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Gli Obelix ai Prati di Tivo pronti per la stagione 2019/2020?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Leggevamo su il Quotidiano Il Centro il 18 Giugno 2018.
" Due milioni di euro dalla Regione per la messa in sicurezza di Prati di Tivo. E’ questo il finanziamento proveniente dalla rimodulazione dei fondi Masterplan che servirà all’acquisto di un sistema di protezione dalle valanghe nella stazione sciistica, di cui si è discusso nell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio negli uffici della Regione di viale Bovio a Pescara, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il presidente Luciano D’Alfonso e il sindaco di Pietracamela Michele Petraccia. Un progetto molto importante che verrà affidato alla Provincia di Teramo che ne ha assicurato la completa realizzazione prima della prossima stagione invernale e che prevede un insieme di misure che vanno dal posizionamento di reti fisse e mobili all’installazione di un sistema di impèianti “Obelix”, campane che provocano delle piccole esplosioni controllate tali da determinare lo slittamento delle masse nevose instabili al fine di prevenire la formazione delle valanghe. Un’opera necessaria per scongiurare che si verifichino altri episodi come quelli del 18 gennaio 2017 quando una slavina si abbattè sul residence Prati di Tivo provocando danni alla struttura. "

Esattamente un mese prima, era il 17 Maggio del 2018, avevamo ospitato una critica al sistema Obelix da parte della storica Guida Alpina, Pasquale Iannetti.
https://iduepunti.it/17-05-2018/no-agli-obellx-difesa-delle-bellezza-e-della-sicurezza-dei-prati-di-tivo
L'ultima notizia non ancora nutrita dai crismi dell'ufficialità riguarda la tempistica degli Obelix-
Non prima della stagione invernale 2019/2020.
Se così fosse non sarebbe opportuno nel frattempo sistemare i sistemi antivalanga composti da barriere naturali fatte da terra e pietra?
Chi ci risponde?

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Commenti

Non è assolutamente possibile proteggere Prati di Tivo con barriere di terra e sassi senza fare uno scempio storico. Le barriere dovrebbero essere così alte, per garantire la reale protezione, da oscurare la visuale del Corno Piccolo.

No, non sarebbe proprio il caso di realizzare barriere "naturali " di terra e sassi perché sarebbe un opera molto più complessa e costosa degli O'bellx e, soprattutto, devastante per l'ambiente ed il paesaggio dei Prati di Tivo, con la movimentazione di migliaia di metri cubi di materiale e la creazione di terrapieni di 7-8 metri di altezza. Un' opera mostruosa che sconvolgerebbe le praterie e cancellerebbe di fatto le piste, oltre a scontrarsi con altre norme a salvaguardia della sicurezza pubblica come quella sul vincolo idrogeologico.