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Il segreto del Ballottaggio...tra Brucchi e Manola

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Due protagonisti.
Due anime diverse, due spiriti persi che fanno i versi alle appartenenze.
Berardo Rabbuffo a sinistra e Giacomino Di Pietro a destra.
Un ossimoro di prima mano.
La coerenza di seconda mano.
Saldi. 
Ha ragione Walter Cori, Direttore di Super J Tv, che nel suo editoriale pesa nel mercato politico, i quasi novecento voti dell'ex vice sindaco di Teramo.
La differenza che ha costretto Brucchi al ballottaggio.
Una strategia passata in seconda serata ma diventata di prima fascia.
Il vero vincitore del primo tempo è Berardo Rabbuffo.
Non ci sono dubbi.

Novecento voti d'oro che fanno gola e la ola a tutti.
Manola Di Pasquale ha chiesto e promesso e poi?
Conoscendo Paolo Gatti, in procinto di fondare un partito regionale, telefonerà a Rabbuffo chiedendo un incontro.
Il metodo democristiano per eccellenza " Possiamo almeno parlare. Solo parlare"...e ti accorgi dopo due semplici chiacchiere di essere diventato un suo uomo.

Brucchi ha un altro orgoglio che non si sposa con la ragion Comune. 

Che farà Rabbuffo?
Resisterà alla sua mano destra per essere l'uomo che sarà ricordato per aver cacciato fuori dalle quattro mura i tancrediani e i Gattiani o cederà alle carezze della sua mano guida?
Qualunque mano scelga sarà sempre un onanista elettorale...in stato di godimento.

Giacomino Di Pietro è stato Presidente del Ruzzo e qui, se mi permettete, vorrei stendere un velo pietoso.
Un minuto di silenzio.
Uno dei motori elettorali dei Popolari per Teramo, lista civica dell'ex vice sindaco di Teramo, Dodo Di Sabatino.
Dodo è un magnete politco per il suo polo.
Tutti sono utili e lui è indispensabile.
Scudo Crociato per antonomasia.
Scuola politica.

Di Pietro è la sua storia.
Amico di lunga data di Manola Di Pasquale, basta ricordare l'esperienza in comune al fu consorzio agrario di Teramo quando Manola era commissario.
Un vero portatore sano di consensi.
Voti però che secondo una prima analisi dei flussi sarebbero disgiunti e verso proprio la competitor del sindaco uscente Maurizio Brucchi.
Il gioco delle tre carte.
Occhio al mattone nel suo pacco.

Nei Popolari per Teramo da segnalare la prestazione di un altro Ruzzoman, l'ing. Berardo Nardi che ha dimezzato il suo bacino di voti in confronto con le amministrative di 5 anni fa.
Una candidatura che ha fatto acqua. 
Flop.
Che farà Giacomino Di Pietro?
Si toglierà la maschera e affiancherà la sindaca del Partito Democratico?

Nel frattempo sembrano sicure le aderenze di Gianluca Pomante e Graziella Cordone.
Prenotati Cultura e Sociale.
Il Premier Matteo Renzi sta per arrivare a Teramo.
Il Presidente Luciano D'Alfonso aleggia tra i portatori di voto della sanità.
Quanti cambieranno casacca anzi, camice?
Buona camicia a tutti.



 

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Commenti

Assolutamente. concordo anche se mi pesa ammetterlo. Rabbuffo non mi è simpatico ma la sua è stata l'unica mossa di questa misera campagna elettorale.
Manola è una trasformista della politica. Una correntista. Riuscirà ad allearsi anche con Rabbuffo. Brucchi gioisce e pensa di aver già vinto. Anche oggi arrogante a telePonte. Vedremo.
Attenzione! Parla uno che al primo turno non ha votato nè Manola nè Brucchi, ma uno dei tre candidati "Sicuri apparentati" con Manola (Cordone, Giannella, Pomante). Mi vien voglia di votare Brucchi. Tra impresentabili, meglio l'originale. E penso che lo farò.
Voglio rivolgere un accorato appello a tutti i candidati sindaci ,che si sono contrapposti a Brucchi e a questo centrodestra teramano, perché sappiano trovare, con slancio e generosità, la via di un impegno comune per portare a compimento la Liberazione di Teramo iniziata con il risultato delle elezioni regionali. Sappia Manola Di Pasquale costruire un quadro di alleanze ampio ed arioso, basato su iniziative programmatiche ed assetti del tutto innovativi e di cambiamento. Sappiano gli altri corrispondere alle esigenze di rinnovamento e di onestà e rigore che sono avvertite in tutto il Paese, buttando il cuore oltre l'ostacolo. Il momento è prezioso. E' stata battuta nelle urne una classe politica modesta e clientelare. Non diamole adesso,noi,alcuna via di scampo. Spieghiamo bene ai teramani che il Presidente e gli Assessori Regionali teramani uscenti e sconfitti, che tanti disastri hanno prodotto, che tanta politica clientelare hanno alimentato riducendo la nostra Città ad un paesotto di campagna ed umiliandola come solo loro hanno saputo fare, contano ormai come il due di coppe e nulla potranno fare per corrispondere alle tante promesse ed aspettative che con spregiudicatezza estrema hanno messo in circolo. Spieghiamo, anche, ai Teramani che grazie ad una straordinaria concordia tra tutte le forze e le istanze politiche,civiche e di rinnovamento della nostra Città, saremo in grado di produrre una Giunta Comunale autorevole e di alto livello che segnerà una differenza profonda con la precedente Giunta che è stata la più ridicola ed imbarazzante che Teramo ricordi. Facciamo capire che Teramo ha ancora speranze di dignità e di progresso con una coalizione che superi le meschinità di partito e di gruppo – e già solo per questo si distingua dal morente centrodestra abruzzese e teramano,gattiano e tancrediano – e sia rivolta, nell'immediata percezione dell'opinione pubblica, a costruire – senza incertezze e con la massima efficacia – il nuovo e il migliore, le cose più pulite e più solide al servizio dei cittadini. La vittoria al ballottaggio è a portata di mano. Tutti facciano il proprio dovere e nessuno si prenda la responsabilità storica di metterla in forse.
Votero' Manola anche se non e' la candidata preferita,perché l'esperienza insegna che non c'e limite al peggio se la sinistra si astiene o si disunisce.
Se si potesse scommettere punterei ad occhi chiusi sulla vittoria di Manola. Dico questo perchè Brucchi non avrà più tutti i voti dei 192 candidati consiglieri che convincendo amici e parenti hanno portato a B. un mucchio di voti "annessi". Parliamoci chiaro, i 192 servivano solo a raccimolare voti da ogni direzione. Se ti candidi porti almeno i voti tuoi,dei tuoi parenti e tuoi amici (e anche qui si potrebbe scrivere un capitolo a parte, visto i candidati con 2,3, 5 preferenze!) Ora che i giochi per i consiglieri sono stati fatti i 192 (non tutti per carità!) non hanno più l'interesse nemmeno di andare a votare, visto che la maggior parte non era spinta da un ideologia concreta ma solo dall'idea di "avere un posto in comune". Considerando che adesso ci sarà un "tutti contro uno" Manola raccoglierà i voti non solo di Pomante e Cordone, ma anche (credo) dei m5s. Ci sarà sicuramente un calo di affluenza e questo gioca a favore di Manola. Staremo a vedere!
Sicuramente i numeri di queste elezioni hanno premiato il peggiore clientelismo, tornerò a votare come un castigatore, sarò terribile alla vista del riemergere di qualsiasi clientelismo. Siate seri!
Ma il signor Albi ancora si permette di intervenire? E' grazie a lui che Brucchi si è insediato, di ballerini politici ne abbiamo le tasche piene.
Egregio Paolo Albi, il suo è un accorato appello molto simile nella sostanza a quello di Topitti (nel senso che come ha fatto Topitti, anche lei getta fumo negli occhi degli elettori) inserito a commento dell’articolo del prof. Serpentini pubblicato su questo sito, dal titolo “Il Corrosivo: Per un pugno di voti”. Su dette esortazioni di Topitti al popolo dei votanti, ho dato una mia personalissima valutazione. Se ha pazienza e voglia - così evitiamo pure di tediare i lettori con un altro dei miei famigerati papiri - cliccando sul link del summenzionato testo del Serpentini potrà leggersi sia la “chiamata a raccolta” di Topitti che la mia seguente replica, visto che quest’ultima ben si “incastra” con le sue enfatiche sollecitazioni agli anti-Brucchi che ha qui voluto rendere note (su tutte, le convinzioni che accomunano lei e Topitti che il 49,77% ottenuto da Brucchi corrisponda ad una sconfitta e che la vittoria al ballottaggio è a portata di mano, sono qualcosa che va oltre l’umana comprensione). Col suo permesso, vorrei però esprimere un mio ulteriore pensiero riferito a qualcosa che proprio non riesco a mandar giù e che, peraltro, ho già evidenziato in un altro mio commento all’articolo – sempre su questo blog – “Il Nuovo Sindaco di Teramo è…………Nessuno. Si va al ballottaggio”, stranamente non pubblicato (almeno per ora) nonostante la corretta procedura d’invio da me effettuata per ben due volte (ma si tratterà di un problema tecnico, vero Dott. Falconi?). Nel suo appello, lei tenta di ammaliare le truppe desiderose di mandare a casa Brucchi parlando di innovazione e di cambiamento”, di onestà e rigore, di rinnovamento, di superamento delle meschinità di partito e di gruppo, di “nuovo”, di “migliore” e di “cose più pulite e più solide al servizio dei cittadini”. Orbene, gentile Paolo Albi, mi userebbe la cortesia di spiegarmi come i suindicati, splendidi valori possano considerarsi presenti – soprattutto come possano gli elettori ai quali è destinato il suo monito considerarli presenti – nella strategica attuale condotta politica di Manola Di Pasquale e Gianluca Pomante, visto che sino al 25 maggio scorso (quindi non stiamo parlando di roba di un secolo fa) sembrava non esistesse fra loro il benché minimo punto in comune, per esplicita ammissione soprattutto di Pomante, mentre invece dal 26 maggio pomeriggio (definitivamente terminato lo spoglio anche presso la ben nota sezione di San Nicolò) parrebbe oramai appurato che i due, in prospettiva ballottaggio, si stiano strizzando l’occhio vicendevolmente? Faccio presente – più a beneficio dei lettori che suo, sig. Albi, essendo quasi certo che lei non abbia bisogno di un rinfresco di memoria – che durante la campagna elettorale, dopo una polemica scoppiata a seguito della divulgazione delle vicissitudini giudiziarie del marito della Di Pasquale, Pomante ha rivolto l’esplicito invito alla stessa Manola affinchè riflettesse sulla sua (di Manola) effettiva titolarità di quei requisiti moral-poilitici necessari per essere un buon sindaco, arrivando persino (Pomante) ad ipotizzare l’opportunità che la candidata del PD si ritirasse dalla corsa per la poltrona di primo cittadino (http://www.teleponte.it/index.php?id=4&itemid=4282 – dal minuto 14 e 47 secondi al minuto 15 e 57 secondi: l’esplicita affermazione di Pomante è resa nella parte finale dell’intervista). E com’è che oggi, come per incanto, Pomante più o meno ufficialmente (secondo i rumors cittadini) decide di schierarsi al fianco di una persona nei confronti della quale sino a “ieri” nutriva siffatte enormi perplessità? E com’è che la Di Pasquale decide comunque di “accogliere fra le sue braccia” chi le ha rivolto inviti talmente denigranti? Delle due l’una: o Pomante e la Di Pasquale hanno una personalità bipolare (lo escluderei), o per raggiungere un ipotetico fine comune Manola se ne frega delle mortificazioni subite da Pomante pur di arraffarsi il suo 7,66% per il ballottaggio (7,66%... wow!) e Pomante concede tal suo 7,66% (7,66%... wow!) a chi aveva messo in preventivo non fosse degna nemmeno di candidarsi. Quindi, automaticamente Pomante concede il suo 7,66% (7,66%... wow!) a chi ha la certezza che sarebbe un pessimo sindaco, per ragioni indecifrabili ovvero, a voler essere un po’ cattivelli, probabilmente decifrabilissime. A questa specifica circostanza dianzi rappresentata, va aggiunta la generale disistima politica mai nascosta di Gianlucone per Manolita, dalla quale sono scaturite le pubbliche intenzioni dell’arancione Pomante di non allearsi mai e poi mai con l’aspirante sindaca di estrazione PD, come questo video attesta http://www.youtube.com/watch?v=j3Bvqi3ppgM E allora, gentile Albi, visto tutto quanto sopra (documentato, spero me ne darà atto), dove stanno l’onestà, il rigore, il cambiamento, il nuovo, il migliore, ecc., ecc., ecc., di cui la collettività godrà - come ha garantito ai destinatari del suo appello - se prevarrà l’alternativa a Brucchi da lei tanto appassionatamente anelata?
Non riesco a capire chi alla fine di questo TEATRINO potra' sentirsi Sindaco legittimo votato dalla maggioranza degli elettori della citta' di Teramo.
E brava "labbestia"... Al primo turno ha votato Pomante o Giannella o la Cordone, pur sapendo che difficilmente sarebbero diventati Sindaco. Poi, al secondo turno, con i 3 eventuali apparentati che avrebbero la possibilità di integrare il programma della Di Pasquale con il loro, e tutto a vantaggio della città, "labbestia" sceglie di votare Brucchi. Mai un nome fu più calzante per chi lo scelse.
Manolo conosce bene Manola. Di Pietro conosce bene bene Manola. Rabbuffo conosce bene Manola ma non conosce bene bene il suo elettorato; sparirà dalla politica. Pomane conosce Manola? Penso di no... spartirà dalla politica. Cordone non conosce Manola; non è mai esistita. Giannella, conosce Manola. Ma non è stato già nel PD ? Mi stanno convingendo a votare e far votare Brucchi.
Ahahahha fuori dalle 4 mura i gattiani??? Ma quando mai! I gatti hanno 7 vite , altrettante anime , 10837 preferenze in regione , candidati primi eletti alle comunali ... Non saranno bastati per far vincere Brucchi ma di certo i gattiani non hanno nulla da rimproverarsi e prima che siano mandati via loro dalle 4 mura della città ce ne sta di gente che deve prendere il treno per sola andata !!!
Condivido pienamente il punta di vista del signor Albi, sono con la volontà comune si può ridare speranza a Teramo, lasciata al suo destino di luogo periferico, una città abbandonata senza un minimo di manutenzione, ciò che trovo assurdo è che il responsabile della cattiva manutenzione della città, sia stato il più votato, mi chiedo per quali meriti? alla signora Santa Cruz vorrei ricordare che Brucchi non è arrivato al 50% più un voto, è senza la maggioranza. E' vero che durante la campagna elettorale ci siano stati degli screzi come in ogni castello medioevale, ma se i castellani devono difendere il castello dal pericolo di un nuovo ciclo Brucchi, devono accordarsi e salvare il castello Teramo. improvvisamente, grazie a 160 elettori tutto questo è possibile, ritornare ad essere amministrati da persone nuove e credibili. Io ci credo
Aggiungo che Rabuffo è stato di parola e solo grazie al suo impegno sarà possibile rompere il cerchio magico a Teramo specie dopo la sconfitta aspettata alle regionali dei 5 componente la giunta Chiodi che non ha fatto nulla per Teramo. Dovremmo ringraziare Rabuffo per gli anni a seguire se Teramo cambia amministrazione
vincerà Brucchi e cosi con la coabitazione con un Italia di centro sinistra verrà finalmente eliminata la provincia di Teramo
Non capisco la stupidità o meglio l'ingordigia dei nuovi candidati sindaci, tutti abbiamo capito che non hanno voluto fare squadra prima delle elezioni, forse si credevano super eroi e adesso vorrebbero allearsi con Rabbuffo, mahhh!!!! Una parola la voglio spendere per Albi, nonostante la signorilità dei modi per me è insopportabile e a mio parere porta sfiga a chiunque si sia accompagnato... infatti non ho votato Rabbuffo e come me molti altri anche per la sua presenza.
Sinceramente caro Dott. Falconi credo che la sua analisi non sia totalmente corretta. Cerco di spiegarmi. Il sig. Rabuffo, fuoriuscito da Alleanza Nazionale per aderire al Popolo della Libertà ed essere eletto nel listino alla Regione, per poi uscire e aderire al progetto di Fini con Albi e Toto in FLI per uscirne ulteriormente e creare il Partito Liberale Abruzzese (non so esattamente come si chiama), non è affatto quello che lai ha descritto. Vorrei tanto sbagliarmi ma a mio avviso Rabuffo si è candidato per ordine di D'Alfonso in accordo con Toto condiviso da Paolucci ed ovviamente dalla sig. Di Pasquale sia come candidata Sindaco e sia coma Presidente Regionale del PD. Tutto questo è stato avallato dal Deputato Ginoble e via cantando. Forse ormai avete rimosso o dimenticato che qualche mese fa circolava in città una voce che i big regionali del PD e di FLI avevano raggiunto un accordo per candidare l'ing. Di Gianluca poi bruciato dal PD locale. A mio avviso l'accordo che non è stato possibile fare prima è stato fatto adesso con l'immolazione del povero Rabuffo. Tutto questo potrebbe essere giusto se avesse come fondamento la volontà di far perdere Brucchi ma in realtà è ancora una volta il progetto di una persona che per vincere si allea con la Stati, Di Paolo, Prospero, Gerosilimo, Di Matteo, D'Ambrosio etc etc insieme al suo scendiletto di Giuliese. Per quanto riguarda Di Pietro ha perfettamente ragione. Comunque in questa città il trasformismo paga veda Di Sabatino P.M. , Antonini, l'unico sfortunato è il povero Nardi trombato dallo stesso Di Pietro. Altra cosa sono i candidati Sindaco che si sono misurati contro Brucchi. Personalmente non capisco se questi hanno un minimo di coerenza o no. Perché non si sono alleati prima visto che la sig. Di Pasquale più di una volta ha chiesto loro di unirsi nel progetto contro Brucchi. Loro risposero, se non sbaglio, che mai si sarebbero alleati con una che era la brutta copia di Brucchi, o che non aveva rappresentato coerenza e trasparenza. Pomante ha più volte fatto dichiarazioni pubbliche contro la Di Pasquale e che se la stessa si fosse voluta unire a lui avrebbe dovuto aderire ad codice etico che ovviamente la Di Pasquale non poteva mai accettare. Adesso mi sembrano possibilisti. Anzi sono già alleati. Manca solo Giannella ma anche lui aderirà. Poi come ho già spiegato arriverà Rabuffo portato per mano da Albi, Toto e D'Alfonso. Questa è una città strana dove c'è chi festeggia il 16 % quando in tutt'Italia si raggiungono percentuali del 40-45 %. La mia età non mi aiuta a comprendere i cambiamenti politici. Mai una volta si poteva pensare che persone di sinistra si mettessero d'accordo con ex di AN , FLI e Liberali. Oggi forse SI. cancello forse. Qui il problema è diventato VINCERE e non come vincere.
Sarà forse che è stato annunciato l'arrivo di Renzi che tutti si vogliono alleare con la Di Pasquale ? questi ancora non iniziano a fare politica che sono peggio dei loro Maestri.
Se Teramo se non uscirà questa volta dalle spire di Paolo gatti e del centrodestra, non ne uscirà più. Brucchi con altri 5 anni elargirà altri favori a chi non ne ha usufruito in questi anni, Brucchi consoliderà il suo partito ed il suo potere. Il movimento5stelle ed altri devono ragionare anche su questo fattore, tra 5 anni sarà più facile sconfiggere una Di Pasquale sindaco, tra 5 anni può darsi che Forza Italia ritrovi anche i bei tempi e con Brucchi che avrà sedotto altri elettori, sarà pressochè imbattibile.
Credo sinceramente che il peggior partito che si è presentato alla città sia I POPOLARI PER TERAMO. Un miscuglio di trasformismi che farebbe inorridire anche la persona più equilibrata. Hi, cum est rerum.
Il sig. Di Pietro è noto per rimanere sempre a galla anche quando il suo peso specifico è maggiore del liquido su cui galleggia. Famoso per aver girato le spalle a Nisii , adesso Ginoble, il centrosinistra da cui ha sempre preso i frutti. Su una cosa sono sicuro che per Manola potrebbe tradire chiunque perché anche grazie a lei è dipendente del Consorzio Agrario con funzioni dirigenziali.
Signor Santacruz, temo per qualcuno che Pomante e Manola siano d'accordo su una cosa: non farebbero mai assumere alla TEAM il proprio coniuge, la propria amante o le segretarie di Forza Italia. Può bastare come primo comune denominatore?
Gentile Paolo Albi, ma io le ho chiesto il comune denominatore fra la Di Pasquale e Pomante? Non mi sembra, io le ho chiesto altro. Legga bene. E non svii.
Santacruz è male informato. Pomante non ha ceduto automaticamente un bel niente: ha rimesso la decisione di allearsi o meno totalmente (modulo chi ci vedrà complotti dietro le quinte naturalmente... io non ne vedo, se tutti i suoi elettori gli dicessero di non schierarsi sarebbe difficile per lui spiegare la decisione contraria) nelle mani dei cittadini, come facilmente verificabile andando ad esempio nella sua pagina Facebook.
Pronostico una marea di schede NULLE!
Buongiorno a tutti, quello che leggo è incredibile: il Sig. Paolo Albi che incita al voto contro Brucchi, Lei che ha cambiato più casacche politiche di tutti i politici in vita, ma per favore lasci stare, Lei che per far vedere che ha vinto le Regionali si è schierato subito con chi le Regionali si sapeva già che le vinceva, ma per favore .... il Sig. Pomante , l'uomo che è talmente paraculo che ha detto che lascia ai suoi elettori ( per la verità non molti, visto che la débâcle delle elezioni) la scelta ,così lui ne esce pulito, dopo aver detto di tutto e di più alla Di Pasquale e a tutti gli altri, evidentemente si è accorto che una sedia in Comune è più comoda che sedersi in Tribunale. Ieri su facebook si è permesso di apostrofare una ragazza solo perché era contraria alla sua "scelta ridicola" di rimettere la decisione agli elettori, è stato prima di tutto un gran maleducato, un prepotente e come al solito pensa che le sue parole siano vangelo.... ma per favore a tutti statevi zitti e lasciateci scegliere in santa pace........
per Carlo Albi non porta sfiga. Sarebbe meglio dire che in mezzo a questa massa di approfittatori (quelli che dirigono) e di servi (quelli che stanno sotto il tavolo in attesa delle briciole e magari anche di qualche calcio nel culo be assestato, per non dire altro, viene sistematicamente stritolato. Chiaro?
Vedere la composizione di Manola: Manola, Pomante, Cordone, Rabbuffo, I 5 Stelle. Senza idee e senza programmi. Brucchi sta riprendendo quota. Amen
BRUCCHI PARTE DA MENO 0,38 % TUTTI CONTRO UNO PER LASCIARLO AL PALO! 49,62 % E' MENO DI 50,38 % NON DIMENTICANDO CHE IN POLITICA LA MATEMATICA E' SEMPRE OPINIONE.
APPARANTAMENTO significa divenire parente del PD teramano. Tale parentela potrebbe rivelarsi difficile e molto pericolosa politicamente. E poi fare un passo indietro, per apparentarsi, potrebbe significare far morire la speranza di chi ha, appassionatamente, votato gli odierni aspiranti parenti. Il PD nostrano si è rivelato un poderoso schiacciasassi anzi un taglia erbe che, verosimilmente, reciderà i cespugli amici perché, tale macedonia, potrebbe contaminare, con il tempo, il loro frutteto. Lo stesso taglia erbe che ha reciso il loro frutto più genuino, che non era un parente acquisito ma un figlio legittimo e prediletto ( ricordate Cavallari?).............nunc coepi ( ora incominciamo)
Signor Anonimo Teramo non esce dalle "spire" (ma che è??) di Paolo Gatti nemmeno se Brucchi perde, non si dimentichi che alla quota di 10800 e rotti voti non è riuscito ad arrivare nessuno, nè Albi nè qualcuno dell'opposizione ... quindi la sua vittoria e la gente che crede in lui ne ha a Teramo e in tutto l'abruzzo ... per quanto riguarda l'Anonimo (non so se sia la stessa persona) che scrive la composizione della coalizione DiPasqualese vorrei ricordare che il M5S ha sempre detto di non volersi alleare con nessuno ... ma visto che innumerevoli contraddizioni di questo movimento insieme a tutta la sinistra nulla ormai mi stupirebbe più ...
Topitti! Topittiiiiiiiiiii!!! Ma lei ci è o ci fa? E io che le dedico pure commenti seri… Proprio non riesce a capire che scrivendo cose così ridicole come quella del calcolo matematico da scuola elementare del 50,38% a 49,62% (per non parlare di quell’appello de “I PerDavvero”, l’avrà letta la mia replica credo…), lei confeziona spot eccezionali in favore di Brucchi? Ma le variabili in una competizione elettorale lei le conosce? 1) Il numero di chi andrà a votare al ballottaggio rispetto al primo turno; 2) Le schede bianche e le schede nulle di chi è deluso; 3) I grillini che non daranno il loro 8% (la Di Pasquale non lo avrà! Salvo da parte di qualcuno, comunque non lo avrà!!!!); 4) Chi non ha votato per Brucchi e nemmeno per il PD, che non sono d’accordo con l’eventuale apparentamento che Pomante, Cordone, Giannella ed eventualmente altri perdenti decideranno di fare con Manola; 5) Chi ha votato per Rabbuffo e quindi, perso per perso, tornerà a votare per Brucchi. Guardi che quando le dico che i suoi interventi sono sceneggiature di film comici, le sto facendo essenzialmente da scudo. Non so se almeno di questo se ne rende conto.
Senza offesa per nessuno. Chi accosta il MoVimento 5 stelle a Manola Di Pasquale non ha capito molto. Chi accosta il MoVimento 5 stelle a Maurizio Brucchi non ha capito molto. L'unica entità, salvo casi molto molto particolari, cui credo sia possibile accostare il MoVimento 5 stelle è il MoVimento 5 stelle stesso.
Sig. Andrea Cameli, Pomante ha preso 2580 voti: non crede che dovrebbero essere almeno la metà di quei 2580 elettori a dire cosa va fatto in occasione del ballottaggio? O per lei basta il parere di una gruppetto di simpatizzanti che fanno parte dei contatti facebook di Pomante? Che “democrazia partecipativa” del piffero è questa? Suvvia, Pomante ha deciso autonomamente già dal 26 maggio che si sarebbe “apparentato” con Manola. Il parere che ha chiesto ai suoi “amici” in facebook (che mi hanno detto che ha chiesto, io non l’ho nemmeno vista sta specie di “referendum”) è un modo per farsi avallare una decisione che in realtà Gianlucone ha assunto senza fregarsene un fico secco di ciò che pensa chi lo ha votato. L’ho detto e lo ripeto, in campagna elettorale Pomante, fra le tante cose negative dette su Manola, è arrivato persino al punto di sollevare dubbi sulla titolarità della stessa Manola di quei requisiti moral-politici indispensabili per potersi candidare (ergo ha sollevato dubbi sul poter essere un buon sindaco, ma mò la sostiene al ballottaggio…). Chi le dice, sig. Cameli, che molti dei voti che Pomante ha ricevuto non siano stati dati da coloro che gli dettero ragione a suo tempo su questa storia dell’assenza dei requisiti moral-politici della Di Pasquale? Lei pensa che questa categoria di elettori saranno contenti di assistere ad un dietrofront così clamoroso da parte di Pomante? La “democrazia partecipativa”, gentile sig. Cameli, non è chiedere ad una trentina di contatti facebook se sono d’accordo a tornare indietro sulla linea politica reclamizzata sino a qualche giorno prima, bensì significa rispettare – sia da vincenti che da perdenti – quel che si è detto in campagna elettorale a TUTTI, visto che è stato per ciò che si è detto prima delle elezioni a TUTTI (non solo ai propri amici in facebook) che 2580 uomini e donne sono stati indotti/e a dare il loro voto a Pomante.
Ho votato convintamente POMANTE, non perché lo conoscevo ma per la bassa qualità degli altri candidati. Avevo avuto la sensazione che avesse una coerenza politica e mentale. Invece mi sto risvegliando dall'ennesima fregatura post-voto con tanto ma tanto amaro in bocca. Non capisco come uno che ha più volte dichiarato l'incandidabilità della Di Pasquale oggi, anche se l'obiettivo è quello di battere Brucchi, si allea con " La finta avversaria già alleata" . Vorrei conoscere il pensiero di Baiocco, Melozzi, Marroni, Di Giacinto, Di Ovidio, il leghista, Francia, etc etc . Mi sembrano tutti muti. Come mai ? Signori Democrazia.
SANTACRUZ = SANTABRUCCHI !!!!
Sig. Santacruz, secondo lei Pomante cosa dovrebbe fare? Individuare i suoi (anonimi, data la segretezza del voto) elettori e chiedere individualmente uno a uno? È ovvio che debba usare internet. Io nemmeno sono suo amico su FB, ma la sua pagina è aperta, chiunque può leggerla; non solo, ma chiunque può intervenire, amico o meno, è sufficiente chiedere di diventare suo "follower" (operazione unilaterale, che non richiede l'approvazione dell'interessato) come sono io. Vero, potrebbe usare altri siti come WikiTeramo o Il Fatto Teramano per quei (pochi, direi) elettori che non hanno un loro profilo FB, ma il punto è che secondo me non è vero che così si limita a trenta persone, può facilmente raggiungere tutto il suo bacino. Poi ad essere pignoli, Sig. Santacruz, non so quanti siano i suoi amici FB, non posso vederlo; ma noi follower siamo 76, quindi voglio supporre che gli amici siano molti più. So che lei ha detto "una trentina" per fare un numero, ma temo sia stato un po' impreciso nella stima al ribasso.
Per inciso, qui non parlo della coerenza o meno di Pomante perché capisco chi dice che fa bene ad allearsi e chi dice che sbaglia. Dico solo che non è secondo me un modo sbagliato di coinvolgere i suoi elettori.
Come faccia il sindaco "peggiore d'Italia" ad andare al ballottaggio per una manciata di voti rimane un mistero.. TERAMANI SVEGLIATEVI!!!
ARANCIONE il colore che denota forza, onore e generosità . In principio sembrava un vero uomo ora sembra una incoerente primadonna! UNO NESSUNO CENTOMILA! Al riguardo non posso non ricordare che alle dichiarazioni proclamate dovrebbe sempre far seguito la realizzazione di quel "detto" in azione. Essere coerenti dunque, non è rimanere fedele a se stessi, ma soprattutto a ciò si dice. In politica la incoerenza non paga e la non coerenza è l'aspetto formale che salta immediatamente agli occhi del cittadino osservatore. I nostri concittadini sono buoni, pazienti e ospitali ma non totalmente idioti e soprattutto non tollerano la incoerenza "manovrata" e furbescamente preordinata......Sans souci
Gente di destra andate a votare la Di Pasquale.....il povero Almirante si sta rivoltando nella bara... Sono certo che non lo farete e lascerete Rabbuffo nella sua ormai fine politica( salvo salvataggi di Gatti)
RABUFFO, la sua curiosa campagna elettorale potrebbe rappresentare il suo suicidio politico. Cosa è accaduto al nostro eroe? Adesso cosa dirà ai suoi sostenitori per fare votare " MANOLA"? Perché RABUFFO dovrebbe rappresentare qella storica famiglia teramana, protagonista di memorabili battaglie politiche, nazionali-tradizionali, contro i valori "alieni" e il mondialismo (ora renziano) , quello degli schiavi (del terzo mondo),dei disoccupati(europei) e degli utili stratosferici di Goldman Sachs. Cosa dirà il buon Berardo a chi gli chiederà che"MANOLA" rappresenta il PD, già DS, già PDS già P.C.I. (Partito Comunista Italiano ) ???.....non posso credere che, tutto ciò è stato preordinato per poter occupare uno strapuntino promesso ( a mezza bocca) dalla aspirante sindachessa!?!?.non lasci che il buco di uscita diventi quello di entrata!.....allora enfats
..RAZIELLA CORDONE. Tra Manola e Graziella non ci sono mai state ondate di amore che hanno inondato la ribalta politica avvolgendole. Troppo simili a due api di un alveare armate di piccoli pungiglioni intente a difendere il loro spazio vitale. Graziella, che bambina inventava favole che recitava a se stessa, confondendo la realtà dal sogno ( da piccolina però), sperava, con la sua "lista di vedere giorni migliori. Tuttavia, timidamente, ritengo che Graziella - passione e grinta - sia ancora lontana dal " cedere " a Manola! per un aperitivo mangiato!....allacciate le cinture, da lunedì si balla!................orevuar
Santacruz però il francese lo conosci poco... bocciato
@Aznavour, invece Tancredi e Gatti vanno così d'accordo da poterli considerare una coppia di fatto? Ho notato che lei, insieme a Santacruz e simili, siete molto interessati alla "coerenza" e al destino politico di chi si oppone a Brucchi, ma non parlate mai dei politici che meritano la vostra considerazione e i vostri voti. C'è una spiegazione che mi sfugge, oppure la vostra obiettività è simile a quella della Santanchè quando accusa la sinistra e difende Berlusconi?
anonimo 4 giugno ore 20.08 capisco che sono l'incubo di molti, capisco quindi che oramai in tanti sentano l'irrefrenabile bisogno di attaccarmi a priori, di sbeffeggiarmi a prescindere e di offendermi in ogni caso... Ma da qui a pensarmi talmente tanto intensamente da scrivere Santacruz anziché aznavour...
Gentil “peppone”, scusami se rispondo io al posto di aznavour (eventualmente lo farà anche lui, ma ne dubito perché questo articolo è troppo datato per essere ancora letto da qualcuno). Ma visto che nella domanda a lui tiri in ballo anche me, ritengo di potermi surrogare al principale destinatario del tuo quesito (spero nel perdono di aznavour). Gatti e Tancredi sicuramente non si amano alla follia, prova ne è stata la corsa per diventare coordinatore provinciale del PDL (oramai ex PDL) che li ha visti antagonisti qualche tempo fa, non senza essersi scambiati anche qualche stilettata. Ma vedi, “peppone”, al momento opportuno Gatti e Tancredi la coerenza la dimostrano remando sempre e comunque verso la stessa direzione senza tentennamenti, senza contraddirsi fra loro due e, soprattutto, senza contraddire sé stessi a cavallo fra la campagna elettorale e la fase del ballottaggio, nel momento in cui decidono di schierarsi dalla stessa parte. La ragione di tale “tattica-tecnica”, non può che risiedere nella reale e convinta condivisione della bontà di uno stesso traguardo che vogliono raggiungere (semmai limitatamente ad un singolo evento, come quello dell’elezione del nuovo sindaco di Teramo). Questa “comunione d’intenti”, chiamiamola così, infonde fiducia negli elettori in primis perché portata avanti, confermata ed all’occorrenza rivendicata dall’inizio alla fine della competizione elettorale,. Chi ha votato il 25 maggio per il sindaco uscente, pertanto, non ha motivo di sentirsi spiazzato per improvvisi ed inaspettati dietrofront di chi lo sostiene (compresi i menzionati Gatti e Tancredi), attuati attraverso l’assunzione di decisioni in antitesi con quanto fatto credere fino a poche ore prima. Ecco perché Brucchi verrà rivotato al ballottaggio da chi lo ha già votato al primo turno. Molti degli altri candidati alla carica di primo cittadino, invece, si sono piegati alla Dea “Poltrona” prendendo a sberle chi aveva creduto nei loro proclami. Ed ecco perché, invece, a differenza di chi ha già votato per Brucchi, - chi ha votato il 25 maggio per Manola non la rivoterà al secondo turno, perché sgomento dalla sua volontà di “imbarcare” chi ha parlato male di lei e del PD soltanto pochi giorni fa (saranno pochi o molti? Non ha importanza, sempre voti persi per Manola sono. Comunque secondo me saranno in molti); - chi ha votato il 25 maggio per la Cordone non voterà Manola al secondo turno, perché prova umiliazione nel constatare che la democrazia “partecipattiva” sviolinata dalla candidata dagli occhi azzurri è una frottola (saranno pochi o molti? Non ha importanza, sempre voti persi per Manola sono. Comunque secondo me saranno in molti); - chi ha votato il 25 maggio per Rabbuffo non voterà Manola al secondo turno, perché stupefatto dall’appoggio ad una candidata del PD da parte di chi ha sbandierato orgogliosamente da sempre la propria estrazione più di destra che di centrodestra (saranno pochi o molti? Non ha importanza, sempre voti persi per Manola sono. Comunque secondo me saranno in molti); - chi ha votato il 25 maggio per Berardini non voterà Manola al secondo turno, perché i grillini stanno bene facendo opposizione a tutto ed a tutti, a maggior ragione a Teramo in ragione della conferma delle loro teorie sui politici disposti all’incredibile pur di ottenere il potere (saranno pochi o molti? Non ha importanza, sempre voti persi per Manola sono. Comunque secondo me saranno quasi tutti); - chi ha votato il 25 maggio per Pomante non voterà Manola al secondo turno, perché rincoglionito, smarrito, disilluso, mortificato e sfanculato dalle giravolte degne dei migliori acrobati bulgari da circo che ha compiuto e continua a compiere il loro leader arancione (Pomante), il quale sino a poche settimane fa ipotizzava l’assenza di requisiti moral-politici di Manola necessari non solo per essere un buon sindaco ma addirittura per potersi candidare, salvo oggi andarci a braccetto per non meglio precisate motivazioni (saranno pochi o molti? Non ha importanza, sempre voti persi per Manola sono. Comunque secondo me saranno moltissi-missi-missimi); Solo chi ha votato il 25 maggio per Giannella non si sa precisamente se voterà e per chi voterà al secondo turno, visto che il Giannella medesimo ha concesso loro la libertà di scegliere. Secondo il mio modesto parere, la metà se ne andrà al mare e l’altra metà verrà a casa mia di 75 metri quadrati per un torneo di scopone scientifico. Utilizzando anche il tavolo della cucina, dovrei riuscire a farli entrare tutti (comunque, anche in questo caso voti persi per Manola). Caro “peppone”, servita la risposta.
Santacruz, invece di ripetere la solita tiritera da un mese a questa parte, e di preoccuparti della presunta incoerenza degli avversari di Brucchi, che a tuo dire diventerebbero coerenti se lo aiutassero a vincere, perchè non vai a festeggiare la vittoria certa? Personalmente ho votato Graziella Cordone, e se non votassi l'avversaria di Brucchi al ballottaggio, mi vergognerei di me stesso. In ogni caso, nonostante la consueta lunghezza del tuo commento, non sei riuscito nemmeno in questa occasione a dire cosa di buono abbia combinato in 5 anni Brucchi per chiedere ai cittadini la riconferma. Non ti viene in mente proprio nulla? Hai la mia comprensione.
Caro “peppone”, non elenco le cose oggettivamente buone per la collettività che dal 2009 ha fatto Brucchi, perché, se lo facessi, i miei famigerati lunghissimi interventi in confronto sarebbero dei veri e propri telegrammi. Ciò non toglie che, eventualmente dovessi ancora chiedermelo, potrei farlo (a questo punto lunedì, magari come spiegazione al perché Brucchi ha rivinto). Comunque, “peppone”, vorrei dirti che tu in realtà non rappresenti un mio pertinente interlocutore, visto che hai votato per la Cordone. Il tuo punto di vista va rispettato proprio perché hai votato per lei. Un po’ di critiche, infatti, le ho mosse anche alla Cordone, è vero, ma soltanto legate a quella democrazia “partecipattiva” non sempre rispettata all’interno dello schieramento della quale è leader. Non ho mai parlato di sua incoerenza nell’aver deciso di appoggiare Manola al ballottaggio. Anzi, in qualche mio post su questo blog ho detto esplicitamente che la sua scelta in questo senso non è affatto sorprendente, essendo invero politicamente “naturale”, quindi ampiamente comprensibile. Ergo, tu vai compreso se vuoi mandare a casa Brucchi da elettore della Cordone. La “colpa” di essere stato clamorosamente incoerente l’ho sempre indirizzata a Pomante (ed a Rabbuffo, sul quale però mi sono soffermato di meno perchè il 25 maggio ha raccolto una quantità di consensi in fin dei conti troppo insignificante). Se tu “comprendi” la mia presunta impossibilità di evidenziare le cose buone fatte da Brucchi (ma, te l’ho sopra detto, se vuoi te lo dimostrerò che non sono per nulla impossibilitato in questo senso), allora dovresti anche “comprendere” l’impossibilità palesata dal Pomante di fornire risposte esaurienti alle dettagliate sollecitazioni contenute nei miei “papiri”, nei quali altro non facevo se non sollevare gli stessi dubbi di migliaia di elettori teramani, fra i quali anche molti di quelli che hanno votato per lui al primo turno. Tra l’altro, la suddetta impossibilità Pomante l’ha palesata non con un dignitoso silenzio, bensì attraverso piccate non-risposte pregne di offese nei confronti di chi si è “permesso” di avanzare perplessità sulla sua condotta post primo turno, anche quando la legittimità di tali perplessità veniva spiegata in maniera documentale, giustificando questo suo nascondere la testa sotto la sabbia sostenendo la “indegnità” di chi gli rivolge domande firmandosi con uno pseudonimo. C’è da dire che poi, però, ha omesso qualsivoglia replica anche a chi anonimo non è, ovvero quel Carboni facente parte della sua lista che si è completamente dissociato dalla scelta di appoggiare la Di Pasquale (io interventi formali ed ufficiali di Pomante nei confronti di Carboni non ne ho letti da nessuna parte, a conferma che la questione del non voler rispondere a gente della quale non conosce l’identità è una frottola: non vuole rispondere e basta, perché sa che così gli conviene!). Ti ricordo che il Pomante ha definito quelli che scrivono su questo blog senza firmarsi con i loro nome e cognome, come “pennivendoli che sfogano le proprie frustrazioni dietro ad una tastiera” e come “codardi”. Si riferiva anche a te, quindi. Salvo tu creda che firmarti con “peppone” ti renda chiaramente riconoscibile a tutti. Ancora lo difendi? Contento tu…