Cipro è la Cayman teramana. Il paradiso fiscale aprutino. Finora nella città del lotto zero, dell'Ipogeo, del tutto vale una pacca sulla spalla, Cipro era conosciuta come un'isola meravigliosa, la nostra gemellata Strovolos, ospite gradito della Coppa Interamnia, meta di vacanza di molti politici, amministratori, imprenditori, banchieri, liberi professionisti. Tutto nella normalità di una coincidenza comune. Poi le voci.
Le solite voci teramane di chi non conosce il taglio e cuci dei portici. Quella corrente di parole che nasce da una verità popolare. Sarà l'aria di magnanella che ripulisce di piccole verità. L'indagine sulla bancarotta da tre milioni di euro, per ora, che vede protagonisti gli imprenditori Maurizio e Nicolino Di Pietro, Guido Curti e Loredana Cacciatore, ha scoperto un coperchio pieno di soldi. Evasione Fiscale. Soldi che passano anche nelle giocate di un casinò. Trecentomila euro in fiches. Il consulente finanziario, Carmine Tancredi, sarà nuovamente sentito dalla Procura per spiegare alcune operazioni.
Il tutto farebbe parte di un paniere annuale di cento miliardi di euro italiani.
I metodi sarebbero sempre gli stessi, la estero vestizione tramite la residenza fiscale all'estero, lo spallone ovvero con una valigetta da quasi 12 mila pezzi da 500 euro, il transfer princing che sfrutta attraverso un gioco di società, il regime fiscale estero più dolce e ospitale, varie ed eventuali con la fantasia italica e le vuote scatole cinesi.
Un piccolo esempio che ci aiuterà a comprendere meglio. Io, commercialista o avvocato, chiamo un mio amico collega a Cipro, in Svizzera, a San Marino, perché ho dei soldi da depositare in un nuovo conto bancario, per conto di un mio amico fraterno, il signor Biancone, che vuole fare del bene al paese ospitante. Questi soldi risulteranno nella disponibilità del mediatore anzi, mediattore svizzero, che li farà muovere tranquillamente nel suo paese. In realtà sarà il signor Biancone ad averne la disponibilità, per gli altri attori una mediazione del 3%.
Il passaggio veloce tra Teramo, Cipro e la Svizzera, ricorda l'altro filone di indagine della Guardia di Finanza, che ha interessato l'ex direttore generale della Banca Tercas Di Matteo. In quel caso di parlava di una banca di teramani a San Marino.
Abbiamo parlato di un'indagine parallela, che avrebbe come protagonista oltre alla Guardia di Finanza, una sezione della Dia. Quanti teramani in queste ore sono con il fiato sospeso? Che cosa diranno ai giudici i quattro imprenditori? Quanti teramani andranno volontariamente a collaborare con la giustizia?
Basta attendere…non costa nulla, per chi paga le tasse…questa volta....lo spettacolo è gratuito.
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