Tutti ricorderanno la copertina dell’Economist del 2003: “Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy” (Perché Berlusconi è inadatto a guidare l’Italia).
Più o meno dallo stesso periodo vado dicendo e scrivendo per quali motivi – secondo me – Paolo Tancredi is unfit to lead Teramo in Regione, in Parlamento, in Provincia, al Comune, in Forza Italia e nel PDL.
Il senatore è inadatto sotto tutti i profili:
1) caratteriali: irascibile, acrimonioso, vendicativo, infantile (va ancora in giro con lo zainetto adolescenziale);
2) culturali: è paurosamente carente sotto l’aspetto tecnico-giuridico, cosa che egli stesso rimarca con orgoglio e, cosa ancor più grave, non ritiene nemmeno necessario dotarsi di apposito staff per colmare tali lacune;
3) professionali: ha dato prova, in quattro anni di Parlamento, di palese dilettantismo (cito solo la questione degli emendamenti del 2010 sui condoni fiscale ed edilizio in aree protette [www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-06-21/tancredi-ammette-errore-firma-220600.shtml], questione per la quale Tancredi finì su tutti i giornali e telegiornali nazionali quale esempio di come si possa svolgere malissimo il proprio mestiere, perfino autoaccusandosi di non leggere le cose che aveva firmato e beccandosi le reprimende del suo stesso Governo);
4) familiari: l’essere figlio di papà è un handicap difficilmente superabile, ma l’essere costantemente non all’altezza del padre lascia trasparire la forzatura di aver voluto ripercorrere la carriera politica paterna senza avere un briciolo del talento di Antonio;
5) carismatici: il suo ascendente presso cittadini, politici e amministratori è talmente basso da lasciar comprendere a chiunque che coloro che gli sono attorno saranno compagni di viaggio fino a quando ci sarà un briciolo di potere, che lui avrà il potere di gestire, ma lo emargineranno il minuto dopo che avrà perduto lo scettro del partito;
6) aggregativi: non riesce a cementare niente e nessuno per meriti suoi, ha solo cavalcato il suicidio del centrosinistra nei vari Comuni dove il PDL è giunto al comando, ma fra brevissimo sarà il centrosinistra a cavalcare il suicidio che il PDL sta operando ad ogni livello locale (vedi già Martinsicuro fra due mesi);
7) di mediazione e relazionali: non è mai riuscito a mediare e a gettare ponti laddove le situazioni non si sbrogliavano da sole (si pensi alle divisioni del centrodestra ad Isola del Gran Sasso e a Roseto);
8) contenutistici: non si conoscono cavalli di battaglia degni di rilievo che portino il suo nome, l'unica cosa che si è capita è la sua avversione per l'ambiente e la voglia di realizzare un termovalorizzatore; inoltre devesi rimarcare che dopo quattro anni di legislatura in Senato è riuscito a presentare un solo disegno di legge concernente l'istituzione della figura professionale del musicoterapeuta (ma ho il sospetto che sia più farina del sacco della moglie, docente al Conservatorio);
9) di credibilità: la sua credibilità è così incrinata, l’autorevolezza delle sue parole a tal punto minata, da far pensare che potrà sopravvivere in politica solo fino a quando sarà sulla scena il padre e si potrà associare il suo nome alla Banca di Teramo.
Come può una comunità intera e, per essa, il partito più grande che la rappresenta (il PDL) accettare di trovarsi sotto la guida di un tale soggetto, ad ogni evidenza inadatto al ruolo?
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“Come può una comunità intera e, per essa, il partito più grande che la rappresenta (il PDL) accettare di trovarsi sotto la guida di un tale soggetto, ad ogni evidenza inadatto al ruolo?" Caro Francia, ma perché la comunità rispecchia in tutto e per tutto l'isufficienza del senatore Tancredi Paolo...