Due protagonisti.
Due anime diverse, due spiriti persi che fanno i versi alle appartenenze.
Berardo Rabbuffo a sinistra e Giacomino Di Pietro a destra.
Un ossimoro di prima mano.
La coerenza di seconda mano.
Saldi.
Ha ragione Walter Cori, Direttore di Super J Tv, che nel suo editoriale pesa nel mercato politico, i quasi novecento voti dell'ex vice sindaco di Teramo.
La differenza che ha costretto Brucchi al ballottaggio.
Una strategia passata in seconda serata ma diventata di prima fascia.
Il vero vincitore del primo tempo è Berardo Rabbuffo.
Non ci sono dubbi.
Novecento voti d'oro che fanno gola e la ola a tutti.
Manola Di Pasquale ha chiesto e promesso e poi?
Conoscendo Paolo Gatti, in procinto di fondare un partito regionale, telefonerà a Rabbuffo chiedendo un incontro.
Il metodo democristiano per eccellenza " Possiamo almeno parlare. Solo parlare"...e ti accorgi dopo due semplici chiacchiere di essere diventato un suo uomo.
Brucchi ha un altro orgoglio che non si sposa con la ragion Comune.
Che farà Rabbuffo?
Resisterà alla sua mano destra per essere l'uomo che sarà ricordato per aver cacciato fuori dalle quattro mura i tancrediani e i Gattiani o cederà alle carezze della sua mano guida?
Qualunque mano scelga sarà sempre un onanista elettorale...in stato di godimento.
Giacomino Di Pietro è stato Presidente del Ruzzo e qui, se mi permettete, vorrei stendere un velo pietoso.
Un minuto di silenzio.
Uno dei motori elettorali dei Popolari per Teramo, lista civica dell'ex vice sindaco di Teramo, Dodo Di Sabatino.
Dodo è un magnete politco per il suo polo.
Tutti sono utili e lui è indispensabile.
Scudo Crociato per antonomasia.
Scuola politica.
Di Pietro è la sua storia.
Amico di lunga data di Manola Di Pasquale, basta ricordare l'esperienza in comune al fu consorzio agrario di Teramo quando Manola era commissario.
Un vero portatore sano di consensi.
Voti però che secondo una prima analisi dei flussi sarebbero disgiunti e verso proprio la competitor del sindaco uscente Maurizio Brucchi.
Il gioco delle tre carte.
Occhio al mattone nel suo pacco.
Nei Popolari per Teramo da segnalare la prestazione di un altro Ruzzoman, l'ing. Berardo Nardi che ha dimezzato il suo bacino di voti in confronto con le amministrative di 5 anni fa.
Una candidatura che ha fatto acqua.
Flop.
Che farà Giacomino Di Pietro?
Si toglierà la maschera e affiancherà la sindaca del Partito Democratico?
Nel frattempo sembrano sicure le aderenze di Gianluca Pomante e Graziella Cordone.
Prenotati Cultura e Sociale.
Il Premier Matteo Renzi sta per arrivare a Teramo.
Il Presidente Luciano D'Alfonso aleggia tra i portatori di voto della sanità.
Quanti cambieranno casacca anzi, camice?
Buona camicia a tutti.
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