Hanno un senso di urbano romantico e di tempo sospeso i gruppi di urban exploratio o urbex.
Una pratica che consiste nell'esplorazione di edifici abbandonati, strutture industriali dismesse, tunnel sotterranei e altri luoghi dimenticati. Gli appassionati di urbex sono spesso motivati dalla curiosità, dalla passione per la fotografia e dall'interesse per la storia nascosta di questi luoghi. Esistono diverse comunità online dedicate a questa attività, dove gli esploratori condividono le loro esperienze e le location scoperte.
Poi, ci sono i vandali della Ricostruzione. Entrano, sfasciano, rubano, distruggono quegli appartamenti che hanno un cuore e un anima. Palazzi inagibili e spesso pericolosi che vengono occupati da abusivi e da sciacalli. L'ultimo in via Giovanni XXIII 4 e 6 e poi, ancora, nella zona alta subito prima le famigerate palazzine 83 3 85. Edifici che presto verranno purtroppo abbattuti e ricostruiti ma ciò non toglie come ha scritto in un comunicato, Alfredo Grotta, presidente Ater, rimangono ferite nel cuore delle persone che li hanno vissuti e abitati per decenni.
Da una delle ultime denunce i Carabinieri di Teramo avrebbero identificato diverse persone.
La fotografia urbana che incanta e che lascia la firma sulle porte vandalizzate. Non crediamo che siano stati gli artisti e gli appassionati di questa attività ma hanno comunque commesso un reato e hanno posto in pericolo la loro incolumità. Anche solo scrivendo sul muro non si sono allontanati troppo da altri vandali. Ci vorrebbe una profonda riflessione e un diverso urbano rispetto.
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