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Bravoman. Il nuovo Supereroe. Teramo/Nepal con un Bravo della Piaggio...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Un viaggio attraverso la storia del ciclomotore; di quei ragazzi del muretto, delle vie dei paninari fino ai metallari. Attraverso i concerti dei Pink Floyd, fino all'abbattimento del Potrebbe essere un'immagine raffigurante moto da cross, scooter e motocicletta muro di Berlino, alle guerre nel mondo, ai dazi.
Mirko Di Filippo non ha percorso solo 18 mila chilometri ma ha vissuto un viaggio dentro se stesso, scacciando la malanima attraverso i sogni.
Un rumoroso esempio positivo per una generazione di troppi silenzi.

Ecco le sue parole alla fine del suo percorso di formazione.



•7 mesi di preparazione

•16 kg persi

•300+ giorni di viaggio

•18k km percorsi

•600+ lt di benzina

•1000 nuovi amici e non solo

•100+ di pianti e risate

•100+ problemi e lezioni

Tutto è iniziato il 31/08/2023, quando Gianni mi vendette quel ferro impolverato nel suo garage. Lo caricai sul carrello e così partì l’avventura.

Il Bravaccio, un vecchio ferro pronto per la pensione, non immaginava che lo stavo portando verso una nuova, durissima ma gratificante vita.

Abbiamo vissuto insieme mesi di preparazione, superando difficoltà e creando un legame che va oltre la meccanica. Ogni momento è stato condiviso: litigato, riso, pianto, visto luoghi indimenticabili. È stato il mio compagno di viaggio, il migliore che potessi desiderare.

Questo viaggio, follia o avventura che sia, è stato uno dei più pazzi e belli della mia vita. 

Ho dovuto rinunciare a molto:

La libertà ha un prezzo che non si può quantificare, ma ne vale sempre la pena..

Il viaggio non finisce qui. Visiterò il Nepal senza il Bravaccio, che nel frattempo sarà in viaggio verso Milano. Ci ritroveremo a inizio maggio per tornare insieme in Abruzzo, spinti dai suoi 65cc.

#staytuned pubblicherò le tappe italiane e mi piacerebbe salutarvi uno a uno, per ringraziarvi del supporto.

Se siete arrivati fin qui, mi volete davvero bene. E sono certo che chi devo ringraziare leggerà fino a qui:

I miei genitori – La mia certezza, la mia forza.

Mio fratello gemello – Sono certo che controllato ogni giorno la mia posizione per sapere se fossi nei guai.

Il mio fratellone – Presente a ogni traguardo, anche a 18.000 km di distanza la sua presenza è certa.

Erica – La migliore amica del mondo, senza di lei non sarei qui.

Mia cognata – La sorella che ho sempre sognato di avere.

Davide – Un amico prima di un cugino, pronto a farsi 400km di notte per venire a recuperarmi.

I miei amici – Pochi ma veri, sempre pronti a sostenermi.

Me stesso – Ho sempre lottato per andare oltre.

Grazie a @gp_racing_parts @giviexplorer @__a.w.g__ @avr_racing_ita e a chi ha donato o acquistato una maglia: è stato un urlo che dice “siamo con te”

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Complimenti vivissimi e un abbraccio forte forte da chi ne ha percorsi di Mila e Mila km in bici......un giorno ci incontreremo

Mi porti un magnete da attaccare al frigo almeno ho un ricordo di te.

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