Il Ponte sul Vezzola non lavora.
Il cantiere è praticamente così fermo che le ore che passano raggiungono le ore che stanno passando.
Una scatola di Lego nelle mie mani.
Non sono riuscito a finire neanche un quadrato.
Un anno fa, Giovanni Cavallari, capogruppo del partito democratico in consiglio comunale, propose una soluzione tampone. Una sorta di maschera d'ossigeno per tutto il settore commercio che vive, sopravvive a viale Bovio.
"L'Amministrazione dovrebbe applicare la legge 549 del '95 che prevede questo tipo di sgravi fiscali.In base a questa normal'amministrazione può non far pagare le tasse alle attività che si trovano in strade precluse per almeno sei mesi da cantieri per lavori pubblici (Il Centro)».
La disposizione, a detta di Cavallari, si sposava perfettamente al caso dei commercianti e degli artigiani di viale Bovio. Da oltre un anno, anche se con vari intervalli, la strada aveva subìto, a causa dei lavori di ampliamento di ponte Vezzola, un drastico calo del traffico e di conseguenza una sostanziale riduzione degli incassi per i negozi. «I cronoprogrammi annunciati finora si sono rivelati falsi», fa notare Cavallari, «per questo l'amministrazione dovrebbe dare altre risposte a commercianti e artigiani». L'esenzione delle tasse, secondo il consigliere, andrebbe applicata anche in vista della nuova chiusura totale del ponte". ( Il Centro)
Il cronoprogramma, citato spesso dal Sindaco Brucchi, è in realtà altro molto altro.
"Un documento che rappresenta l'andamento nel tempo degli importi dei lavori da eseguire principalmente in campo edilizio. Il finale di questo studio è un diagramma che riporta sulle ordinate gli importi progressivi a partire da zero (inizio dei lavori) fino all'importo complessivo di tutti i lavori (in corrispondenza della data di ultimazione) e sulle ascisse i tempi di esecuzione. Il cronoprogramma viene citato dai seguenti articoli del D.P.R. n 554/99 num 35,44,45,102 e 110".
Per il primo Cittadino di Teramo è solamente il disco orario dei suoi interventi televisivi per annunciare l'apertura e l'inaugurazione delle opere.
Brucchi è un capo mastro pirandelliano.
Il ponte sul Vezzola è la nostra Salerno Reggio Calabria, il nostro Ponte sullo stretto di Messina.
Intanto molti negozi di viale Bovio hanno chiuso.
Intanto molti negozi di viale Bovio hanno cambiato gestione.
Intanto molte famiglie hanno cambiato vita.
Intanto molte famiglie di Piano della Lente e tutto la linea d'aria fino ad Ascoli hanno dovuto cambiare abitudini di vita.
Perchè non accettare l'idea di Cavallari e detassare l'intero territorio?
Per quale motivo non ammettere un fallimento, una delusione, una responsabilità da condividere con l'Anas e aiutare i cittadini di quella Teramo?
Intanto un'altra commerciante di un'altra via teramana ci scrive " Sig. Sindaco di Teramo, le scrivo da parte dei commercianti di Via D'Annunzio a Teramo, in quanto non siamo stati interpellati minimamente sulla chiusura della via. A Teramo già il commercio sta andando a rotoli, avete distrutto commercialmente via Mario Capuani, adesso visto che non basta volete far chiudere anche i pochi negozi che son rimasti in Via D'Annunzio, non credo sia giusto anche perchè i veri commercianti di Via D'Annunzio non hanno chiesto questo e non ne sanno niente!!!! Pelo e Contropelo Via D'Annunzio 41
"L'economia sta finendo e un'altra vita se ne va".....cantiamo insieme fa molto fine estate....
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