Sono trascorsi 18 giorni da quando Giorgio Lanciotti, l'escursionista di Roseto ha fatto perdere le proprie tracce dopo aver pubblicato il suo arrivo nella vetta orientale del Gran Sasso dei Prati di Tivo.
18 giorni in cui tutto e il contrario di tutto è stato provato attraverso il lavoro instancabile della macchina delle ricerche. Vigili del Fuoco, il Soccorso alpino, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e i tanti volontari. Negli ultimi giorni si è aggiunta anche una squadra formata dalla Guida Alpina Pasquale Iannetti.
Questa mattina riprenderanno le ricerche con le squadre da terra, il controllo aereo con gli elicotteri e il drone dei Vigili del Fuoco. Tutto sarà concentrato nello spazio immenso e angusto delle terrazze, delle frange del Paretone. In discesa o in ascesa da Canale San Nicola. Nei boschi o negli alti canali. Giorgio deve essere ritrovato. Giorgio Lanciotti è sul Gran Sasso contro ogni voce contraria che non può e non deve fiaccare la convinzione di ritrovare Giorgio vivo.
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Commenti
È stato fatto tutto ed anche più, non possiamo pretendere che a distanza di quasi 3 settimane si continui a rischiare la vita (perché noi parliamo, ma i soccorritori RISCHIANO LA VITA!!) ogni giorno, tutte quelle persone! Bisogna far prevalere la razionalità.
Speriamo sempre nel bene.