sono inumiditi, le parole si sono bloccate in gola. Non avevo la forza di pronunciare alcun suono; sarebbero state parole vane, incapaci di esprimere il dolore che provavo.
Sedie e banchi, simili a macerie portate via, rappresentavano un "trionfo" di un fallimento collettivo. Perché, in effetti, lo è. Chissà a chi apparteneva quel banco, o quella sedia; quali sogni e speranze sono nati su quelle superfici.
Ero in bilico tra la rabbia e lo spaesamento, tra la delusione e un flebile segno di speranza. Ho alzato lo sguardo e allargato la vista, come a voler riavvolgere il nastro del tempo e risentire i suoni delle voci dei ragazzi nelle aule, delle campanelle, il fruscio dei banchi che si spostavano. Quel sano caos scolastico, vibrante di vita e di energia.
Voglio tornare a sentirlo. Voglio rivedere quei banchi all'interno, non vuoti, ma pieni di quella vitalità che solo i giovani e i bambini sanno dare. Oggi il sole splende, e le campane del Duomo risuonano una melodia che, purtroppo, si mescola al dolore e a un silenzio assordante. Ma nel profondo, spero che quel suono possa anche rappresentare un nuovo inizio, un invito a ricostruire, a sognare di nuovo".
Cara Sara ecco il motivo del sequestro del Delfico https://www.iduepunti.it/13-10-2024/teramo-ecco-il-motivo-del-sequestro-del-delfico Chi sono i responsabili? Chi avrebbe dovuto prevedere una scuola Jolly ed evitare una situazione in emergenza? Chi avrebbe dovuto fare iniziare i lavori? Ora il Delfico, rischia almeno dieci anni di fermo. Condivido il pathos della tua lettera e attendiamo il dissequestro ma questa storia racconta un'altra verità; la comune inadeguatezza degli eletti.
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Poniamo il caso che oggi, si proprio oggi, venga disposto il dissequestro dell’immobile. Oggi stesso l’edificio ritorna nella disponibilità dell’avente diritto. Finiscono qui le polemiche? Mi verrebbe da dire “si”, ma ancora una volta non viene risolto il problema, aspettando e scongiurando che non succeda nulla. Come sempre si pensa di nascondere la polvere sotto al tappeto che nel frattempo si ingrossa sempre di più, si rimanda e si nasconde il problema e non ho sentito nessuno che abbia fino ad ora richiesto ai politici (se da buon padre di famiglia avrebbero dovuto conoscere l’esigenza del problema) se avessero mai valutato la possibilità di ricorrere al pnrr per risolvere il problema. La colpa invece è di chi quel problema lo riporta a galla, lo ricorda, cerca di fare il proprio lavoro.
Questo è il risultato che ci meritiamo non andando a votare, questo è il risultato di non scegliere chi ci rappresenta e chi dovrebbe sostenere e supportare nelle sedi opportune le nostre scelte. Tutti a piangere sulla chiusura di una struttura precaria. Nessuno a piangere sulle scelte sbagliate che noi cittadini facciamo: continuiamo a guardare il dito e non la luna. Che brutto segnale stiamo dando alle nostre future generazioni: abbiamo distrutto noi i sogni dei ragazzi con il nostro immobilismo, con la nostra superficialità, con il nostro NON FARE.
Mi aspetterei che ognuno di noi, che ha già vissuto il disagio del 2016/17 si fermasse un attimo, fosse intellettualmente onesto e facesse una seria riflessione su dove ha sbagliato, si perché a mio avviso ognuno di noi ha sbagliato.
Chi ha sbagliato deve pagare ma deve pagare anche chi in otto anni non e' stato capace di costruire un polo scolastico, necessario dopo l'emergenza che scaturi' dal terremoto e che porto' alla chiusura di ben due edifici scolastici del centro (Savini e San Giuseppe oltre alla Casa dello Sport).
Quella fu l'emergenza, la situazione di oggi e' solo la conseguenza dell'inerzia, della mancanza di visione della realta' locale, dell'inefficienza di una classe politica comunale e provinciale che dovrebbe vergognarsi e tornarsene a casa dopo una cosi' eclatante sconfitta.
Peccato che il loro cattivo operato oggi cada addosso ai nostri ragazzi e su tutta la citta' con un danno che durera' anni!!
Hanno inequivocabilmente sbagliato dirigenti scolastici e politici
In mezzo a tanta miseria, i politici saranno felici di averci tolto tutto ma di essersi ripresi lo stadio!!
Ok il trasloco ma per andare dove? Noi genitori lo vorremmo tanto saper!