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Video. La Provincia di Teramo isolata tra i cantieri sulla A 14, A 24, A 25 e le Capannelle. Il grido di allarme del sindaco Orlando Persia. Mariani pronto con la Commissione Vigilanza...

di Giancarlo Falconi
6 minuti

Nel mese di settembre avevamo fatto sintesi.
Nel frattempo sulla SS 80 per Roma, all'altezza del comune di Crognaleto per fare 7 km ci si impiega 18 minuti.
Guardate https://www.youtube.com/shorts/jrQNd7HgL60

Una situazione che evidenzia un quadro critico della viabilità nelle principali arterie stradali e autostradali dell'Abruzzo, con un intreccio di cantieri, traffico bloccato e disagi continui. L'emblema di questo scenario è rappresentato dai lavori nel traforo del Gran Sasso, dove gli automobilisti saranno costretti a una lunga attesa regolata da un semaforo che concede solo 5 minuti di transito ogni 30 minuti di attesa per ogni direzione. La proposta di utilizzare una sola galleria a doppio senso di marcia sarebbe stata respinta per ragioni tecniche.Insufficienza dell’impianto di aerazione. Potrebbe accadere che un automobilista sia costretto a una doppio turno di attesa.

Le alternative offerte, come l'uso della A14, non sono praticabili a causa della presenza di ulteriori cantieri lungo il percorso. Anche l’eventuale utilizzo della vecchia SS80 risulta impraticabile, con ben sette/dieci cantieri inamovibili lungo il tragitto dei 30 km tra Montorio e L'Aquila. In sostanza, non esiste un'alternativa che possa garantire una mobilità fluida e priva di ostacoli.

A peggiorare la situazione, non c’è alcuna prospettiva di una riduzione dei pedaggi o di un accordo che possa agevolare i pendolari e i lavoratori. Lo smart working verrebbe considerato solo per alcune categorie, lasciando la maggior parte degli automobilisti senza soluzioni concrete. Immaginate il traffico pesante su gomma. Immaginate i soccorsi di emergenza in caso di incidenti. 

Nel frattempo, si preannunciano altri interventi, con ulteriori cantieri previsti anche sull'A25 e nuovi lavori di messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, che renderanno la situazione ancora più complicata nel prossimo futuro.

Alla fine, chi paga? Gli automobilisti, costretti a subire un furto del tempo, un bene prezioso che non verrà mai restituito, mentre le infrastrutture continuano a rimanere in uno stato di cronica inefficienza. Vedremo nei prossimi giorni la sintesi della commissione di Vigilanza regionale in corso da parte del Presidente Sandro Mariani con tutti gli attori istituzionali". 


Domani partiranno i sondaggi per 45 giorni sul Gran Sasso, i lavori in un secondo tempo e dureranno sicuramente diversi mesi. Nel frattempo con i cantieri sulla SS 80 i disagi ad imbuto portano rallentamenti e inquinamento.
 

Si segnalano già da questa mattina importanti disagi e rallentamenti sulla S.S. 80 nel tratto tra il territorio comunale di Crognaleto e L’Aquila meglio nota come “Passo delle  Capannelle” interessato, al momento, da una decina di cantieri e altrettanti semafori che disciplinano il passaggio e che da lunedì 14 ottobre subirà un ulteriore aumento nel traffico veicolare a causa dell’avvio dei lavori che, per 45 giorni, interesseranno il Traforo del Gran Sasso con un senso unico alternato che consentirà il passaggio per cinque minuti ogni mezz’ora portando tanti automobilisti a scegliere la statale.

Già alcune settimane addietro avevo segnalato i gravi disagi che i lavori sul Traforo avrebbero causato al transito sulla S.S. 80 nel tratto tra i comuni di Montorio al Vomano e Crognaleto tornando a ribadire, nel corso dell’ultima seduta della II° Commissione (Ambiente, Territorio e Infrastrutture) in Consiglio Regionale, la necessità di una cabina di regia condivisa tra Regione, Autostrade e Anas per cercare, almeno, di rimandare gli interventi meno urgenti sulla statale al fine di renderla più scorrevole nei prossimi mesi, in concomitanza dei lavori preparatori per la messa in sicurezza del bacino acquifero sotto il Traforo” sottolinea, preoccupato, il Consigliere Regionale del PD Sandro Mariani.

Come già ribadito siamo contenti degli interventi programmati da Anas sulla S.S. 80, lavori necessari per la messa in sicurezza della nostra viabilità – dichiara il Sindaco di Crognaleto Orlando Persia – ma già così, con questi dieci cantieri che insistono sul tratto che congiunge Montorio a Crognaleto ci sono importanti disagi e rallentamenti per i residenti e per quanti quotidianamente percorrono questa strada. Con l’avvio del senso unico alternato sul Traforo la situazione rischia di precipitare e già da oggi che sono partiti i lavori preliminari per l’allestimento del cantiere si segnalano numerosi rallentamenti, lunghe code e tante difficoltà lungo la S.S. 80 che non possono che destare grande allarme per un tratto di strada che rischia di diventare un vero e proprio “collo di bottiglia” sull’asse viaria Teramo-L’Aquila”.

In tale ottica il Sindaco di Crognaleto ha già scritto al Prefetto e alla Regione auspicando un’attenta programmazione del traffico da convogliare sulla S.S. 80 che sia compatibile con i cantieri in essere sulla stessa, così da evitare pericolose situazioni di congestione stradale.

Serve una soluzione stabile e duratura affinché i prossimi interventi all’interno del Traforo del Gran Sasso non diventino un problema insormontabile per quanti, quotidianamente, si devono spostare dalla provincia di Teramo verso L’Aquila e Roma – conclude Sandro Mariani – come già ribadito nel corso della II° Commissione bisognerà limitare i danni nel corso dei prossimi 45 giorni alleggerendo i cantieri sulla S.S. 80. Terminata poi questa prima fase, in attesa si programmino i veri e propri interventi previsti all’interno del Traforo e che rischiano di durare alcuni anni, tutte le parti in causa dovranno impegnarsi affinché in questo lasso di tempo vengano terminati tutti i 10 cantieri al momento esistenti sulla statale così da avere una via alternativa sicura, scorrevole e priva di cantieri e quindi un’alternativa viaria che non lasci isolata la nostra provincia nel corso dei lavori sotto il Gran Sasso”.

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Commenti

La A14 direzione Pescara è uno scandalo. Una corsia chiusa per decide di chilometri e nessuno che sta lavorando. Poi vi lamentate che le persone fuggono dall’Abruzzo.

Pazzesco perché non si può fare come sul traforo del Monte Bianco o del Frejus che si viaggia in ambedue i sensi a circa 50km/h e distanziati di 100 metri?

Esempio perfetto di coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti.......
Che disastro.

Vi voglio raccontare una giornata particolare tra le strade abruzzesi. Oggi, sono andato a vedere la partita di mio figlio verso la marsica, partenza ore 8 e 30 direzione L'Aquila con il traforo aperto solo in direzione Roma. Arrivo a destinazione e poi via per il ritorno con direzione Pescara, essendo il traforo chiuso verso Teramo. Appena passati il casello Città Sant'Angelo inizia l'odissea con file di alcuni chilometri fino a Pineto. Praticamente un'impresa per tornare a Teramo. Siamo messi proprio male tra le strade chiuse e la scuola Delfico anch'essa chiusa. L'Abruzzo sta sprofondando sempre più purtroppo in una crisi profonda.
Male male.

Ormai e diventato uno stress sia per gli automobilisti pendolari sia per i trasporti

Ormai e diventato uno stress sia per gli automobilisti pendolari sia per i trasporti

Lavori infiniti sulle autostrade d'Italia a discapito degli automobilisti costretti a code interminabili, lunghi tempi di percorrenza anche per brevi tratti.
Regna sempre una cattiva gestione, difficile da estirpare. "Povera Italia"

La provincia di Teramo è sempre più isolata, anche dal punto di vista ferroviario, hanno tolto l'unico treno " Freccia", che fermava a Giulianova, uno all'andata al mattino presto, e uno al ritorno intorno alle 22, ora solo intercity, essendo l'unica stazione della provincia di Teramo, penso che sia una grave mancanza,; se si pensa che la Tua ha tolto tutti i pullman diretti da e per Roma, bisogna cambiare all'Aquila, quindi il tempo del tragitto è di quasi tre ore e mezza, bisogna affidarsi solo ai due unici pullman privati, mi chiedo le istituzioni preposte cosa stanno a guardare ??, una città ( se così si può chiamare), che lentamente non esiste più, il motto è , si arrangi chi può.

La provincia di Teramo è sempre più isolata, al di là dei lavori del Gran Sasso, basti pensare che per quanto riguarda il trasporto ferroviario, a Giulianova , essendo l'unica stazione della provincia di Teramo, non ferma più neanche l'unica freccia che fino . a poco tempo fa fermava. La TUA ha tolto tutti gli autobus diretti per Roma, si è costretti a cambiare a L'Aquila, allungando i tempi di percorrenza, di circa tre ore e mezza, e le istitituzioni stanno a guardare.