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Ivan Graziani si sposta sul suo Gran Sasso. Il Pigro ai Prati di Tivo...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Immaginate Ivan Graziani.
Immaginate la sua canzone Gran Sasso cantata sotto il vero e unico Gran Sasso quello dei Prati di Tivo.

https://www.youtube.com/watch?v=YIqlcQWICpM

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Gran, Gran Sasso, che parli con le stelle

le lacrime che asciughi son sempre quelle

Grande Sasso, conserva il tuo mistero

e ogni sogno fatto lo vivrò davvero.

Ho sognato una sfida a petto nudo

gomme di biciclette e calzoni corti

eh, bisogna che sopporti, amico ieri hanno vinto loro,

ma oggi sarà diverso te lo giuro.

E così con le tasche gonfie di sassi e caramelle,

cantando forte passammo per le vecchie stalle.
E per colpa di una canzone la sorpresa finì male
con un sacco di risate all'ospedale.

Svegliati, amico, qui siamo in città

e non fra i lupi dei boschi

dove scegli i tuoi rischi

niente più falchi, ma solo serpenti

con il pugnale fra i denti perciò mi ascolti.

Gran, Gran Sasso, che parli con le stelle

le lacrime che asciughi son sempre quelle.

Però ricordo una sfida fra un'armonica e una chitarra

che si faceva per conquistare lei.

Lei che non parlava e raramente sorrideva

un fiore triste e azzurro di palude

ehi, ma chi s'illude, non guarda me, poveretto

ma quello della terza media, quel maledetto.

Ma che cosa ho fatto, ma perché non ho capito

quel fiore triste ormai io l'ho perduto.

Volta la testa, io ti incontrerò forse in questa città

se ti riconoscerò apri le braccia ed io guarirò

da questi stupidi affanni, dai miei malanni.

Gran, Gran Sasso, che parli con le stelle

le lacrime che asciughi son sempre quelle

Grande Sasso, conserva il tuo mistero

e ogni sogno fatto lo vivrò davvero.

Immaginate tutto fino al 15 Luglio...

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Commenti

Ci sarò

Nessuno come lui ha descritto la vera essenza dell'animo della provincia teramana: maledette malelingue.
La conferma di quanto già scritto nella lapide del Melatino.
Un problema atavico.
Invidia, gelosia, pettegolezzo, frustrazione: un mix letale.