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Sistema Delfico. In arrivo altre chiusure di scuole in provincia e nel capoluogo teramano?

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Era il mese di Novembre del 2024. Scrivevamo.
"Il certificato di idoneità statica è un documento che attesta la sicurezza dell’edificio e viene rilasciato da tecnici abilitati. Una valutazione della staticità di un edificio permette di rilevare e verificare eventuali stati di degrado dell'immobile, che possono essere chiaramente visibili a occhio nudo oppure risultare da analisi con strumenti appositi.
Il Delfico è stato posto sotto sequestro non per l'indice sismico ma per problemi di staticità. Siamo sicuri che nel frattempo il presidente della provincia, Camillo D'Angelo abbia firmato e depositato il ricorso e siamo sicuri che gli eventuali controlli nelle scuole della Città di Teramo e dei palazzi di Governo, delle Forze di Polizia, diano il giusto segnale di sicurezza, in un cratere sismico che insiste da ben otto anni. L'esposto di Befacchia e Serpentini, condiviso anche da Ponziani, potrebbe aprire un altro rigore etico, tecnico e morale.  Siamo certi che negli edifici scolastici di Teramo, dove non sono stati fatti i lavori, praticamente tutte tranne una, l'indice di staticità abbia fatto dormire sonni tranquilli a tutti gli attori istituzionali". 

Dopo cinque mesi tutto sembra essere rimasto immobile. Impolverato. Non è così.
Nel dicembre del 2024, Nikasia Sistilli sul Trafiletto scrive " I tecnici in conferenza hanno voluto chiarire un aspetto fondamentale: nessuno ha detto che il Delfico è prossimo al crollo ma, per via dello scarso livello di conoscenza che si ha oggi dell'edificio rispetto alle relazioni di Rampa del 2016 e del 2019, per via della normativa aggiornata (NTC 2018 rispetto alle NTC 2008 su cui si è basato proprio Rampa), e per via della classe d'uso III in cui rientra il Delfico (classe ovviamente particolare), è necessario raggiungere una conoscenza strutturale più approfondita. Chi, senza conoscere bene l'edificio, potrebbe assumersi la responsabilità di far rientrare personale e studenti?".

Il problema per il Convitto Delfico sorge anche e soprattutto per l’indice sulla staticità, cioè per quel carico quotidiano, a prescindere dal sisma. La Circolare del Ministero Infrastrutture n. 617 del 02.02.2009, applicativa delle precedenti NTC2008, e di cui le NTC18 sono maggiormente esplicative, prevede infatti che nel caso in cui non siano soddisfatte le verifiche relative alle “azioni controllate dall’uomo” (staticità), gli interventi siano necessari e improcrastinabili.
Stando alla normativa, quegli interventi andavano fatti e andavano fatti in maniera improcrastinabile. E otto anni sono un tempo lungo per non procrastinare. Qualcuno forse ne risponderà ma ciò che è certo è che, pur iniziando i lavori, il Convitto Delfico non riaprirà i battenti (con i tempi tutti italiani) prima di 10 anni.

Mai sintesi fu così lineare. 
A nostro avviso dopo i vari controlli con il "sistema Delfico" chiuderanno presto nuovi edifici scolastici tra il capoluogo e la provincia di Teramo. Non ci sono conferme ma questa volta il calcolo della staticità sismica della Notizia è di nostra assoluta responsabilità.

Tornerà la Dad?


...e non finisce qui....
 

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Commenti

Ancora attendiamo di sapere chi ha dato avvio all'esposto e poi magari capiremo anche perché. E perché nulla di veramente concreto è stato fatto per rientrare in un palazzo che non hai mai avuto danni dai terremoti.degli ultimi 80 anni....

Secondo il mio parere il problema risale al 2009 terremoto dell'Aquila, aggravatosi poi con quello di Amatrice. Le scuole (dopo le abitazioni) dovevano essere controllate accuratamente. Ciò non è stato fatto, per qualcuno che ha avuto un rimorso di coscienza , dopo 15 anni, dichiarano le scuole a rischio crollo. Incontentabile😡

Le case private stanno peggio......chiudiamo tutto??